31 gennaio, 2015

La flagellazione di un blogger. condannato a 1000 frustate.

http://www.amnesty.it/Arabia_Saudita_attivista_online_apostasia
Il blogger saudita Raif Badawi è sfuggito alla fustigazione venerdì per la terza settimana consecutiva. 

http://www.amnesty.it/Arabia_Saudita_attivista_online_apostasiaLa Corte Saudita ha rinviato venerdì 30 gennaio per la terza volta consecutiva, la fustigazione del blogger Raif Badawi (vedi Amnesty International), così come riferisce sua moglie. Il blogger è stato condannato a 1.000 frustate in 20 settimane per "aver insultato l'Islam". 

Badawi aveva subito le prime 50 frustate, il 9 gennaio, ma le due sedute di trattamento successive sono state respinte per ragioni mediche. Il suo caso ha indignato tutto il mondo, le Nazioni Unite hanno denunciato il fatto con una frase "crudele e disumana". 

Mio marito "non è stato frustato", ha detto venerdì SCSTA Haidar, la moglie fuggita in Canada con i suoi figli, senza fornire ulteriori dettagli. Il giorno prima, aveva espresso preoccupazione per la salute del marito, che soffre di ipertensione dopo il suo arresto nel 2012. "La salute di Raif va male in peggio".

Affiancata dai leader di Amnesty International, la signora Haidar si era detta "molto preoccupata per lui", perché "è impossibile per un essere umano ricevere 50 frustate ogni settimana". 

Il rinvio della seconda fustigazione, secondo la moglie e Amnesty International è dovuto al fatto che le ferite delle prime frustate non erano sufficientemente guarite.

Raif Badawi, di 31anni, animatore del sito saudita Liberal Saudi Network e vincitore nel 2014 del premio Reporter senza frontiere (RSF) per la libertà di stampa, è stato imprigionato dal 2012 ed è stato infine condannato a novembre dalla giustizia del suo paese, con l'applicazione di una visione molto rigorosa della sharia (legge islamica).

Condannato a sottoporsi a 1000 frustate (50 a settimana per 20 settiman), accanito difensore delle libertà di espressione, il suo sito web aveva chiesto la fine dell'influenza religiosa nel regno, governato dal wahabismo, una versione rigorosa dell'Islam.

Secondo la moglie, il processo contro il marito focalizzata su dichiarazioni a France 24 nel dicembre 2010. "Un ateo ha il diritto di dire quello che vuole (...) e nessuno ha il diritto di rendere conto del suo punto di vista".

Amnesty International ha dichiarato che Badawi potrebbe soffrire di "danni fisici e mentali a lungo termine", a causa delle fustigazioni, e di essere "in pericolo". 

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Tre tonnellate di gatti pronti per essere cucinati. Saranno distrutti, come per legge.

Tre tonnellate di gatti importati illegalmente dalla Cina sono stati scoperti dalla polizia vietnamita, ammucchiati vivi in casse, in un camion e destinati al "consumo".
Gli addetti alle dogane Vietnamiti hanno scoperto in un camion più di tre tonnellate di gatti martedì 27 gennaio ad Hanoi. Gli animali, sono stati ammassati nel veicolo a migliaia, tutti vivi. Dovevano essere venduti ai ristoranti della zona.

Il camionista è stato arrestato martedì con le tre tonnellate di gatti sequestrati a bordo, ha confessato di averli comprati in provincia di Quang Ninh, al confine con la Cina. 

Questo gatto è particolarmente pregiato in alcune parti del Vietnam, anche se il suo consumo è ufficialmente proibito. E' utilizzato in piatti serviti durante le cerimonie o matrimoni tradizionali, dice il giornale locale Thanh Nien News

Decine di ristoranti servono carne di gatto ad Hanoi, dove è raro vedere grandi felini nelle strade, perché i proprietari temono che siano rubati e venduti ai ristoranti. La mancanza di gatti, ma anche di cani, la cui carne è molto apprezzata anche in Vietnam, porta al traffico di animali provenienti da paesi vicini come la Cina, la Thailandia e il Laos. 

Cosa accadrà alle povere creature? Secondo la legge vietnamita, i doganieri hanno l'ordine di distruggere l'oggetto del contrabbando. 

30 gennaio, 2015

Il farmaco più costoso sembra più efficace.

Uno studio statunitense ha scoperto che un farmaco, anche se placebo può avere fino al 28% di efficienza in più se i pazienti credono che sia troppo caro.

http://www.medicalnewstoday.com/articles/288563.php
Un farmaco più costoso, dunque, sembra più efficace, secondo un piccolo studio con persone affette dal morbo di Parkinson. Sono stati misurati gli effetti più vantaggiosi fino al 28%. 

Le aspettative dei pazienti svolgono un ruolo importante nell'efficacia del trattamento e il suo effetto placebo è stato ben dimostrato, in particolare tra i pazienti con Parkinson, dice il Dr. Alberto Espay dell'Università di Cincinnati in Ohio, autore della ricerca pubblicata mercoledì sulla rivista Neurology e ripresa dalla "American Academy of Neurology". 

"Volevamo verificare se la consapevolezza del maggior costo di un farmaco potesse causare la stessa risposta che al placebo", dice. I ricercatori, per fare questo, hanno detto a dodici pazienti con malattia di Parkinson che avrebbero ricevuto due dosi dello stesso farmaco, la seconda dose una volta che gli effetti della prima fossero cessati. 

I ricercatori hanno anche spiegato che il trattamento sarebbe stato lo stesso in entrambi i casi, ma che i farmaci erano stati fabbricati da due laboratori differenti al costo di un centinaio di dollari per il primo e di 1.500 per il secondo. Assicurando loro che, nonostante questa differenza di prezzo, l'efficacia era la stessa. 

In realtà, i partecipanti hanno ricevuto due iniezioni di soluzione salina. Dopo questi trattamenti sono stati testati per misurare le loro capacità motorie e sottoposti ad una TAC per valutarne l'at tività cerebrale. 

Gli autori hanno verificato che in coloro i quali avevano ricevuto la dose più costosa, le capacità motorie erano migliorate del 28% rispetto a quelli trattati con la dose poco costosa. 

Per cui osserva il dottor Espay: "Se fossimo in grado di trovare strategie per controllare la risposta al placebo, si potrebbe potenzialmente migliorare gli effetti del trattamento, riducendo la dose e forse anche gli effetti collaterali".  
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vedi
medicalnewstoday: Expensive Parkinson's drugs may produce 'bigger placebo effect' 

29 gennaio, 2015

La Cattedrale di San Petronio dal 7 gennaio è sorvegliata speciale.

Dal 15 gennaio i visitatori della Basilica di San Petronio a Bologna sono soggetti a misure di sicurezza rigorose. Una rappresentazione del Profeta incoraggerebbe gli islamisti radicali a rappresaglie contro l'opera del pittore Giovanni da Modena, ispirata all'Inferno di Dante.

Aumentato il grado di sicurezza in città dopo i fatti di Parigi. Blidati tutti gli obiettivi «a rischio» e gli eventi/appuntamenti considerati sensibili dalla prefettura. Fuori dalla Basilica di San Petronio sono dapprima riapparse le camionette della polizia e dell’esercito e da questa mattina sono ripresi i controlli con i metal detector all’ingresso della chiesa.Dal momento dell'assassinio di Charlie Hebdo, il 7 gennaio, l'opinione pubblica italiana è scossa dagli attentati islamici in Francia. Gli estremisti dell'Islam radicale potrebbero anche colpire l'Italia. Tra gli obiettivi simbolici potrebbe anche esserci l'affresco del Profeta nella Basilica di San Petronio. 

Dal 15 gennaio le autorità italiane hanno rafforzato le misure di sicurezza intorno alla Basilica di San Pietronio, dove impiegano anche i metal detector. Uno dei dipinti della famosa chiesa, che raffigura il profeta Maometto, è l'origine della mobilitazione delle forze di polizia.

All'inizio del Quattrocento Giovanni da Modena fu responsabile della decorazione della cappella Bolognini nella Basilica di San Petronio a Bologna. Dipinse quattro affreschi di ispirazione biblica: La storia dei Magi, Paradiso e Inferno, L'elezione di Giovanni XXIII e scene della vita di San Petronio, patrono della città.

Già dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, questo lavoro ha causato notevoli tensioni. Un dettaglio di un affresco, Il Giudizio, mostra il Profeta tormentato dal demonio. Questa rappresentazione iconica del XV secolo è stata ispirata dall'Inferno di Dante. Negli anni 2000, gli islamisti radicali di Bologna richiesero che il lavoro di Giovanni da Modena fosse rimosso dalla Basilica di San Petronio. Il tono era minaccioso. Alcuni addirittura volevano che l'affresco fosse distrutto. Le autorità italiane decisero di adottare misure di sicurezza drastiche. Almeno due attacchi jihadisti furono contrastati tra il 2002 e il 2009, uno con l'ausilio dei servizi segreti marocchini.

Negli ultimi anni le minacce si sono fatte meno forti. Intellettuali musulmani, gli studiosi del Corano, avevano ritenuto che questa immagine di Maometto e la sua interpretazione sono puramente di ordine teologico. Secondo loro, risalente al XV secolo, ora appartiene alla storia con la S maiuscola. Rassicurate da questi punti di vista, le autorità italiane avevano anche deciso di allentare i controlli o addirittura eliminare le misure di sicurezza. Gli attacchi del 7 gennaio hanno cambiato radicalmente la situazione. 

Il cheeseburger intatto dopo 6 anni. Vedere per credere.

Il prodotto acquistato in Islanda nel 2009, poco prima della chiusura dei ristoranti McDonald, si presenta come nuovo oggi. La sua evoluzione può essere seguita in diretta su Internet (vedi webcam)

http://www.mirror.co.uk/news/world-news/mcdonalds-cheeseburger-kept-six-years-5044655L'islandese Hjörtur Smárason lo aveva acquistato nel 2009, anno in cui i ristoranti della famosa catena di fast food McDonald furono chiusi nel paese per motivi economici. Nonostante i sei anni trascorsi, pane, carne e patatine fritte sono sempre dello stesso colore, il medium locale "MBL", a cui il proprietario lo ha affidato vuol verificare la leggenda che narra che i prodotti del MacDonald non si decompongano mai. 

Il signor Hjortur ha conservato l'hamburger per tre anni in una busta di plastica prima di offrirlo al Museo Nazionale d'Islanda, che, di recente, ha dichiarato che non era più possibile custodire quel cibo, per cui, il suo proprietario lo ha ceduto alla Reykjavík Bus Hostel. Sul loro sito, è possibile seguire, in tempo reale, l'evoluzione dello stato dell'hamburger tramite una telecamera di sorveglianza. 

28 gennaio, 2015

La fedeltà fa ingrassare. Due chili in un anno. Sei dopo quattro.

Le relazioni di lunga durata favoriscono l'aumento di peso. Questa è la ragione che, d'improvviso, spinge il partner meno grasso a guardare altrove. E' confermato dalle cifre.

http://www.czam.fr/la-fidelite-fait-grossir/Se tieni alla linea, fa attenzione alle relazioni di lunga durata. Se si crede ad un sondaggio effettuato da Gleeden.com (pensato per le donne), nella edizione francese, specializzato in incontri extraconiugali, la fedeltà è causa di sovrappeso. La prova: su 30.000 intervistati in Europa, il 74% degli uomini e 61% delle donne ammette di dimenticare il giro-vita quando vivono una storia di lunga durata. Una realtà descritta recentemente anche dai ricercatori inglesi. In media, chi ama prende due chili dopo un anno di unione, sei dopo quattro anni! 

Tutto ciò non è senza pericolo. Per la salute, ma anche per la fedeltà. Peraltro, gli innamorati lo sanno. Così, 7 donne su 10 e 4 uomini su 10 dicono di sentire la pressione della magrezza per mantenere l'equilibrio del loro rapporto. Con buone ragioni, come spiega Solène Paillet, responsabile delle relazioni con i media per Gleeden.com: "Coloro che vedono il loro partner arrotondarsi ammettono, nella stragrande maggioranza (68% maschi e 54% femmine), che i chili in più sono una scusa perfetta per andare altrove". 

http://www.presseagence.fr/lettre-economique-politique-paca/2015/01/18/paris-une-nouvelle-annee-placee-sous-le-signe-de-linfidelite/Minaccia spesso messa in atto: il 47% degli uomini (41% donne dicono di aver tradito il coniuge perché aveva guadagnato peso). Così i chili in più sono la principale causa di infedeltà? Beh, non c'è dubbio. Juliette Buffat, sessuologa a Ginevra e autrice di diversi libri, tra cui un recente "LesCafés-sexo", dice questo: "L'aspetto fisico, come anche la negligenza, lasciarsi andare all'aumento di peso sono efficaci motivi di infedeltà, i più frequenti nei sondaggi di entrambi i sessi. Anche se, a differenza degli uomini, le donne lo ammettono di meno". 

Tra le ragioni dell'aumento di peso: le coppie di lungo corso sentono meno la pressione dell'apparire, non essendo (almeno ufficialmente) alla ricerca di un partner, perchè immersi nella routine, o della maternità per le donne. "E' difficile, in un rapporto a lungo termine, mantenere la reciproca seduzione. Si è soggetti a così tanti vincoli in tutti i giorni abbiamo bisogno di rilassarsi, una volta a casa", ammette l'esperta. 

Il problema che, giustificato per sé, è più difficile da accettare per l'altro: "Gli uomini spesso accusano le loro mogli di non essere più sexy abbastanza, di non curarsi di più e di essere più grosse". Questo accade spesso dopo la gravidanza e l'arrivo dei figli, aggiunge la psichiatra e medico psicoterapeuta. Ma le donne non sono indifferenti. Soffrono nel vedere il loro coniuge elegante e agghindato per il lavoro durante la settimana, mentre di sera o durante il week end, completamente spettinato. "Perché sarà pure educato, elegante, dire che ciò che conta è la bellezza dell'anima e la tenerezza ...  


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vedi (in fr.)

27 gennaio, 2015

Muore per una coltellata di ... 55 anni fa.

La morte di un newyorkese di 97 anni è stata attribuita ad un attacco ricevuto alla fine del 1950, che così diventa un omicidio e potrebbe essere seguito da un'inchiesta. 

http://www.nytimes.com/2015/01/25/nyregion/a-twist-in-the-murder-of-a-97-year-old-man-he-was-knifed-5-decades-ago.html?ref=nyregion&_r=2
Antonio Ciccarello, dunque, morto per una coltellata. Il suo aggressore, probabilmente è già morto da tempo. Perché l'attacco ha avuto luogo ... nel 1950. 

Sebbene la storia, raccontata dal New York Times, sembri sfidare la logica, essa ha comunque una spiegazione sorprendente, ma relativamente coerente. Secondo l'autopsia, all'età di 97 anni, Antonio Ciccarello è deceduto, dal punto di vista della medicina forense, a causa di una coltellata di circa 55 anni prima. La causa della sua morte, secondo il suo certificato di morte: complicanze di ostruzione intestinale "causata da un'ernia ventrale prodotta da profonda laparotomia (un'incisione nell'addome) eseguita per trattare una ferita da pugnalata al torace". "Una ferita inferta da terzi", quindi un "omicidio". Ciò rende il suo presunto aggressore un assassino sospetto.

Ogni anno, il NYPD elenca alcuni casi di questo genere, dice il New York Daily, ma il caso di Antonio Ciccarello batte tutti record di tempo intercorso tra i fatti e la morte della vittima. 

Accertato l'omicidio, gli ispettori di New York sono stati costretti ad aprire un'indagine per omicidio. Senza uno straccio di prova, nè testimoni o indizi o anche una pista da seguire. Senza neanche sapere con certezza in quale ospedale la vittima è stato ricoverato per guarire la sua ferita. Si sono messi, quindi, sulle tracce di quelli che erano i suoi colleghi al tempo in cui era di guardia in un edificio sulla 5th Avenue. 

"Il problema è che non ci sono molte persone in vita, ha detto il tenente incaricato delle indagini. Ha vissuto per tutti questi anni senza un problema. E all'improvviso, spunta l'omicidio". Quanto all'assassino, è difficile dire che sia ancora in vita. Secondo la figlia della vittima, "è probabilmente morto, già da lungo tempo". 

26 gennaio, 2015

Le ragazze fanno meglio a scuola nel 70% dei paesi del mondo

Psicologi britannici e americani hanno esaminato il rendimento scolastico di 1,5 milioni di giovani uomini e donne di 15 anni. In sette dei dieci paesi esaminati, le ragazze fanno meglio a scuola rispetto ai ragazzi. 

http://www.telegraph.co.uk/education/11364130/Girls-do-better-than-boys-at-school-despite-inequality.htmlAnche nei paesi in cui i diritti delle donne vengono violati, le studentesse fanno meglio, secondo lo studio pubblicato giovedi, 22 gennaio da Intelligence

Gli psicologi dell'università di Glasgow in Gran Bretagna e nel Missouri negli Stati Uniti hanno esaminato i risultati raccolti nel corso degli studi 'PISA' tra il 2000 e il 2010. 

Nel 70% dei paesi, le ragazze raccolgono i migliori risultati in matematica, lettura e scienze. Solo in Colombia, Costa Rica e uno stato nel nord-ovest dell'India, Himachal Pradesh, i ragazzi fanno meglio rispetto ai loro omologhi. In altri paesi, le prestazioni di ragazzi e ragazze non differiscono in modo statisticamente significativo. 

I ricercatori ritengono non si possa fare il collegamento tra capacità scolastica delle ragazze e l'uguaglianza di genere. Il divario accademico tra ragazzi e ragazze si manifesta anche in paesi che praticano l'uguaglianza. 

Al contrario, rivela la rivista "Intelligence", in p
aesi dove notoriamente e chiaramente esiste uno svantaggio delle donne, come il Qatar, Giordania ed Emirati Arabi Uniti, le ragazze forniscono prestazioni ancora più interessanti dei risultati ottenuti dai colleghi maschi. 

"I risultati dello studio mostrano che basarsi esclusivamente sull'uguaglianza non è sufficiente ad eliminare le differenze in termini di prestazioni", dichiara il responsabile dello studio Gijsbert Stoet da Glasgow University

Sviluppare la parità di genere nella scuola è ovviamente centrale, ma riguarda altri obiettivi più che i risultati, secondo i ricercatori. Resta da capire perché questo gap persiste e come trovare un modo per risolvere il problema. 
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Vedi:
vedi anche

25 gennaio, 2015

Gli iPhone ci rendono bestie? La Nomofobia

L'essere separato dal proprio cellulare potrebbe avere un impatto sia psicologico che fisiologico, secondo i risultati di uno studio.
   
https://blog.lookout.com/blog/2013/10/21/sprint-and-lookout-survey/Dal 2011, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che le onde emesse dai cellulari siano potenzialmente cancerogene. Ma se essere vicino al proprio cellulare può essere dannoso per la salute, allontanarlo produce danni allo stesso modo. Non avere a portata di mano un iPhone può generare sintomi di ansia reali che possono portare ad una perdita di concentrazione, secondo uno studio condotto da ricercatori presso l'Università del Missouri e pubblicato su Science Daily all'inizio di gennaio

Un team di scienziati ha misurato la pressione arteriosa e la pressione sanguigna di 208 studenti di giornalismo cui ha chiesto di stilare un elenco di tutti gli stati americani. Per non falsare i risultati del sondaggio, hanno spiegato ai partecipanti che l'esperimento consisteva nel testare un nuovo monitor wireless. A metà dell'esperimento, hanno annunciato che era meglio lasciare l'iPhone all'ingresso della sala, "per non creare interferenze con le apparecchiature mediche", e ha chiesto agli studenti di ripetere il test da zero. Proprio mentre i volontari stavano cercando di fare l'esercizio una seconda volta, senza il loro iPhone, gli scienziati li hanno chiamati, facendo squillare il loro cellulare, uno dopo l'altro.

Nel secondo esperimento, tutti i partecipanti hanno dichiarato di sentirsi presi dal "panico" e di avvertire un aumento significativo del livello di stress, per non essere in grado di rispondere al loro cellulare quando squillava. Gli sfigmomanometri nel frattempo avevano registrato un'accelerazione della pressione sanguigna del cuore nella maggior parte dei volontari. Di conseguenza erano decentrati e, in seguito, avevano avuto serie difficoltà nel tracciare il secondo elenco.

"Gli utenti di cellulari dovrebbero evitare di tenere il loro cellulare con sé in ogni momento. Alcune situazioni di tutti i giorni richiedono una grande quantità di attenzione e concentrazione e il carattere di ansia da separazione 'forzata' tra l'utente e il suo iPhone produce un impatto negativo sulle prestazioni durante le attività mentali, che rende la cosa molto preoccupante", ha dichiarato Russell Clayton, dottorando presso la Scuola di Giornalismo del Missouri e direttore dello studio. "Per alcuni, l'iPhone è diventato un prolungamento dell'essere, al punto che, quando ne viene separato, si sente come 'ridotto'; Ne segue uno stato fisiologico negativo", ha aggiunto, sottolineando che l'esperienza si è concentrata solo sugli utenti di iPhone, ma che i risultati potrebbero estendersi ai titolari di qualsiasi smartphone, in generale. 

Questa sindrome colpisce un gran numero di persone, pur rimanendo poco conosciuto, ha un nome: la "Nomofobia" o "l'ansia di essere lontano dal proprio smartphone". Apparsa nel 2008 nel Regno Unito, quando il primo istituto d'indagine ha considerato la questione, questa "patologia" ha toccato il 63% degli americani nel 2013. Essi avrebbero confessato "di non spendere più di un'ora senza il loro smartphone" . In Francia, un sondaggio Ifop condotta nel 2013 ha verificato che il 58% dei francesi si dice "dipendente" dal proprio smartphone. 


E se fossimo disconnessi ...?
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Nel 2015 un mio amico è rimasto disconnesso per più giorni grazie ai fenomeni atmosferici ed il conseguente black out del segnale internet del suo gestore. Non rivelerò il nome del gestore né le conseguenze psicologiche di questo evento. Mi domando se possa egli chiedere i danni al fornitore di questa inefficienza del servizio. 

24 gennaio, 2015

Ora sappiamo da dove viene il buon odore della pioggia.


Con questo video, ora sappiamo perché la pioggia ha un buon profumo. 
Un team di ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology - vedi) ha filmato ad alta velocità la caduta di gocce di pioggia, per capire l'origine di questo fenomeno chiamato "petrichor  - it.: petricor o petricore". 
Aerosol generation after drop impingement on porous media is a three-step process, consisting of bubble formation, bubble growth, and bubble bursting.
Questo ha permesso loro di capire come si diffondono odori.

In questo filmato, si vede come la goccia si appiattisce al momento in cui tocca il suolo prima di proiettare una moltitudine di bolle microscopiche nell'aria. Sono queste che intrappolano i profumi a noi familiari.

I ricercatori, che hanno pubblicato il loro lavoro sulla rivista Nature Communications, hanno anche indagato sul perché la pioggia sottile diffonda molto più profumo che un acquazzone. "In una pioggia molto pesante, la velocità di impatto è molto importante, ciò comporta che non ci sia abbastanza tempo per formare bolle sulla superficie delle gocce", dice uno ricercatori.

Secondo lui, questa ricerca può avere un altro interesse: 
"Questa scoperta dovrebbe essere un buon punto di riferimento per il lavoro futuro. Come quello sui microbi e le sostanze chimiche esistenti nel suolo (Escherichia coli, per esempio), e come possono essere rilasciate nell'aria e potenzialmente essere trasmesse agli esseri umani". 
La goccia mai filmata a così alta velocità:

23 gennaio, 2015

Missionario, Andromaca o Levriero... qual è la posizione più pericolosa.


Uno studio brasiliano rivela i tipi di capriole, nell'alcova e non, quali più probabili cause della frattura del pene. 

Noi dobbiamo tutto alla scienza e quando questa si interessa a temi veramente importanti, dobbiamo assolutamente conoscerli e comunicarli. Oggi vi riferisco di uno studio molto serio pubblicato da "Advances in Urology", l'argomento è tale che la sola menzione può far fremere un buon numero di lettori.

Sulla base dei dati raccolti dai reparti di emergenza di tre ospedali in Brasile tra il 2000 e il 2013, i collaboratori di questa rivista scientifica hanno stabilito le prime 3 posizioni, a letto, responsabili di rompere letteralmente l'organo genitale maschile. Sì, rottura, benchè molta letteratura si attardi a considerarlo tale, non si tratta di un osso, il pene, infatti, è composto da un corpo cavernoso che può rompersi se sollecitato in modo eccessivo. 

Ma prima alcuni dati: su un campione di 42 rotture del pene verificate (su 44 sospette), si è constatato che i rapporti eterosessuali erano all'origine del disastro nel 66,7% dei casi, seguito dal 14, 3% dei casi derivanti da "manipolazioni" solitarie un po' troppo vivaci e dal 9,5% dei rapporti omosessuali. Il resto era classificabile come incidenti inspiegabili, secondo i disastrati. 

http://www.hindawi.com/journals/au/2014/768158/Ma le posizioni, allora? Veniamo ai fatti: nel 50% degli infortuni tra eterosessuali, il "break" si è verificato mentre la signora era al di sopra, e la futura vittima sulla schiena (dicesi Andromaca questa postura. Un giorno vi spiegherò il perchè, posto che mai me lo chiediate). Il levriero (levrette secondo i francesi, detto anche dogstyle in alcuni ambienti informati) è al secondo posto sul podio della paura, nel 28,6% dei casi, mentre il venerabile missionario è sul gradino più basso con il 31,4 %%. Tra gay, la posizione levrette (in italiano è un altro animale, la mite pecora, a prestare il nome) in cui il partner è penetrato seduto sopra il suo congiunto è responsabile del 50% dei casi.

Perché la posizione della "cowgirl" (la signora si trova sopra), é in cima alla lista delle cause di fratture del pene? Secondo gli autori, la spiegazione sta nel fatto che la donna proverebbe un disagio minore quando, nel rapporto sessuale, è padrona dei movimenti, mentre l'uomo pone immediatamente fine all'azione. 

Tutte queste cause che evocano la frattura del pene potrebbero certamente far ridere quando si tratta di un banale infortunio, ma bisogna aver ben presente che, in questi casi, oltre a provocare disagio, per la maggior parte delle vittime, può causare problemi di erezione e disturbi urinari. Suggerirei ai signori maschi di non fare gli eroi in simili circostanze perchè i danni sono quasi sempre tali da richiedere l'intervento del medico il più velocemente possibile ...


vedi
Mechanisms Predisposing Penile Fracture and Long-Term Outcomes on Erectile and Voiding Functions

22 gennaio, 2015

I selfies rivelano lo psicopatico che in te

http://www.amazon.it/Personality-Individual-Differences-Tomas-Chamorro-Premuzic/dp/140519927XSecondo uno studio americano pubblicato su Personality and Individual Differences, uomini che pubblicano un sacco di selfies hanno una forte tendenza narcisistica e psicopatica. 

Il Selfie è diventato il mezzo per poter esistere sui social network, il rischio, se non si cede alla lusinga, sembra sia quello di essere ridotto ad un fantasma. Tutti, giovani e meno giovani, ragazzi e ragazze, uomini e donne sono soggetti a questa moda che consiste semplicemente nel riprendersi  con l'autoscatto. 

Se crediamo a Jesse Fox, autore principale di uno studio, e assistente professore di comunicazione, presso l'Università dell'Ohio, gli uomini che pubblicano molti selfies sui social network sarebbero individui narcisistici e psicopatici. Per condurre questo studio, che si trova sulla rivista online, in Elzeviro, Personnality and individual Differencies, 800 uomini americani di età compresa tra 18 e 40 anni sono stati selezionati e hanno risposto ai questionari che cercano di valutare le loro tendenze narcisistiche e psicopatiche in relazione alla frequenza di selfies pubblicati sui social network. 

Così parlò la scienza. Il risultato: gli individui contrassegnati da un alto grado di personalità narcisistica e psicopatica mostrano spesso selfies. Secondo Jesse Fox, questo studio dimostra l'esistenza di relazioni tra i tratti di personalità e l'uso dei social network. Così, il narcisismo è associato ai selfies, alla loro pubblicazione e modificazione. Le persone spesso coinvolte sarebbero interessate a condividere e perfezionare le loro foto per massimizzare la loro attrattiva, il che indica una tendenza a manipolare la propria immagine e, quindi, la realtà. Gli psicopatici sono caratterizzati da impulsività e mancanza di autocontrollo che li induce all'abbondanza di selfies pubblicati e senza modofiche, per mancanza di tempo.

Tuttavia, tranquilli, Jesse Fox ha detto che i risultati non indicano che gli uomini sono necessariamente narcisisti o psicopatici quando pubblicano selfies. Il sintomo non rappresenta necessariamente la patologia

Jean-Charles Bouchoux, psicanalista e scrittore, che ha partecipato alla formazione dei terapeuti, psicoanalisti e pubblico di questo studio, fa luce sulla situazione. 
"Il narcisismo è il punto dell'evoluzione dell'uomo quando incontra la sua immagine". 
Manipolare l'immagine utilizzando il fotoritocco sui social network aggiunge valore alla propria immagine. E' abbastanza normale cercare di valutare se stessi. Per quanto riguarda le persone che pubblicano in modo compulsivo tanti selfies, Bouchoux, invece, intravvede un "Vi prego guardatemi!" un'ansia nell'abbandono compensata da un bisogno dello sguardo degli altri più che da tendenze psicopatiche. "Il sintomo non è la malattia", l'impulsività non è sufficiente per definire una persona psicopatica.

Tuttavia, ha anche detto, che la nostra società favorirebbe le personalità psicopatiche e narcisistiche, a causa della costante priorità dell'immagine sulla persona, per le prime, e una perdita di temporalità, per le  seconde. In effetti, lo psicopatico vuole tutto e subito. Oggi, si può avere tutto più velocemente, grazie agli sviluppi tecnologici. I social network favoriscono queste personalità narcisistiche e/o psicopatiche che si permettono più cose, rinforzate da un senso di un aumentato senso di sicurezza. Insomma, dietro lo schermo, nell'ombra, osiamo molto di più. 

vedi anche

NASA Visualization Explorer: l'applicazione del momento.

NASA Visualization Explorer è un'applicazione gratuita, ideale per gli amanti della scienza e delle belle immagini dell'universo.
https://play.google.com/store/apps/details?id=gov.nasa&hl=it

Hai mai sognato di incarnare George Clooney in Gravity? Questa applicazione è per te. NASA Visualization Explorer è un'applicazione scientifica prodotta dalla famosa agenzia spaziale americana, completamente gratuita, per il pubblico, diciamo così, amatoriale generico. Gli appassionati saranno lieti di trovare belle immagini ad alta definizione dell'universo, fotografato da tutte le angolazioni. Inoltre, l'applicazione è molto semplice da usare: basta cliccare sulla miniatura per accedere alle immagini dello stesso tema. Ci sono elementi noti al grande pubblico come la Terra, la Luna e il Sole o meno conosciuti come alcune costellazioni. I dati sono costantemente aggiornati e possono facilmente essere condivisi.

Il punto debole: bisognerebbe avere una buona padronanza della lingua inglese, perché non ci sono contenuti scritti in italiano in tutta l'applicazione. Aggiungete che è usato un vocabolario piuttosto specializzato, che potrebbe rapidamente dissuadere alcuni ...

In ultima analisi, la NASA Visualization Explorer è una simpatica applicazione, emozionante e originale, ma piuttosto riservata agli amanti della nostra bella galassia. 
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su NASA: Visualization Explorer

21 gennaio, 2015

L'automobile, prossimo obiettivo e nuova frontiera degli hackers

http://www.vox.com/2015/1/18/7629603/car-hacking-dangers
Mentre le vetture sono sempre più dotate di computer di bordo complessi e ogni giorno più "connessi", i produttori vantano i loro meriti: più sicurezza, più praticità, più confort. Ma i veicoli sono anche più vulnerabili agli attacchi informatici. 

Il sito americano Vox descrive nel dettaglio le vulnerabilità dei sistemi di navigazione e di assistenza nei modelli più recenti, già dimostrata dagli accademici. Questi problemi sono destinati a peggiorare nei prossimi anni, lasciando intravvedere la possibilità di spiare o uccidere qualcuno prendendo il controllo della sua auto o causare un incidente. 

Più il funzionamento dei sistemi informatici delle auto si avvicinerà a quello dei computer e degli smartphone, più le automobili saranno collegate a Internet, più sarà facile compito per gli l'hackers: 
"La sicurezza è una delle principali preoccupazioni per l'industria automobilistica, ma si concentra tradizionalmente sui difetti di fabbricazione o gli errori umani, più che sugli attacchi informatici. [...] Una revisione completa del software della macchina deve diventare parte integrante del test di sicurezza". 


    20 gennaio, 2015

    In forte aumento l'anoressia nei giovani. La responsabilità dei social networks

    Sempre più giovani sono colpiti, secondo Pro Juventute, la causa è da ricercarsi nelle reti sociali che esercitano forti pressioni sui ragazzi.
    http://www.projuventute.ch/La-campagna-Vita-reale.3245.0.html?&L=2

    Il numero di casi di anoressia trattati medicalmente è aumentato del 30% negli ultimi tre anni. E non c'è più tempo da perdere, la paziente tipo anoressica ha 15 anni. Oggi, a 9 anni, le ragazze dovrebbero essere trattate per l'anoressia, dice Pro Juventute in una dichiarazione rilasciata lunedi, 19 gennaio. 

    Con la campagna nazionale "Vita reale" lanciata nel mese di ottobre 2014, la fondazione per la gioventù vuole dimostrare che "molti ideali attuali non hanno nulla a che fare con la realtà". 
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    Nei links indicati, molti strumenti didattici utili agli insegnanti per prevenire questo fenomeno.

    19 gennaio, 2015

    Il mondo ateo. La mappa che lo descrive.

    Mappa dell' ateismo nel mondo: La Francia, in Europa, è al 4° posto.
    Questa mappa pubblicata nel 2013 dal Washington Post, sulla base di uno studio del 2012 elaborato da Gallup Poll. L'affidabilità dei dati non è probabilmente la stessa da un paese ad un altro (l'istituto ha intervistato 40.000 persone in 40 paesi), ma dà un'idea dei cambiamenti nel mondo su un tema al centro delle turbolenze attuali.
    Mappa dell'ateismo nel mondo
    http://www.washingtonpost.com/blogs/worldviews/wp/2013/05/23/a-surprising-map-of-where-the-worlds-atheists-live/
    Secondo questa, la media globale di "ateismo convinto" ammonterebbe a solo il 13% o meno della metà che in Francia.

    Nel suo studio, Gallup ha fatto una distinzione tra coloro che si definiscono "religiosi", "non-religiosi" e "atei convinti".

    La maggior parte degli intervistati, il 59%, ha detto di essre "religioso", il 23% "non religioso", e solo il 13% "ateo convinto".

    Lo studio (vedi spazio fondo pagina) mostra la percentuale di persone che si definisce "atea" in 40 paesi selezionati (lasciando così gran parte del mondo in "grigio"). Si noti inoltre che la scala da 0 a 49,9% della popolazione, suggerisce che non è mai superiore al 50%.

    Campione del mondo di ateismo è la Cina, con il 47% degli atei, non a caso lo stesso presidente Mao fu elevato al rango di semidio, anche se c'è un aumento in questi ultimi anni del cristianesimo in tutte le sue varianti, tra i quali gli evangelici. 

    La Francia, da parte sua, è quasi campione europeo, mostrando un 29% di "atei", appena dietro il caso inaspettato della Repubblica Ceca con il 30% di atei. 

    Actualidad y Análisis: El estado del ateísmo en el mundo según estudio de Gallup: China es el país más ateo y Ghana el más religioso
    Il resto d'Europa, America del Nord (va detto in proposito delle discriminazioni contro atei negli Stati Uniti), o anche la Russia, sono nelle categorie inferiori, una minoranza, 5-9%, o dal 10 al 19% per i nostri vicini tedeschi. 

    Non sorprenda che, i paesi a maggioranza musulmana sulla carta siano anche loro, gli atei, una piccola minoranza, con solo il 5% in Arabia Saudita, che non è poco, se si consideri che vi è un limite all'indagine dovuto al fatto che l'ateismo è un reato blasfemo punibile con la morte.

    Da notare anche il basso tasso di "ateismo convinto" nei paesi più aperti come l'India e il Sud Africa, con tassi inferiori al 10%, ovvero l'1% in Nigeria, teatro dei violenti scontri con il gruppo jihadista Boko Haram.
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    Vedi
    WIN-Gallup International: ‘Religiosity and Atheism Index’ reveals atheists are a small minority in the early years of 21st century

    WIN-Gallup International: New 'atheist map' of the world dominated by China


    18 gennaio, 2015

    Una fatwa contro il terrorismo di uno studioso musulmano.


    https://twitter.com/tahirulqadriDr Tahir-ul-Qadri (@TahirulQadri) | TwitterUno studioso musulmano pakistano Muhammad Tahir-ul-Qadri, ha emesso una fatwa di circa 600 pagine contro i terroristi, che è stata resa pubblica in una conferenza stampa martedì 13 gennaio a Londra.

    Egli spiega che il terrorismo non ha alcun fondamento nell'Islam e gli attentatori suicidi "non possono sostenere che il loro suicidio siano atti di martiri che diventano eroi della Ummah (comunità musulmana), no, diventeranno eroi del fuoco dell'inferno. (...) Non c'è posto per il martirio, e le loro azioni non potranno mai essere, considerate jihad". 

    Egli ha anche ricordato che l'Islam è una religione di pace e ha invitato gli altri leader religiosi ad abbracciare la sua posizione. 

    vedi:

    17 gennaio, 2015

    La Corte Penale Internazionale apre un fascicolo sulla Palestina. Israele lancia i suoi fulmini.

    L'Ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia ha annunciato di aver istruito un esame preliminare sulla "situazione" nei territori palestinesi. Israele ha trovato questa iniziativa "scandalosa". 

    Dopo l'annuncio del procuratore della Corte penale internazionale, venerdì 15 gennaio dell'apertura di un esame preliminare, questa decisione, é stata criticata da Israele. E' il primo passo formale in un processo che potrebbe portare ad accuse di crimini di guerra. 

    Il pubblico ministero dovrà stabilire se vi sia una "base ragionevole" per l'avvio di un'indagine nella migliore e dovuta forma sulle accuse di atrocità in seguito al conflitto della scorsa estate nella Striscia di Gaza. L'Istituzione "analizzerà in particolare le questioni di giurisdizione e di ammissibilità nell'interesse della giustizia", si legge in un comunicato. 

    Dall'ufficio del procuratore si apprende che "la sua analisi sarà condotta in modo indipendente e imparziale". "Lo Statuto di Roma non impone alcun limite di tempo per prendere una decisione su un esame preliminare", ha precisato. Test preliminari sono stati finora aperti anche in Afghanistan, Colombia, Georgia, Guinea, Honduras, Iraq, Nigeria e Ucraina. 

    Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha immediatamente denunciato questa come "decisione scandalosa il cui unico scopo è di minare il diritto di Israele di difendersi contro il terrorismo". Ha anche aggiunto che lo Stato ebraico, che non è un membro della Corte penale internazionale, non collaborerà a queste indagini. 

    Israele prevede di continuare da parte sua a perseguire i leaders palestinesi negli Stati Uniti e altrove, per "crimini di guerra". Affermando che i leader dell'Autorità Palestinese hanno concluso un accordo di riconciliazione, in aprile, con Hamas e con gli islamisti palestinesi di Gaza che lanciano razzi contro Israele. 

    La CPI, con sede all'Aia, è competente a perseguire i presunti responsabili di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi a partire dal 1 luglio 2002. Un totale di 123 Stati hanno già aderito allo Statuto di Roma, costitutivo della CPI. 

    Il governo palestinese ha aderito il 2 gennaio allo Statuto di Roma, che permetterà al procuratore di aprire in futuro, indagini su possibili crimini. Nel frattempo, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha inviato alla Corte un documento che autorizza il pubblico ministero ad investigare sui crimini commessi nei "territori palestinesi occupati dal 13 Giugno 2014". 

    Israele ha lanciato in quella data una vasta campagna di arresti nei territori occupati di Cisgiordania, seguita dalla guerra a Gaza. Questa campagna di arresti è iniziata il giorno dopo il rapimento in Cisgiordania di tre giovani israeliani, poi assassinati. Durante i tre mesi successivi, più di 2.000 palestinesi sono stati arrestati in quel territorio e a Gerusalemme. 

    Il ciclo di violenza si è quindi acuito, in particolare, nella Città Santa, scossa da scontri e attentati. Meno di un mese dopo, Israele ha iniziato la sua terza offensiva contro la Striscia di Gaza in sei anni, causando la morte di circa 2.200 palestinesi, in gran parte civili. In questa circostanza hanno perso la vita più di 70 israeliani, quasi tutti i soldati. 

    La domanda di adesione palestinese va inquadrata in un'offensiva diplomatica lanciata alle Nazioni Unite dagli stessi palestinesi. Furioso, il governo israeliano ha congelato il pagamento di 106 milioni di euro di imposte riscosse per conto dell'Autorità palestinese. 

    Giovedi, il Vice Segretario Generale per gli affari politici delle Nazioni Unite, Jens Anders Toyberg-Frandzen, ha invitato gli israeliani a riprendere "il trasferimento delle entrate fiscali immediatamente" ai palestinesi. 

    16 gennaio, 2015

    Charlie Hebdo. L'ultimo numero disponibile in formato digitale: iPhone, iPad, Android.



    Non siete ancora stati in grado di procurarvi l'ultimo numero di Charlie Hebdo in edicola? Nessun problema, vi è ora la versione digitale del quotidiano che si può leggere sui vostri dispositivi: iPad, iPhone... Sotto forma di una applicazione sin da giovedi sera in Europa sui playstore Android, iOS e Windows, lo dice in primis il sito specializzato Nextinpact
    https://play.google.com/store/apps/details?id=fr.charliehebdo.journal

    15 gennaio, 2015

    Vendite record del 'Trattato sulla tolleranza' di Voltaire.

    Le vendite del "Trattato sulla tolleranza" alle stelle. 

    Da Mercoledì scorso, tutti vogliono (ri) leggere il "Trattato sulla tolleranza" di Voltaire, dice Le Figaro (il suo trattato è tra le vendite maggiori del momento - 'Voltaire io invoco il tuo nome' titola il quotidiano). 120.000 copie sono state vendute, per esempio, solo nella collezione "Folio € 2". 

    L'editore ha lanciato una ristampa. I download gratuiti vanno alla grande tanto da diventare l'ottavo titolo più richiesto attualmente online (il libro è disponibile, tra l'altro, in Wiktionary (in francese), la biblioteca digitale associata a Wikipedia). 

    Secondo la BBC e molte altre testate giornalistiche è il momento opportuno  per cogliere l'occasione e ricordare la storia del testo, pubblicato nel 1763, dopo l'esecuzione di Jean Calas protestante accusato senza prove di aver ucciso suo figlio, solo perché si era convertito al cattolicesimo. 

    I critici si sono spesso concentrati, in passato, sui pochi capitoli del caso Calas, che rappresentano il pretesto dell'opera: il pregiudizio anti-intolleranza, anti-infamia è così incurante della realtà giuridica, così monolitico che il filosofo di Ferney, uomo dalla rabbia laica, diventa anch'egli fanatico, di una fede ossessiva in senso opposto. 

    Spesso si è sorvolato sugli altri capitoli: per esempio, sui martiri cristiani dei primi secoli presentati come vittime di regolamenti dei conti o legittimamente puniti perché trasgressori delle leggi dell'Impero, ma non tutti a causa delle loro convinzioni religiose. Intolleranti anch'essi, erano bolliti vivi, impalati o dati in pasto alle bestie.

    Per sintetizzare, il libro è pervaso da una indignazione sincera e forte contro l'intolleranza, il suo stile, potente e flessibile, è molto meglio del suo contenuto a volte casuale. 
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