La morte di un newyorkese di 97 anni è stata attribuita ad un attacco ricevuto alla fine del 1950, che così diventa un omicidio e potrebbe essere seguito da un'inchiesta.
Antonio Ciccarello, dunque, morto per una coltellata. Il suo aggressore, probabilmente è già morto da tempo. Perché l'attacco ha avuto luogo ... nel 1950.
Sebbene la storia, raccontata dal New York Times, sembri sfidare la logica, essa ha comunque una spiegazione sorprendente, ma relativamente coerente. Secondo l'autopsia, all'età di 97 anni, Antonio Ciccarello è deceduto, dal punto di vista della medicina forense, a causa di una coltellata di circa 55 anni prima. La causa della sua morte, secondo il suo certificato di morte: complicanze di ostruzione intestinale "causata da un'ernia ventrale prodotta da profonda laparotomia (un'incisione nell'addome) eseguita per trattare una ferita da pugnalata al torace". "Una ferita inferta da terzi", quindi un "omicidio". Ciò rende il suo presunto aggressore un assassino sospetto.
Ogni anno, il NYPD elenca alcuni casi di questo genere, dice il New York Daily, ma il caso di Antonio Ciccarello batte tutti record di tempo intercorso tra i fatti e la morte della vittima.
Accertato l'omicidio, gli ispettori di New York sono stati costretti ad aprire un'indagine per omicidio. Senza uno straccio di prova, nè testimoni o indizi o anche una pista da seguire. Senza neanche sapere con certezza in quale ospedale la vittima è stato ricoverato per guarire la sua ferita. Si sono messi, quindi, sulle tracce di quelli che erano i suoi colleghi al tempo in cui era di guardia in un edificio sulla 5th Avenue.
"Il problema è che non ci sono molte persone in vita, ha detto il tenente incaricato delle indagini. Ha vissuto per tutti questi anni senza un problema. E all'improvviso, spunta l'omicidio". Quanto all'assassino, è difficile dire che sia ancora in vita. Secondo la figlia della vittima, "è probabilmente morto, già da lungo tempo".
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