22 settembre, 2013

Eolico. Tanti modi per parlarne, pochi per capirne qualcosa. Gravina a piana dei Rizzi

Mille modi per dire eolico
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Ho ricevuto, via-mail, da Lino Scarnera, una lettera aperta, che è anche contributo interessante al dibattito sull'eolico. Sull'argomento si sono consumate pagine ed ore in dibattiti con risultati piuttosto deludenti. La pubblica Amministrazione ha sprecato tempo prezioso, anche quando, in questo ed altri spazi, in momenti non sospetti, si rilevò la necessità di affrettare i tempi senza che accadesse nulla di rilevante. Adesso sembra si debba digerire la pillola, insieme alle altre, non sono poche.
Viste le recenti performances sull'utilizzo del denaro pubblico, orripilanti. disarmati, contro tanto spreco di tempo, risorse ed intelligenza, sia dalle parti del governo che dell'opposizione, siamo un po' tutti diventati inclini a lasciar perdere, 'tanto non c'è niente da fare'. Non mi riferisco evidentemente ai truculenti 'mi piace' che si sprecano, oltraggio all'intelligenza ed alle povertà dilaganti ed impotenti. Parlo dei proni al potere del momento, laudatores temporis acti, che si danno un gran da fare in adulazioni piacione e, francamente. molto cretine.

MILLE MODI
DI DIRE
“EOLICO”
La resa, tuttavia, non è incondizionata, di fronte a tanta pusillanime idiozia, né tale da sottovalutare la lettera di Lino, amico ed intelligente osservatore della cosa pubblica.
Mi affretto a proporvela integralmente così come mi è pervenuta (click sulla foto al lato), ringraziando l'autore per avermela inviata.

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