30 giugno, 2016

Sopravvissuta al Daesh. L'orrore della sua storia. 'Erano dei mostri'

Lo Stato islamico ha distrutto tutte le ragioni per vivere di Adar (nome fittizio), una Yazidi che è servita come schiava sessuale. 
http://reportage.corriere.it/esteri/2016/yazidi-storia-di-un-genocidio/
Da quando, il 16 giugno, la commissione d'inchiesta dell'Onu ha accusato lo Stato Islamico di genocidio contro gli Yazidi, questa minoranza di religione monoteista, di etnia curda, sembra profondamente indebolita.

Adar, 43 anni, ne è il simbolo. Si intravede appena il suo corpo sottile nella sua veste marrone. Dà l'impressione che possa venir meno in qualsiasi momento. Ma la voce che viene fuori da questa donna è sicura e forte, contraddice le aspettative. Seduta in posizione ben dritta, racconta l'incubo iniziato nel mese di agosto 2014, quando lo stato islamico prese possesso del suo villaggio Khocho nei pressi di Sinjar, nel nord della Siria.

"I primi dieci giorni sono andati bene. Daesh era mescolato con noi, discuteva, beveva il tè, - ricorda -. Ma il vicino villaggio si è spaventato. Le persone sono fuggite. Lo Stato Islamico ha circondato Khocho per impedirci di fare lo stesso. Ho detto ai miei fratelli di cercare di fuggire, ma hanno voluto seguire gli ordini del capo del villaggio e sono rimasti. Daech ha allineato al suolo tutti gli uomini che erano lì e li ha uccisi. Poi ha catturato le donne". Le ha violentate e poi vendute. 

Adar è stato condotta a Tall Afar, a est. É rimasta lì per un mese. "Non c'era abbastanza cibo. Siamo state costantemente insultate". Poi il trasferimento a Mosul, più a est. Lì è stata violentata tre volte. "Ogni volta, da quattro uomini", Adar, come molte altre donne Yazidi, ha finito per essere venduta al mercato. Un combattente Daesh se l'è aggiudicata e portata in Siria. 

Questa volta in direzione Raqqa, capitale dello stato islamico. Qui, con diverse donne, non ricorda quante. A volte la memoria è sfocata. Lei si rende conto che è ora di proprietà dei diversi uomini che comprano in comune donne Yazidi. Non entra nei dettagli di questo mese trascorso lì. 

Rifiutatasi di convertirsi all'Islam, è stata picchiata selvaggiamente. Specialmente sulla testa con il calcio di un fucile. Era un disastro. Non poteva muovere il braccio destro. Non riusciva a sopportare ciò che le veniva fatto, i capelli strappati a manciate. "A Raqqa, non mi era permesso uscire di casa. Siamo state nutrite poco, ci hanno insultate e minacciate di punizioni se non ci fossimo convertite. Ci hanno trattate come animali. Erano dei mostri". 

Riuscì a fuggire. Di notte. Su iniziativa della donna più anziana. Tutte d'accordo sono fuggite a piedi. Adar non ricorda altro. Si svegliò all'ospedale di Khanke, città del Kurdistan iracheno dove ora vive in un campo. "Io non ho riconosciuto mio marito e i miei figli. E ho visto così tanti specialisti: un neurologo, a causa dei colpi alla testa, medici per le mie fratture multiple, un ginecologo, uno psichiatra ... " è, ricorda, di essere molto stanca. 

3.200 donne e bambini, sono ancora oggi nelle mani di Daesh. Libera, Adar, ha tentato diverse volte il suicidio. Un tempo era infermiera. Ora non può leggere nè scrivere. Niente più si imprime nel suo cervello. É seguita da uno psicologo ed è sotto terapia. 

Come potrebbe vedere il futuro? Nessuno sotto il suo tetto è stato in grado di trovare un lavoro. Le condizioni di vita sono dure. Uno dei suoi figli è diventato peshmerga (combattenti fino alla morte) e ha la sensazione di averlo già perso. "Sono l'unica superstite della mia famiglia. Mia madre, mio ​​padre e tutti i miei fratelli e le sorelle sono stati uccisi", porge il suo computer portatile e mostra la foto di un ragazzo in una macchina, con una grande pistola sulle ginocchia. "Questo è l'unico rimasto, mio nipote". Da bambino, in età intorno ai 10 anni, è stato forzatamente reclutato da Daesh. Allo stato attuale, è in Siria ed è diventato un convinto della "causa": "Si è convertito e vuole tutti convertiti. Ha detto che l'Islam è l'unica religione". 

Poi ha detto, che lei non ha paura di Daesh. "Non possono fare di più". Inoltre, ha dimenticato tutto di questa vita, anche la paura dello Stato Islamico, ha aggiunto, con lo sguardo di qualcuno che non aspetta più niente.  
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29 giugno, 2016

Basta con le mode giovanili "immorali".

Cinquanta giovani sono stati arrestati a La Mecca e Jeddah, a causa di tagli di capelli e abbigliamento "inappropriati". Il tutto in base a un decreto recente che vieta anche di fumare e riprodurre musica nello spazio pubblico. 

https://en.wikipedia.org/wiki/Khalid_bin_Faisal_Al_Saud"La polizia ha arrestato una cinquantina di giovani accusati di colpire la pubblica decenza per il loro abbigliamento", alla Mecca, leggiamo nel sito arabo saudita Sabq (trad. google). Nel mirino della polizia, tra gli altri, i jeans a vita bassa e pantaloni con falsi strappi sulle cosce. Ma anche "bracciali e pendenti" e alcuni tagli di capelli. I colpevoli "sono stati trasferiti per le indagini penali, il tutto sotto le istruzioni del governatore della Mecca". 

Il governatore in questione non è altro che il principe Khaled Al-Faisal Al-Saud. Lui, infatti, ha emesso un decreto il 14 giugno che vieta il "comportamento inappropriato", riporta il giornale Makkah (trad. google), il giornale locale della città

Il divieto si riferisce alle "shisha (bevande), al fumo, agli strumenti musicali, agli altoparlanti, all'abbigliamento inadeguato, agli animali domestici, fuochi e barbecue". Si applica in tutta la provincia, che comprende in particolare le città di Mecca, Medina, Taif e Jeddah. Tutto questo nei parchi pubblici, aree pedonali e la Corniche sulla costa del Mar Rosso a Jeddah. Questa è ritenuta essere una delle poche aree di relativa tolleranza dove la polizia religiosa interviene solo sporadicamente. 

In questo caso, la campagna di arresti non era fatta dalla polizia religiosa, ma dalla polizia regolare. Lo scorso aprile, il giovane erede, vice principe Mohammed bin Salman, aveva curato la sua immagine riformista, riducendo i poteri della polizia religiosa. In particolare arrogando a sè la prerogativa degli arresti. 

È quindi ancora più sorprendente che la polizia ordinaria si sia comportata come se fosse muhtassib, vale a dire, incaricata dell'ordine morale e religioso pubblico. Infatti, non solo gli arresti ci sono stati, ma anche sono state "profuse buone parole", secondo il sito Sabq. 

Recentemente, un'altra storia riguardante il taglio di capelli aveva fatto rumore nel paese. L'8 aprile infatti, un giocatore di calcio aveva chiesto l'interruzione di una partita del campionato locale, per il tempo in cui al portiere della squadra avversaria fosse rapata la testa per cancellare un taglio di capelli "infedeli", ai sensi dei regolamenti interni del calcio saudita. 

28 giugno, 2016

Su dieci omicidi nove sono commessi da uomini

Uno studio svedese che ha analizzato trent'anni di fatti diversi ha dimostrato che in nove omicidi su dieci, l'assassino é uomo. 
http://www.independent.co.uk/news/uk/crime/nine-in-ten-murders-are-committed-by-men-research-finds-a7095861.html
Una nuova ricerca sugli assassini commessi da maschi e femmine, in Svezia, ha analizzato tutti i casi di violenza con esito mortale nel paese tra il 1990 e il 2010, è stata pubblicata nel Journal of Forensic Mental Health e ripresa dall'Independent

Lo studio mostra che su dieci omicidi, nove sono commessi da uomini, uno da una donna. Un aspetto che rimane stabile durante i trenta anni di ricerca. 
Perché?

Il dibattito è tutt'altro che concluso. Alcuni sono propensi ad attribuirne le cause alle differenze fisiologiche e ormonali tra uomini e donne, altri alle differenziazioni sociali tra i sessi, che suggerirebbero che la donna deve rimanere passiva e che tollererebbe la violenza negli esseri umani.

Altre differenze di genere sono state identificate dai ricercatori. Le donne hanno maggiori probabilità di uccidere con un coltello se la vittima è un adulto e per lo più ad utilizzare un oggetto per soffocare o asfissiare una vittima, se si tratta di un bambino.

Le donne attaccano più spesso in casa o nel loro ambiente, mentre gli uomini sono più propensi a uccidere in vari luoghi. 

É luna o prosciutto? Qual è la luna del solstizio?

Un netizen (cittadino del net) ha pubblicato quattro foto su Twitter. É vero, individuare il nostro satellite rosato, non è semplice. Provateci! 
 http://i1182.photobucket.com/albums/x459/beppedeleonardis/Da%20Gennaio%202015/85699.jpg?t=1467013495
Questo è il nuovo gioco che intrattiene gli abitanti di internet: sapreste individuare la differenza tra il prosciutto e la Luna?

Lunedi notte, il nostro satellite naturale era di colore rosato durante il solstizio d'estate, per la prima volta dal 1967 e l'ultima prima del 2062. 

Terakubo Mashiro intrigato dalla somiglianza di questa "Strawberry Moon" con il prosciutto, forse più di coloro che consumavano i loro amorazzi un po' distratti o per nulla interessati, nè si chiedevano l'uno e gli altri, come fece il poeta: 
Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai,
silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti, indi ti posi.
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?

Figuriamoci! 
Ha poi pubblicato, dicevo, quattro immagini su Twitter: una della luna e tre di prosciutto ... 

A voi l'interrogativo! 

La storia, seguita da circa 50000 persone è riportata da news.com. Se proprio non volete leggerla tutta, compreso il processo dell'acquisizione delle immagini, e volete conoscere il risultato del quiz, l'immagine vi rivelerà l'arcano. 

Il mostro marino fotografato da Google Maps


Al largo della costa dell'isola di Deception, vicino all'Antartide, un cacciatore di mostri aveva trovato i primi di aprile (manco a farlo apposta), con l'aiuto di Google Earth (applicazione per il nostro pianeta di Google Maps), una forma simile a una gigantesca creatura marina, scatenando la frenesia degli utenti di Internet. Un oceanografo ha smontato il mistero che circondava questa scoperta: 'Si tratta di una roccia'. 
https://www.google.it/maps/@-63.0487441,-60.958321,129m/data=!3m1!1e3

Fin dalla sua scoperta da parte di un internauta, l'8 aprile su Google Earth, l'immagine di questo presunto mostro marino è stata oggetto delle teorie più folli. In un video pubblicato su YouTube, l'americano Scott Waring, che si presenta come un "cacciatore di mostri", ha affermato di aver scoperto il famoso Kraken. I fan del film Pirati dei Caraibi, con Johnny Depp, probabilmente lo sanno già. 

Si tratta di una creatura mitica che fa parte delle leggende scandinave. In breve, un calamaro gigante. Situato al largo della costa di Deception Island, vicino all'Antartide, l'animale potrebbe misurare circa 120 metri di lunghezza, ha detto il suo scopritore in un video (con più di 2 milioni di visualizzazioni), dove l'utente descrive una teoria. 

http://www.southernfriedscience.com/did-monster-hunters-find-a-120-meter-long-giant-squid-on-google-maps/In realtà, come spiega sul suo blog, l'oceanografo Andrew David Thaler, questo è con ogni probabilità una semplice roccia. Per sostenere la sua teoria, lo scienziato ha pubblicato sul suo blog, su una mappa, dove si può vedere una famosa roccia con il nome di "Sail Rock". I resti di un vulcano sommerso la cui cima si eleva a 30 metri sul livello del mare, come si vede nella foto. 

27 giugno, 2016

Passeggeri della metropolitana come personaggi del Rinascimento.

Trasforma i passeggeri della metropolitana in dipinti rinascimentali. 
Al fotografo inglese Matt Crabtree piace trasformare le fotografie rubate dei passeggeri della metropolitana di Londra in bellissimi dipinti rinascimentali. 

Questi ritratti sono realizzati con un semplice smartphone, utilizzato per le riprese, ma anche per il ritocco. 

Questo progetto straordinario chiamato 16th Century Tube Passengers (passeggeri del metro del 16° secolo)  mette in risalto la bellezza delle banali scene quotidiane, catturando pose, guardate con una certa poesia. 
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La zanzara mentre succhia vista da vicino

Questo video, anche interessante, spiega come, le terrificanti zanzare, fanno a succhiare il sangue, con belle immagini e spiegazioni (ing.), semplici e dettagliate, macro, dei loro sei aghi. A volte è meglio non sapere troppo. 
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26 giugno, 2016

Dopo la morte la vita continua. Lo dice la scienza

Geni zombie si riattivano ​​dopo la morte.
Uno studio rivela che molti geni sono ancora attivi diversi giorni dopo la morte. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni nei i trapianti di organi, in medicina legale ... e nella nostra stessa concezione della morte. 
https://www.youtube.com/embed/qlu86zH1RUU
La morte è, nella realtà, la fine della nostra esistenza?" Fior di filosofi hanno posto la domanda, se la rivista Science se la pone oggi è perche un nuovo studio capovolge la nostra definizione di morte. "Ricercatori presso l'Università di Washington a Seattle hanno recentemente scoperto che i geni che codificano le proteine ​​necessarie per la vita sono vivi, vegeti e si agitano fino a quarantotto ore (anche quattro giorni) dopo che l'individuo ha esalato l'ultimo respiro", ce lo rivela il sito scientifico Inverse ('Cosa dicono i medici se alcune parti di noi vivono ancora'). 

Questa attività è stata osservata nei topi e nei pesci zebra, "ma ci sono indizi che indicano che i geni sono attivi da tempo in esseri umani deceduti", assicura New Scientist. e che fa dire all'edizione online del tabloid britannico The Daily Mirror: "La vita dopo la morte è possibile". 

Lo studio, i cui risultati non sono ancora pubblicati in una rivista con contraddittorio, ma sono disponibili in diversi articoli sul portale, in prestampa, biorxiv.org dal 11 giugno, potrebbe destare particolare interesse per altre discipline, come la medicina. Consente di prendere in considerazione lo sviluppo di tecniche per migliorare il modo in cui gli organi sono conservati prima del trapianto, così come i metodi più precisi per determinare il momento esatto in cui sono state uccise le vittime di omicidio, per esempio. 

Gli scienziati per ottimizzare il loro lavoro, in realtà, stavano verificando un nuovo metodo per calibrare le misure delle attività dei geni. Hanno analizzato migliaia di situazioni in maniera sistematica. "In un primo momento, si pensava che i geni si spegnessero poco dopo la morte, come in una macchina che finisca il carburante", dice Science. "Ma hanno scoperto che, al contrario, l'attività di centinaia di geni viene accelerata". Tuttavia anche se si è verificata questa accelerazione per la maggior parte dei geni, nelle ventiquattro successive dalla morte, negli animali, è continuata ancora e, per alcuni pesci, fino a novantasei ore, quattro giorni dopo la loro morte. 

Ma vi è di più. Un'altra sorpresa, non si attivano solo alcuni portatori del patrimonio genetico. "Molti di questi geni post mortem sono benéfici in casi di emergenza: svolgono compiti come stimolare l'infiammazione, attivare il sistema immunitario e la lotta contro lo stress", continua la rivista scientifica. Il team ha anche scoperto che i geni legati al cancro si sono "accesi di nuovo". 

Ancora più sorprendente, altre funzioni vengono riattivate. ​​Peter Noble, microbiologo presso l'Università di Washington, che ha condotto lo studio, ha detto: 
"Ciò che ci ha lasciati senza parole, è che i geni legati allo sviluppo si sono attivati ​​dopo la morte". 

Mentre vi scrivo, non vi nascondo che mi vengono in mente molte cose legate alla nostra cultura e alle tradizioni. Ma restiamo sull'argomento. 

Questi geni contribuiscono allo sviluppo dell'embrione, ma restano "off" dopo la nascita. "Una possibile spiegazione per la loro rinascita post mortem, secondo i ricercatori, è che le condizioni cellulari dei corpi morti di recente assomigliano a quella degli embrioni", così dice la scienza.

"Questo studio solleva anche importanti questioni circa la nostra definizione di morte, insiste il New Scientist. Questi risultati non mettono in discussione la morte della coscienza, risponde Inverse, ma aggiungono un crescente numero di prove che, consapevolmente o meno il corpo può letteralmente stare sveglio a lungo dopo la morte dei loro proprietari". Per quanto riguarda Peter Noble, egli dice: 
"Studiando la morte riceveremo nuove informazioni sulla biologia della vita". 

25 giugno, 2016

Twitter estende la durata dei video pubblicati in rete fino a 140 sec.

"A partire da oggi, si avrà più spazio per liberare la vostra creatività su Twitter", ha scritto il responsabile dello sviluppo dei prodotti Twitter Jeremy Rishel, lunedì,  sul blog del gruppo


"Mentre i video scaricati in precedenza erano limitati a 30 secondi, ora tutti possono creare tweets video fino - e sì, avete indovinato -., 140 secondi". 

La lunghezza dei video è correlata alla lunghezza dei tweets, che non può superare i 140 caratteri. Questo nuovo limite si applica ai video incorporati in un tweet.

Twitter in un secondo secondo momento, gradualmente, espanderà anche il limite per la sua implementazione Vine, famosa per i suoi video di sei secondi in loop. Di queste nuove regole potrà beneficiare, in questo caso, per prima, un gruppo limitato di utenti. 

Twitter riesce con fatica a espandersi in un pubblico in gran parte composto da politici, giornalisti e celebrità che è rimasto fermo a circa 300 milioni di utenti per diversi trimestri. 

Alcuni analisti ritengono che il rigoroso limite di 140 caratteri per i messaggi di testo sia un ostacolo allo sviluppo della rete, superato dai servizi di immagine più mirati. L'applicazione Instagram, per la condivisione di foto, filiale di Facebook, ha annunciato martedì di aver superato la soglia di 500 milioni di utenti. 

L'immagine è quindi sempre più presente su Twitter, anche attraverso video incorporati ai Tweet tramite l'applicazione vine. 

"Il video è sempre più al centro delle conversazioni in tempo reale su Twitter, (molti) Video tweets su Twitter sono aumentati del 50% dall'inizio del 2016", dice Jeremy Rishel. 

Twitter ha già permesso ad alcuni partner di pubblicare il video molto più lunghi, fino a dieci minuti, grazie a strumenti destinati esclusivamente ai professionisti. 

Il social network degli Stati Uniti ha annunciato Lunedi l'acquisizione di una start-up di Londra, Magic Pony, specializzata in elaborazione di immagini per l'intelligenza artificiale, per rafforzare la sua capacità di analisi del contenuto visivo. 

24 giugno, 2016

L'Africa si appresta ad essere il primo continente con un passaporto unico

L'Unione Africana ha annunciato i piani per sviluppare questa idea. 
http://qz.com/710334/africa-is-introducing-a-single-passport-to-make-travel-on-the-continent-easier-for-africans/
Per un africano, che si accinga a viaggiare per il suo continente, è impresa più difficile di quanto non si pensi. Un cittadino medio africano ha bisogno di un visto per visitare il 55% del continente, secondo un rapporto della Banca africana per lo sviluppo. Mentre solo il 45% dei paesi africani richiede visti per i cittadini degli Stati Uniti che si presentano ai loro confini. 

In definitiva è più facile viaggiare in Africa per un americano che per un abitante di un paese africano - anche se alcuni cittadini africani sono più privilegiati rispetto ad altri da questo punto di vista. 

Ma questo strano paradosso forse presto scomparirà, dice Il sito di notizie Quartz dove leggo che l'Unione africana (UA), l'organizzazione che riunisce 54 paesi africani sta considerando l'introduzione di un unico passaporto elettronico per i cittadini di tutti gli stati del continente. L'argomento sarà sul tavolo al prossimo vertice dell'Unione africana a Kigali in Rwanda il 7 luglio. 

"Le condizioni sembrano essere mature per rendere concreto il sogno di viaggiare senza visti per i cittadini africani nel loro continente entro il 2020", dice l'UA in un comunicato dove da l'annuncio del progetto. 

Oltre ad essere un ostacolo per l'interazione umana, la necessità di portare il visto per viaggiare tra molti paesi del continente ha un costo enorme per il commercio inter-africano, "che è superiore del 50% rispetto al costo del commercio in Asia Orientale, ad esempio", scrive Quartz. 

Un'altra cifra impressionante, un camion che trasporti merci ai supermercati in Sud Africa ha bisogno di 1.600 documenti, compresi permessi e licenze, per attraversare le frontiere legalmente, secondo un alto funzionario della Banca Mondiale intervistato da Quartz. 

Dal punto di vista pratico, i cittadini africani manterrebbero il loro passaporto nazionale e riceverebbero un e-passport africano dall'UA. Se si trasforma questo progetto in realtà, tale innovazione sarebbe in ogni caso una prima mondiale. e l'Africa dimostrerebbe che può essere all'avanguardia dell'innovazione. 

23 giugno, 2016

Violate a 18 mesi. Aggressioni impunite. Il sordido mondo e le fiorenti ONG

Nella Repubblica Democratica del Congo, decine di ragazze vengono violentate, ma i loro aggressori non sono preoccupati. Perchè restano liberi di circolare impuniti? 
http://www.womenundersiegeproject.org/blog/entry/the-actual-state-of-sexualized-violence-in-the-democratic-republic-of-congoThe actual state of sexualized violence in the Democratic Republic of Congo | Women Under Siege Project
Le storie di atrocità commesse nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) a volte evocano la serie Game of Thrones, dove lo stupro è un'arma di guerra. Ma di gran lunga peggiore. Per la RDC è tutto vero e migliaia di vite ogni giorno sono permanentemente stroncate. 

La regione del Kivu è devastata da anni di violenze per gli scontri sporadici con le milizie dell'esercito congolese al confine ruandese. Questi soldati senza fede né legge lasciano dietro di se una scia di crimini sanguinosi: omicidi e stupri di massa. Le città di Bukavu e Kavumu sono particolarmente colpite.

Lauren Wolfe, giornalista e direttrice della ONG Women Under Siege, documenta la violenza sessuale nel Kivu. 
"Secondo gli attivisti per i diritti umani, a Kavumu si combinano un tasso molto elevato di criminalità con un basso tasso di alfabetizzazione. La città si porta dietro anche una pessima reputazione, negli ultimi due anni è stata teatro di decine di stupri di giovani ragazze, a volte anche i bambini, che vengono poi ricoverati all'ospedale di Panzi (di cui è possibile leggere una nota)". 

In Africa l'abuso sessuale di massa ha attirato molte ONG nel paese, rivela The Guardian, e alcune di queste hanno chiaramente fatto dello stupro "un'industria", in particolare, gonfiando le cifre della violenza sessuale per attirare più donatori e denaro ... 

Ma uno dei più grandi problemi rimane l'impunità di cui beneficiano gli uomini autori di stupro. Per le donne vittime di violenza sessuale, è molto difficile vedere riconosciuto lo status di "vittima"  dallo Stato. Ed è ancora più difficile ottenere un risarcimento da parte delle autorità che preferiscono foraggiare i giocatori di calcio (BBC) invece che aiutare le donne vittime di stupro. Il governo congolese non esita a dire che non ha i fondi per pagare una compensazione finanziaria alle vittime, ma allo stesso tempo, offre nuove automobili scintillanti ad una squadra di calcio vincente.

In questo contesto, Lauren Wolfe, riportata dal britannico The Guardian, riferisce di un altro caso scioccante. 

A Kavumu, uomini in gruppi di due o tre, hanno violentato negli ultimi mesi almeno 50 bambini di età compresa tra 18 mesi a 11 anni. La storia è spesso la stessa: drogano i genitori e approfittano del loro sonno per toglier loro i bambini durante la notte. Uno dei sospetti è stato identificato dalle autorità, ma nessuna azione è stata intrapresa contro di lui. 

"Ho trascorso diversi mesi cercando di capire le cause dietro l'arresto di questo uomo e i suoi complici invano. Mi son sentita dire molte volte: 'Il caso è ancora in corso di trasferimento tra i due governi', 'il giudice locale è troppo occupato' o voci che un mandato d'arresto era stato emesso, trasformate in voci che nessun mandato era stato firmato" , dice Lauren Wolfe su The Guardian. 

Almeno due bambini sono morti a causa degli abusi sessuali. Le ragazze stuprate sono tutte molto giovani, estremamente povere e malnutrite. 

"Le loro ferite erano così orribili che un medico di grande esperienza all'ospedale Panzi, famoso per la cura che fornisce a decine di donne violentate nella zona, mi ha detto che era svenuto davanti alle atrocità commesse ad una ragazza", dice Lauren Wolfe. 
Decisamente un Inferno sulla Terra. 

Le orse cercano la protezione degli uomini

Per proteggere le tendenze infanticide dei maschi, le orse femmine scelgono di stare vicino agli insediamenti umani. 
http://www.sciencemag.org/news/2016/06/mother-brown-bears-protect-cubs-human-shields
Il maschio, come tutti sappiamo, nutre tendenze infanticide. Per avere la possibilità di vedere crescere i piccoli, alcune mamme orse svedesi si portano vicino agli uomini. Questa strategia si rivela vincente, secondo uno studio pubblicato mercoledì.

"L'infanticidio ha un effetto negativo sulla crescita della popolazione", dice Sam Steyaert della Norwegian University of Life Sciences (NMBU), co-autore dello studio pubblicato su Proceedings B della Royal British Society "Human shields mediate sexual conflict in a top predator". 


Generalmente i maschi uccidono i neonati degli altri perchè le madri siano disponibili per l'accoppiamento. "Uccidere i cuccioli, riattiva nella loro madre l'estro, il periodo in cui una femmina di mammifero è fecondabile", dice Sam Steyaert, "Invece di dover attendere tra i 18 ai 30 mesi (il periodo di cure materne), i maschi possono avere una possibilità di accoppiamento in pochi giorni". 

Per il loro studio, i ricercatori hanno preso in esame il comportamento di 26 madri. Di questo campione, 16 erano in grado di proteggere i loro piccoli, 10 avevano fallito. Le madri vittoriose avevano eletto la loro residenza, in media, a 780 m. da una presenza umana, contro i 1.210 m per le madri che si son fatte divorare i loro piccoli. 

Gli orsi spaventati dagli uomini e i loro fucili preferisco non avventurarsi troppo vicino a loro, anche a costo di perdere le opportunità di accoppiamento. I ricercatori concludono che le femmine usino l'uomo come "scudo" per sfuggire all'infanticidio. 

Inoltre, "dopo il periodo delle cure materne e dell'alto rischio di infanticidio, le donne evitano di nuovo gli uomini", dice il ricercatore. 

L'infanticidio è molto diffusa nei mammiferi. Roditori come topi, carnivori come leoni e orsi, o primati come gli scimpanzé e i gorilla uccidono i neonati dei loro simili.

22 giugno, 2016

Tu pensi che i tuoi antenati provengano da.... Ma il tuo DNA dice il contrario.

momondo-dna-journey
Dall'inizio di giugno, un video pubblicato da Momondo, un sito che confronta i prezzi dei biglietti aerei, è diventato virale. Il sito danese invita ad una "Vacanza nel DNA", rivelando le origini sorprendenti di 67 partecipanti rinvenienti dalla loro saliva. Ed ecco cosa dicono gli organizzatori della campagna. 
Per capire dove stiamo andando, dobbiamo sapere da dove veniamo, dice il proverbio. In un video diffuso nei primi giorni di giugno, persone provenienti da tutto il mondo, orgogliose delle proprie radici, hanno scoperto con loro grande sorpresa le vere origini dei loro antenati da un campione del loro DNA. Un inglese sarebbe in realtà al 5% tedesco, un cubano discende da famiglie provenienti dall'Europa dell'Est, i francesi hanno il 35% di sangue inglese... 

Queste immagini sono state riprese durante un confronto a cura di Momondo, lo scorso aprile a Copenhagen con 67 partecipanti. Essi mirano a promuovere l'apertura al mondo - oltre che la società che li ha prodotti. Visto quasi 6 milioni di volte su YouTube, hanno fatto il giro del mondo, provocando un misto tra eccitazione e scetticismo. 

"L'analisi del DNA dei partecipanti è stato sostenuto da AncestryDNA, una società riconosciuta a livello internazionale", dice orgogliosa Line Schjelde, una dei portavoce della campagna denominata "DNA Journey", che continuerà fino al 16 agosto con i residenti di 17 paesi, alcuni dei quali hanno leggi molto severe circa l'analisi genetica. 

I partecipanti sono stati scelti principalmente per "la loro origine, la loro percezione di sé e del mondo e se trovassero qualcosa di sorprendente nei risultati del DNA", dice Line Schjelde. L'obiettivo era anche di selezionare una vasta gamma di nazionalità. I fortunati vincitori sono stati poi rivelati nelle loro origini reali uno dopo l'altro le loro origini "reale". 

Ma come tracciare un gene? Il DNA è per il 50% del padre e il 50% della madre. I quali a loro volta sono composti dalle identità genetiche dei genitori e così via. Siamo la somma genetica degli antenati. "AncestryDNA misura e analizza il genoma completo del singolo, comparandolo a quello di oltre 700.000 sedi", spiega la portavoce di Momondo, che assicura che il tasso standard di qualità delle analisi dovrebbe raggiungere il 98%, altrimenti gli esperti riproverebbero con un nuovo campione. 

"I risultati rivelano informazioni sull'origine etnico genetica. Le potenziali corrispondenze con altri risultati sono quindi identificati collegando quelli della persona ad altri che hanno anche fatto il test del DNA. I risultati mostrano da quale regione la persona provenga, su una base di 26 regioni", spiega Line Schjelde. In breve, grazie al controllo incrociato delle informazioni raccolte da diversi campioni di saliva, gli esperti riescono a individuare una parte dell'albero genealogico. (Durante la proiezione del filmato due partecipanti apprendono di essere cugini)

Nonostante una messa in scena ovviamente mirata, tesa anche ad emozionare tutti i nuovi arrivati, i risultati possono essere convincenti. Ricorderei anche che National Geographic lanciò un progetto (vedi) simile nel 2005, con circa 780.000 persone, per comprendere l'evoluzione e la storia delle popolazioni mondiali. "Riconoscere questa diversità può aiutare ad aprire gli occhi e, anche, cambiare la visione che si ha delle persone di nazionalità diverse", ha concluso Linea Schjelde.

21 giugno, 2016

Condividere senza leggere? Virali all'infinito ma non letti. Il Web dei non vedenti

State condividendo anche senza leggere?

Gli elementi condivisi ronzano all'infinito sui social network, ma molto raramente ... sono letti. 
 http://www.eurekalert.org/pub_releases/2016-06/cuso-nsh061516.php
"Uno studio deprimente dice che su 10 persone che condividono un determinato post 6 non l'hanno letto", riporto dal Washington Post. "Secondo un nuovo studio condotto dalla Columbia University con l'INRIA, il 59% dei link condivisi sui social network non sono cliccati. La maggior parte delle persone condividono le notizie che non hanno nemmeno letto", riporta nei dettagli il quotidiano statunitense. 

Il sito satirico The Science Post ha fatto un piccolo esperimento la scorsa settimana, ha pubblicato un articolo intitolato "il 70% degli utenti di Facebook legge solo il titolo prima di commentare". Solo il primo capoverso di questo articolo è stato scritto, la parte restante era "Lorem ipsum dolor sit amet ...", il falso testo in genere utilizzato nella stampa per la calibrazione delle pagine. 

Un articolo condiviso 46.000 volte dagli utenti di Internet che non avevano ovviamente visto l'inganno. "Peggio ancora, lo studio mette in evidenza che questo tipo di condivisione di non vedenti in realtà è determinante nella scelta delle informazioni che circolano, rispetto a coloro che cadono nel dimenticatoio. Dunque i retweet sciocchi e quelli dei nostri amici, in realtà, formano le nostre idee politiche e culturali", dice allarmato il Washington Post. 

20 giugno, 2016

La pubblicità e il corpo. Il nuovo sindaco e il 'body shaming'. Sadiq Khan

I poster imponenti, con immagini fisiche perfette, saranno vietati sui trasporti pubblici a Londra. E in Italia? 
http://i1182.photobucket.com/albums/x459/beppedeleonardis/Da%20Gennaio%202015/Piazza%20Scacchi%20-%20Gravina%20-%20Fotomontaggio.jpg
fotomontaggio di un img. del Guardian in piazza a Gravina
Impossibile sfuggire, per coloro che prendono un mezzo, ogni giorno, tra casa e lavoro: promuovono fitness, vino, costumi da bagno, fotografie di giovani donne svestite continuano a colonizzare lo spazio pubblico. 

A Londra, questa ubiquità di corpi "perfetti" ha il piombo nell'ala. La scorsa settimana, il Guardian ha fatto eco alla volontà del nuovo sindaco di vietare i manifesti colpevoli di "body shaming" nel trasporto pubblico nella sua città. 

Padre di due adolescenti, Sadiq Khan è preoccupato per la pressione che esercitano queste immagini non realistiche di esercizio fisico, soprattutto sulle giovani donne. Il nuovo uomo forte della capitale vuole dare "un messaggio chiaro al settore pubblicitario". 

In una dichiarazione, Khan ha detto: 
"Come padre di due adolescenti, sono estremamente preoccupato per questo tipo di pubblicità che può sminuire le persone, in particolare le donne e indurle a vergognarsi dei loro corpi. É giunto il momento di porvi fine

Nessuno deve sentirsi sotto pressione, mentre viaggia in metropolitana o in autobus, da aspettative non realistiche che circondano il proprio corpo e voglio inviare un messaggio chiaro al settore della pubblicità su questo argomento". 


Il dibattito è aperto 
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Bloccati facebook e twitter durante gli esami

Per evitare fughe di notizie, bloccati in Algeria Facebook e Twitter. 

http://jambo-congo.net/ynnews/news/view/77253Alcuni studenti algerini devono rifare l'esame, il governo ha bloccato l'accesso ai social networks per prevenire ulteriori magagne ... 

A mali estremi estremi rimedi. Alcune fughe di notizie hanno guastato la festa in Algeria, i candidati nelle materie scientifiche, matematiche e gestionali avranno bisogno di ripetere l'esame e, per evitare un altro fiasco, le autorità algerine hanno deciso di utilizzare un approccio radicale, bloccando per quasi cinque giorni l'accesso ai social networks. 

Da Sabato, è impossibile accedere Twitter, Facebook o anche Instagram dall'Algeria. Va detto che alcuni degli 800.000 candidati in precedenza erano rimasti sorpresi nel ricevere sul loro account Facebook gli argomenti degli esami prima delle prove.

Una fonte del settore postale e delle comunicazioni algeriniaha spiegato che "questo taglio ha un rapporto diretto con gli esami di maturità parziali in fieri da Domenica. Questa decisione è stata presa principalmente per proteggere i candidati di pubblicare falsi argomenti sui social network".

Decine di persone, tra cui dirigenti del settore istruzione, sono stati arrestati, sospettati di essere coinvolti nelle fughe, secondo la gendarmeria nazionale. I nuovi test dovrebbero essere proposti fino al 23 giugno. 

Molte sono state le fughe di notizie in altre nazioni, anche europee, ma con effetti meno gravi. 

19 giugno, 2016

L'artista che espone il lato B delle più famose opere d'arte

... e la visione lo turbò, "era come guardare una persona nuda"
All'Aia il mondo al rovescio.
Convinto che la parte posteriore di un quadro abbia anche la sua quota di significato, l'artista brasiliano Vik Muniz ha esposto e riprodotto la parte posteriore di quindici tele firmate dai più grandi maestri dell'arte. 
https://www.theguardian.com/artanddesign/2016/jun/16/revealed-worlds-famous-paintings-exhibition-vik-muniz-verso-mauritshuis
Tutti conoscono a memoria il volto misterioso della Gioconda, il suo sorriso enigmatico ed il paesaggio immerso nella bruma. Ma chissà cosa si nasconde nella parte posteriore, sul retro dell'immagine contro la parete? I visitatori potranno soddisfare la loro curiosità grazie ad un insolita mostra di Vik Muniz. 

Questo artista brasiliano ha deciso di farsi avanti in questa parte trascurata dell'arte e ci mostra la parte posteriore dei più grandi capolavori dal 9 giugno al 9 settembre, 'VERSO' al Mauritshuis a L'Aia (vedi)

Dopo una visita al Museo Guggenheim di New York ha deciso di fare questo passo rivoluzionario. Ha scoperto la parte posteriore della stiratrice di Picasso e la visione lo turbò, "era come guardare una persona nuda", disse allora. 

Da allora ha avuto una sola idea in mente: riprodurre i grandi classici della pittura, ma dalla parte posteriore. É andato per mostre, gallerie e musei per studiare il retro dei capolavori e copiarli con cura, ogni dettaglio con molta cura. 

Le parti in legno grezzo La Lezione di anatomia del dottor Tulp , di Rembrandt, La notte stellata da Van Gogh, La ragazza col turbante di Johannes Vermeer , ... In tutto, quindici tra i più famosi dipinti esposti con la faccia contro il muro che danno la sensazione intima di aver deviato nelle segrete del museo. 

Muniz dice che "La parte posteriore ci racconta la storia del cambiamento, là dove la pittura ha viaggiato". 

Eccezionalmente esposta, questa parte nascosta, non è priva di significato. Anzi, al contrario. Per via dei fori, crepe e numerosi altri indizi, annotazioni sparse sul retro di un dipinto, è possibile intuire come è stato fatto, chi lo ha posseduto, dove è stato esposto, come è stato conservato ... "Il dorso racconta la storia del cambiamento, dove la pittura ha viaggiato", dice Vik Muniz. 

Ogni dettaglio, come per esempio un piccolo triangolo rosso disegnato su alcuni dipinti di grandi pittori olandesi, che indica trattari di un lavoro da salvare con priorità in caso di guerra. 


Il visitatore di questa mostra insolita sarà, ad esempio, sorpreso nell'apprendere che il dorso dei fumatori di Fernand Léger è quasi interamente coperto con adesivi a mosaico. 
tumblr_ne3ym0DrLI1tr2kceo1_1280.jpg (615×811)
La Gioconda click
per ingrandire
Sul retro della Gioconda, per il quale l'artista ha speso sei anni di negoziati per ottenere il diritto di accesso, si può anche leggere con emozione la misteriosa parola Gioconda scarabocchiata in caratteri neri, le frecce che indicano il verso del quadro o vedere in alto a sinistra una indicazione di 11 centimetri che dice della fragilità per cui la Gioconda è condannata a non lasciare il Louvre. 


Famoso per le sue opere eclettiche basate su materiali impensabili come cioccolato, zucchero o spazzatura, Vik Muniz ha anche ricevuto il permesso del Mauritshuis per accedere ai dipinti del Secolo D'Oro olandese, spingendolo a realizzare cinque nuove riproduzioni tra cui La Veduta di Delft, di Vermeer, il cardellino di Carel Fabritius e The View Itamaraca di Frans post. 

Tra i capolavori della storia, l'artista brasiliano vuole ancora denudare Il bacio di Klimt e L'urlo di Edvard Munch, il cui retro, sfida extra, è un altro dipinto. 

É stato un momento raro e intenso quello che ha vissuto la curatrice del Mauritshuis, Abbie Vandivere, quando la Ragazza col turbante di Vermeer è stato sganciato dalla parete. Ma, tutt'altro che spettacolare, la vista, si è rivelata così banale da: "Impossibile immaginare che sull'altro lato si nasconda la famosa opera d'arte!" ha esclamato. 

18 giugno, 2016

Illegale la borsa di studio alle vergini. Bocciata

Un comune aveva istituito borse di studio per studentesse vergini. Bocciato. 
https://twitter.com/sinesiphi/status/743760985958211584/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw
Le borse di studio a giovani donne che restano vergini sono incostituzionali, lo ha stabilito venerdì una commissione governativa sudafricana. L'introduzione di questo programma, da qualche mese aveva suscitato la protesta delle femministe, perché giudicato oltraggioso.

Il comune di uThukela, nella provincia di KwaZulu-Natal, aveva concesso sedici borse di studio alle universitarie a condizione che fossere vergini e che restassero tali per tutto il tempo dei loro studi. La sindaca del comune ha spiegato che la misura era destinata a lottare contro l'AIDS e la gravidanza precoce tra gli adolescenti. 

Ma un'indagine da parte della Commissione per le pari opportunità, i cui membri sono nominati dal governo, ha concluso che il premio è illegale.

"Assegnare un contributo basato sulla verginità delle studentesse è profondamente discriminatorio", ha detto la commissione. "... equivale a una pratica discriminatoria di genere contro le ragazze in quanto crea un onere supplementare per loro, quello di assumersi la responsabilità di astenersi da attività sessuale, senza imporre lo stesso carico di responsabilità ai ragazzi attraverso un sistema di borse di studio simile". La stessa Commissione ha dato al comune 60 giorni di tempo per ottemperare alla sua raccomandazione di chiudere il programma. 

Una delle condizioni per ottenere "la borsa delle vergini" era quella di subire, durante le vacanze, il test di verginità dalle donne più anziane. L'importo della borsa di studio varia, ma può raggiungere diverse migliaia di dollari l'anno. 

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