30 novembre, 2013

Estendere la rete wiFi per 50 km nelle zone non servite - Basta l'intelligenza dei creativi e qualche patata

Ora è possibile accedere a Internet grazie alle lattine
Un inventore statunitense di origine sudafricana ha sviluppato un sistema che permette di avere WiFi con vecchie scatole di conserve. 
La storia dello sviluppo di Internet è fatta di innovazioni tecnologiche e piccole improvvisazioni casalinghe. Dalle prime sperimentazioni militari del '60 all'espansione del WiFi, la rete ha attraversato molte fasi con scoperte piuttosto inaspettate. La sua stessa estensione è stata spesso il risultato di bricolage. 
"L'innovazione ti arriva molto spesso quando giochi o sogni ad occhi aperti, quando ti serve un oggetto che ti è assolutamente indispensabile. Molte scoperte sono avvenute per caso"
dice Steve Song, il fondatore di Villagetelco. Per l'imprenditore americano-sudafricano, Internet è uno dei principali motori del progresso, ma anche uno strumento funzionale senza pari. 
"Più si è vicini a una rete di comunicazione, maggiore è la probabilità di sopravvivere alla malaria. perché si ha un migliore accesso alle informazioni, ai trattamenti, ecc ".
Daccordo, ma in un continente dove alcune aree sono come deserti digitali, le risorse sono limitate.

I keniani, per esempio, spendono, in media, metà del loro budget per pagare i servizi di telefonia mobile (dati 2009). Risorse che potrebbero essere utilizzate altrove, se il prezzo delle reti fosse minore.

Per ridurre il costo della connessione e consentire l'accesso ad un numero maggiore di persone, Steve Song ha sviluppato un router artigianale: Mash Potato (puré). Questa piccola scatola bianca, accoppiata ad un'antenna di fortuna collegata ad una lattina, permette a una zona non coperta da operatore di rete, l'accesso al WiFi.

"In Africa, il settore delle telecomunicazioni è poco competitiva. E' quindi difficile integrare il mercato, gli operatori sono lenti a espandere la propria rete", afferma Steve Song. In alcune zone rurali disabitate "semplicemente non c'è interesse economico per gli operatori di telefonia mobile all'installazione delle antenne.

Bisognava trovare un modo semplice per connettersi bypassando gli operatori. Ciò è stato fatto tramite WiFi: 

Un autre exemple de "cantenna"<br>© Photo : Michael Norton / Flickr - http://www.flickr.com/photos/clicknmiken/137204277/"Nella maggior parte dei paesi, il WiFi non è soggetto a una licenza per creare piccole reti wireless, nei cibercaffè e negli uffici. Siccome le onde WiFi scompaiono dopo pochi metri, gli operatori non percepiscono il loro uso come una minaccia commerciale"
dice Radio Nederland. Utilizzando il puré di patate e le antenne fatte in casa si può captare i segnali WiFi e consentire alla rete di estendersi oltre 50 km. Un modo semplice ed economico per aprire un po' parti isolate d'Africa.
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Ci sono molte cose che si possono fare nelle zone dove non arrivano le prebende del comune. Ricordo quando non ancora esistevano le radio locali. La nostra radio (la prima) trasmetteva i suoi primi vagiti con un'antenna fatta con i fili di ferro-stendipanni della terrazza di casa (con grande disappunto di mia madre che non poteva farli asciugare). Un giorno forse vi racconterò . 
Mi domando dove siano i giovani, i figli del genius loci, mi dicono che abbondino, quando non poltriscano fino a mezzogiorno, o attendano impazienti il turno di suzione dalla mammella pubblica.

29 novembre, 2013

Caccia grossa - Può una donna uccidere un leone?

La presentatrice televisiva americana Melissa Bachman ha provocato un putiferio in Sudafrica. 
Ha posato, in una foto, con un leone appena sparato. Reazioni sessiste e di condanna alla caccia grossa. Commenti ed epiteti a profusione.


Faccio una premessa: il leone, nella foto, in un primo momento, a me è sembrato disteso e pacificamente addormentato, la foto ben studiata e perfetta. Ma, dopo quello che è successo, purtroppo ho dovuto ricredermi. La notizia ha provocato un gran clamore.


Il Daily Maverick di Johannesburg (vedi), in un articolo di Rebecca Davis, si scatena: 
"è un mostro" - "Niente mi ha mai disgustato di più" - "una barbarie e una cancrena sul volto della civiltà" - "Un vero peccato per la razza umana", 
e giù botte da orbi dai social network: Adolf Hitler? Pol Pot? Maria Tudor? per Melissa Bachman. 

Gli epiteti si sprecano sino a quello di gran P...... lo si legge in una lettera aperta che inizia così:
'Cara Melissa Bachman, prima di tutto mi auguro Le sia piaciuta la sua permanenza nel Sudafrica, quindi che abbia potuto trovare qualche altro souvenir ... in questa nazione ... tormentata, mentre scorrazza con un fucile calibro 12'. 

Mi fermo qui. Il resto potete trovarlo nel blog mycitybynight./an-open-letter-to-melissa-

e sul Guardian (foto a sinistra click) dove, tra gli auguri, alla cacciatrice c'è quello di un herpes vaginale, tumore al seno ....  se vi incuriosisce accomodatevi.
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vedi anche
Un appello per chiudere la “caccia grossa” in Sud Africa

28 novembre, 2013

Preoccupante l'impennata dell'AIDS tra gli adolescenti - L'OMS lancia l'allarme - 1 dicembre 2013 giornata dell'AIDS

Journée mondiale du sida 2013 width=
L'AIDS si sta diffondendo tra gli adolescenti
La terribile epidemia continua a crescere tra i giovanissimi, ha detto Lunedi a Ginevra, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Più di due milioni di adolescenti (10-19 anni) sono portatori del virus in tutto il mondo, in crescita del 33% dal 2001.  

Boy holding puppy, Philippines, 2011A causa della mancanza di cure e di servizi su misura per loro, il tasso di mortalità tra i giovani con AIDS è aumentato del 50% tra il 2005 e il 2012, mentre è diminuito del 30% nella popolazione adulta, lo denuncia l'OMS. Nel 2005, 70.000 giovani nel mondo sono morti di AIDS nel 2012, erano 107.000. 


Comparativamente, il numero di giovani di età compresa da 20 a 24, portatori del virus dell'AIDS, è sceso da 4,4 milioni nel 2001 a 3.300.000 nel 2012. Il 2005 ha segnato anche un picco di mortalità per AIDS degli adulti, con 2,3 milioni di morti. Questo numero è sceso a 1,6 milioni nel 2012. 

L'OMS pubblica le prime raccomandazioni per adolescenti che vivono con l'HIV e quelli che sono considerati pazienti ad alto rischio, per la Giornata Mondiale contro l'AIDS il 1 dicembre. Un servizio di assistenza sarà introdotto nel mese di gennaio, con esempi pratici provenienti da programmi nazionali già collaudati. 
 
Molte le difficoltà per l'accesso ai test.
Dei 2,1 milioni di adolescenti che vivono con l'HIV, solo una minoranza segue il trattamento. Il resto, la stragrande maggioranza, vive principalmente in Africa sub-sahariana e in Asia. 
  
L'OMS rileva che molti non sanno di essere portatori sani del virus, proprio a causa delle difficoltà di accesso ai test. Secondo l'indagine, solo il 10% degli adolescenti e il 15% delle adolescenti in Africa sub-sahariana ne sono consapevoli. 
In Africa, la maggior parte con infezione da HIV è formata da ragazze, che hanno avuto rapporti sessuali non protetti molto presto, a volte sotto costrizione. In Asia, gli adolescenti colpiti sono solitamente tossicodipendenti, considerati una popolazione a rischio. 

Secondo Doug McClure, responsabile dei programmi HIV per l'UNICEF, circa una su sette nuove infezioni si riferisce ad adolescenti. Questi, ha aggiunto, hanno di fronte "molti ostacoli", come le leggi non adatte al loro caso, la disuguaglianza e discriminazioni, inoltre, impediscono l'accesso a tali test.

27 novembre, 2013

Donne utilizzate come armi da guerra - Corpi come merce, troppo spesso devastati dalla violenza

Durante la guerra in Siria, molte donne sono state violentate, usate come scudi o rapite e usate come moneta di scambio. 
 

Molte donne durante la guerra in Siria, sono state stuprate in carcere, usate come scudi umani e strappate alle loro famiglie per usarle come strumento di pressione e umiliazione per le loro famiglie. 
Euromedrights
La guerra in Siria "è un ambiente favorevole alla violenza contro le donne, compresa la violenza sessuale. 
Gli abusi contro le donne (sono stati volutamente utilizzati) per sconfiggere il nemico come fatto simbolico e psicologico", 
dice lo studio pubblicato lunedi da EURO-MEDITERRANEAN HUMAN RIGHTS NETWORK.

Reso pubblico in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il documento afferma di aver accertato l'esistenza di stupri in sette province, tra cui Damasco. Si sono verificati più spesso durante "raid governativi, ai posti di blocco e nei centri di detenzione".

Stupri e violenze multiple, nel documento si cita il caso di una giovane donna di 19 anni, chiamata Aida, da Tartous sulla costa del Mediterraneo, la cui famiglia era vicina ai Fratelli musulmani, ostili al regime. Durante la sua detenzione tra l'ottobre 2012 e il gennaio 2013, è stata violentata due volte, una da tre soldati alla vigilia di essere presentata al giudice. 
"Il poliziotto mi ha lasciata in una stanza ed è poi tornato con altri tre soldati che mi hanno violentata a turno. Ho resistito al primo, ma quando venne il secondo, ero così terrorizzata da non avere la forza di combattere. Con il terzo, ero devastata. Il mio corpo ha sanguinato per tutto il tempo. Quando ebbe finito, sono caduta sul pavimento. Dieci minuti più tardi, il medico del carcere è arrivato, mi ha accompagnato in bagno e mi ha dato una iniezione in modo che potessi stare in piedi davanti al magistrato". 

Il rapporto afferma che lo stupro viene spesso usato come arma durante le operazioni militari. Cita anche il caso di una bambina di nove anni a Homs (centro) violentata nel marzo 2012 di fronte alla sua famiglia dalle truppe governative nel quartiere di Baba Amr.
Lo stesso studio rileva la difficoltà di documentare atti di violenza a causa della vergogna legata a questa violenza sessuale. 
"Molte vittime di tali atti, se non la maggior parte di loro scelgono o sono costrette a lasciare il loro paese, portando con sé il trauma fisico e psicologico." 
L'organizzazione ha inoltre rilevato l'uso delle donne come scudi umani e l'aumento dei rapimenti. Essa rileva che le donne sono spesso rapite per denaro o merce di scambio
"per fare pressione sugli uomini della famiglia in modo da condizionarne la resa". 
Il rapporto cita la Rete siriana dei diritti dell'uomo, secondo la quale tra dicembre 2011 e maggio 2012, 125 donne e due bambini sono stati presi in ostaggio.
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da 
EURO-MEDITERRANEAN HUMAN RIGHTS NETWORK.
leggi
Il rapporto completo

26 novembre, 2013

Selfie entra di prepotenza nel vocabolario

Perche' la parola SELFIE si trova nel vocabolario?

Autoscatto con Papa BergoglioSelfie  è la forma moderna, meno artistica e più narcisistica di auto-ritratto, ha appena fatto il suo ingresso nell'Oxford Dictionaries, come dire, in Italia, Treccani. Eletta la parola dell'anno 2013. 
Una delle ragioni dell'entrata in questo dizionario è il suo utilizzo esponenziale dal 2012: l'uso del termine "selfie" è aumentato del 17.000% negli ultimi 12 mesi, secondo le équipes incaricate della modifica dei dizionari.
Si è giunti a questo, spiega l'esperto, grazie ad una mole impressionante di dati, che include Internet e le fonti di stampa. La ricerca in questo database è chiamato «new monitor corpus»(nuovo corpus di monitoraggio) che cerca tra circa 150 milioni di parole. Ciò consente di misurare l'uso di una parola e poi tracciarne un grafico, come nel caso di selfie:

"Selfie è una parola relativamente nuova, ma non abbastanza", dice lo specialista. In realtà risale al 2002, fu utilizzata per la prima volta in Australia (con una grafia diversa che è diventata comune: Selfy - vedi Urban dictionary). Per dieci anni, dunque, la parola esisteva già, ma solo su alcuni siti web. 
Improvvisamente nel 2012, esplose. 

Questo sarebbe l'iter comune. Raramente una parola compare e diventa di uso pubblico immediatamente. In questo caso, c'è voluto lo zampino dello smartphone per diventare diffusa e la complicità delle reti sociali che ne incoraggiano la pratica, cosicchè la parola si impone in modo più ampio.  

I progressi tecnologici sono la causa più comune dell'evoluzione del linguaggio. Il semplice fatto che l'uso di una parola si diffonda, tuttavia, non giustifica la sua entrata meccanica nel dizionario. Molte parole appaiono ogni anno, improvvisamente, che giustificano la loro presenza solo perché effimere. 
  
L'utilizzo, nel nostro caso è stato esponenziale, va anche detto che l'immissione di una parola nel dizionario include anche un certo grado di soggettività. Va usato il nostro giudizio. La parola selfie, per esempio, ha riempito un vuoto nel linguaggio. La parola, a dire il vero, esiste ed è autoritratto, ma non ha la connotazione di velocità ed il legame della nostra mente con le nuove tecnologie che ha selfie: ripreso con uno smartphone, per essere pubblicato sui social network. 
La parola è così specifica che forse anche nelle altre lingue si presenterà la necessità di inserirla nei loro dizionari.

vedi anche
www.corriere.it

25 novembre, 2013

Tutti contro di lei - la famiglia, l'entourage, lo stato

Da Salafita ad atea: 
un egiziana racconta la sua conversione
La storia di Noha, egiziana che, diventando atea, deve sopportare la sua famiglia e il suo entourage. Una storia femminile come tante che passano sotto silenzio. 

La distinzione religiosa . filmato
Noha è un giovane fisica. Ha raccontato ad Egypt Independent (vedi) come è passata dal salafismo all'ateismo. Un percorso raro in un paese tradizionale e religioso come l'Egitto. La giovane donna è cresciuta sotto le rigide regole della dottrina salafita prima di abbandonarla gradualmente. Una scelta che ha cambiato radicalmente la sua vita, essendo cresciuta in un ambiente osservante e religioso.

Suo padre prega e legge il Corano ogni giorno, per "proteggersi dal male", insieme a sua madre, che segue gli stessi precetti. Come quasi tutti i musulmani, all'età di 15 anni, Noha, inizia ad indossare il velo. Ha spiegato che la decisione le è stata imposta dal suo maestro di arabo perchè "i buoni studenti hanno anche buoni costumi". Inizia, così, a studiare la religione, conquistandosi dei riconoscimenti nella recitazione coranica. 

Alla scuola di medicina compie un nuovo passo nella sua pratica religiosa. Mona Imam, moglie dell'ex consigliere presidenziale Essam al-Haddad, le consiglia di portare il velo integrale, il niqab. in questo periodo, studente, informata ai principi religiosi, decide di sposarsi dopo pochi anni con un uomo e con lui condivide la sua visione dell'Islam.. 
Cominciano a farsi strada i primi dubbi. Durante questa unione Noha inizia a dubitare dell'esistenza di Dio proprio a causa di suo marito. Costui, nel corso degli anni, diverrà piuttosto fondamentalista e violento con lei. Non avendo nessuno con cui confidarsi, la giovane donna decide di dire tutto a suo padre, costui non prende le sue difese e, per contro, cita i testi sacri: 
"Dio ha dato al marito il diritto di picchiare le loro mogli, come indicato nel versetto della Sura Al-Nisa." 
Questa spiegazione sarà la base del suo ragionamento:
«Come potrebbe Dio dare il diritto a un marito di abbandonare e picchiare la moglie e, peggio, concedergli di essere sposato con un altra allo stesso tempo? Come è possibile quando l'Islam proibisce di battere gli animali? Le donne sono inferiori agli animali? Forse perché le donne sono fisicamente più deboli rispetto agli uomini e quindi non possono replicare? Come possono accettare di essere umiliate?» 
La relazione con il marito si deteriora, un giorno, mentre stava guardando la televisione da sua madre, Noha, la giovane donna, coglie l'occasione per sottolineare la sua ipocrisia. Reazione violenta e immediata del marito che la percuote sotto gli occhi della madre impotente. Determinata, Noha, rimette in discussione tutti gli scritti del Corano e consulta i libri dei filosofi che trattano l'adattamento e l'interpretazione delle sure nel nostro tempo.

Poco a poco Noha inizia a cambiare. I familiari la rimproverano e cominciano a pensare che lei soffra di disturbo ossessivo-compulsivo. Poco dopo, Noha decide di non indossare più il niqab, di non pregare ed esprimere le proprie idee. Porta alla sua famiglia un certificato che attesta di non soffrire di disturbi mentali. Tuttavia, è discreta, perché gli atei non sono i benvenuti in Egitto. Per lei, è illogico: 
"accettare le regole scritte 500 anni prima in un ambiente che non esiste più." 
Diventare atea l'ha indotta a rinunciare al suo matrimonio e ad allontanarsi dalla sua famiglia. La giovane donna è stata cacciata da sua madre. Da allora, le cose sono cambiate. Noha ha incontrato un ateo.
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Vedi

24 novembre, 2013

2,5 centimetri in meno in 10 anni - La crisi dentro gli slip - Sempre più striminzito l'organo riproduttivo maschile -


Zi-zi sempre più riquiqui direbbero i francesi
 photo Taglieperpaesedelpene.jpgUno studio britannico mostra che la dimensione dell'erezione ha perso 2,45 centimetri in 10 anni. 

Questa si che è depressione, tra lo stupore e la fuga precipitosa! Mentre le nostre braccia e le gambe si allungano, le nostre vergogne, forse è il caso di dire così, si riducono. In Gran Bretagna, l'organo eretto, in genere, è passato da 15,4 centimetri, in media, 10 anni fa, a 12,95 di oggi. E' il sito di vendite si preservativi TheyFit che è giunto a questa conclusione analizzando i suoi database e trovando che i modelli venduti erano più piccoli, sempre più piccoli. L'approccio e le conclusioni non sarebbero necessariamente scientifici, anche se l'indagine è stata effettuata su un campione di 20.000 uomini (circa 8 mesi fa, con un trend che prosegue ancor oggi). 

Forse siamo di fronte ad un disastro globale
A dire il vero, non è la prima volta che questo fenomeno viene evidenziato. L'anno scorso, uno studio italiano ha rivelato che l'organo maschile a riposo era passato da 9,7 centimetri nel 1948 a 8,9 centimetri nel 2012. Nonostante le differenze di dimensioni tra i paesi che sono innegabili (vedi grafico), il trend disastroso di accorciamento globale sembra essere innegabile. L'epidemia di obesità, inquinamento, stress e altri cambiamenti ambientali, sarebbero i principali responsabili del fenomeno, che non risparmierebbe nessuno.   
"La tendenza alla diminuzione delle dimensioni sembra plausibile - dicono i sessuologi - ed è perfettamente in linea con la riduzione della fertilità. Può essere legata a un aumento di peso degli individui così come agli ormoni che vengono dati agli animali che si trovano nella catena alimentare e, dunque, nella nostra dieta" 
lo specialista avverte, però. 
"Qualsiasi studio di anatomia sessuale, in particolare l'erezione è soggetto a riflessione. A seconda del modo con cui viene effettuata la misurazione, è possibile un'approssimazione di 2 cm., più o meno". 
Ma le dimensioni contano o no? 
"In 25 anni di carriera, non si sono mai avute donne che lamentassero le piccole dimensioni del pene del proprio partner, dice il sessuologo Buffat. Per contro, un grande pene puo dare dolore e spaventare, mentre uno piccolo induce la donna a contrarre i muscoli del pavimento pelvico, aumentando, così, la sua sensibilità e il piacere." C'è però una soglia critica oltre cui le dimensioni contano (Christian Rollini, psichiatra spec. in sessuologia). 
Un organo troppo piccolo può causare problemi alla sessualità. D'altra parte, questo non è molto importante perché la sessualità femminile non è centrata sulla funzione sessuale. Con un organo un po' piccolo, si riesce a tirare avanti anche dignitosamente.


lunghezza del peneSono per lo più gli uomini che non sono soddisfatti della loro appendice. "Lo si nota di più nel corso delle consultazioni con i giovani, complessati per le dimensioni del loro pene eretto, riferisce Juliette Buffat. Essi sono influenzati dai film pornografici in cui gli attori selezionati con questo criterio, hanno attrezzi sproporzionati. Gli uomini si lamentano per le dimensioni del pene a riposo, vulnerabili alla cosiddetta sindrome da spogliatoio (vedi). I maschi sono creature decisamente sensibili e complicate.
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23 novembre, 2013

Il tuo vicino, o collega, è uno psicopatico


Vivi a fianco di uno psicopatico? 
Sulla base del lavoro di uno psicologo che ha lavorato per l'FBI, il sito Business Insider ha identificato sette criteri per vedere se il vicino d'ufficio rappresenti un pericolo.

'nella nostra vita quotidiana vi è molto più di quanto possiamo immaginare, benchè tutti mostrino tratti di personalità normali... potremmo aspettarci delle sorprese anche dove non immaginiamo', sostiene Lilian Glass, un esperto psicologo del linguaggio che ha lavorato con l'FBI . 


"Psicopatico", la sola parola fa paura, il termine è spesso utilizzato nel linguaggio comune. Ma la Psicopatia non è una diagnosi medica o un disturbo elencato nel novero delle patologie. 


Psicopatico o psicotico, dunque? 
Una caratteristica comune, tuttavia, è l'incapacità di integrare le norme sociali, pochi psicopatici sono psicotici (inclini alla violenza), mentre molte persone confondono i due concetti. 

Un sondaggio condotto da Labaton Sucharow ha recentemente stabilito in un panel di 500 dirigenti delle aziende intervistate negli Stati Uniti o nel Regno Unito, il 26% ha detto di aver avuto una conoscenza diretta o osservato un comportamento inappropriato al lavoro e il 24% che il comportamento nel settore finanziario sarebbe legato ad un desiderio di successo tale da mettere in pratica atti eticamente o legalmente sbagliati. 

Lilian Glass ha recentemente pubblicato Il linguaggio del corpo dei bugiardi, un punto di riferimento, dove decifrare gli indicatori dei disturbi psicosociali negli atteggiamenti di tutti. Il sito Business Insider (7 Signs You're Working With A Psychopath - vedi)  ha tratto da questo libro sette segni che potrebbero collegare il proprio vicino di lavoro, per esempio, a disturbi psicopatici. 

L'uso costante del passato
I ricercatori hanno notato che gli psicopatici hanno la tendenza ad usare più i tempi passati che il presente. Questa abitudine nella coniugazione, di solito, rivela una mancanza di connessione con il presente. 
Il legame di causa effetto 
Dato che molti psicopatici vedono il mondo e i loro pari come al servizio delle loro ambizioni, i ricercatori della Columbia University Britannica hanno scoperto che essi usano più di altri ragionamenti che implichino una causa ed un effetto (a causa, a causa di, quindi ...), Lilian Glass spiega, questa tendenza dipende dal desiderio di razionalizzare le loro azioni ed asservirle alla loro logica. 

La costante espressione dei bisogni di base 
Non mettendo mai a fuoco obiettivi universali o consolidati, gli psicopatici tendono ad esprimere di più i bisogni di base, come fame, sete, le scelte di abbigliamento o il desiderio di essere protetti. E, quando affrontano questi argomenti utilizzano in media il doppio delle parole per esprimere queste esigenze. 

Evitano responsabilità e rischi 
Perché si vedono per lo più come vittime e, così, giustificano le loro azioni. Gli psicopatici hanno reali difficoltà ad assumersi la responsabilità o fare scelte rischiose. 
"Gli psicopatici partono da sè stessi enfaticamente quando attribuiscono le colpe ai loro colleghi, superiori o sottoposti che siano, e si rifiutano di assumersi la responsabilità delle loro azioni",
dice Lillian Glass. Un'indicazione di questa tendenza è il tono che adottano, molto spesso, senza emozione. 


Si contraddicono frequentemente
Uno psicopatico può mentire con azioni o omissioni, quando un collega gli formulerà una domanda. Al contrario dirà la verità, se la domanda sarà riformulato in modo diverso. 
"I ricercatori che hanno scoperto questo atteggiamento lo attribuiscono al particolare funzionamento del cervello", 
come ci dice Lilian Glass. 

Le loro lacrime false
"Quando (la madre infanticida) Susan Smith (la casistica è ampia anche in Italia) ha dato una conferenza stampa e piangeva per la perdita del suo bambino, i sospetti degli inquirenti sono stati allertati dalle lacrime che non sembravano sincere", ricorda Lilian Glass. 
Infatti, quando gli psicopatici piangono, l'esperto ha osservato che essi lo fanno ad un occhio per volta alternativamente, le lacrime prima in un occhio e poi l'altro, alternativamente. Mentre l'uomo comune piange allo stesso tempo con entrambe gli occhi e asciugherà le lacrime a tutti e due. 

Il linguaggio del corpo in contraddizione con ciò che dicono
Per Lilian Glass, gli psicopatici tendono a dire una cosa mentre si contraddicono con i loro gesti. Così, le loro labbra possono dire "sì" mentre dondolano la testa da un lato all'altro, come per dire "no".

22 novembre, 2013

Ancora tantissimi uomini la fanno fuori dal vaso - Giornata mondiale del gabinetto

Potrebbe sembrare uno scherzo invece è una cosa maledettamente seria

L'ONU invita ad una corretta toilette

GIORNATA MONDIALE DEL GABINETTO

Quasi 2,5 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici. Onu chiede, in occasione della Giornata Mondiale del Gabinetto, la fine della defecazione all'aria aperta entro il 2025, .
L' Onu ha lanciato un appello per la fine della defecazione all'aria aperta nel 2025, in occasione della prima Giornata Mondiale del Gabinetto, Martedì. Un terzo della popolazione mondiale, circa 2,5 miliardi di persone, non hanno accesso a servizi igienici adeguati. 

"Potremmo evitare che più di 800.000 bambini sotto i cinque anni, vale a dire più di uno al minuto, non muoiano di diarrea ogni anno. Inoltre, innumerevoli bambini sono affetti da gravi malattie, a causa della mancanza di servizi igienico-sanitari e per la scarsa igiene", 
ha detto il segretario generale Ban Ki-moon in un messaggio diffuso per questa Giornata .
La defecazione all'aria aperta è ancora praticata da oltre un miliardo di persone, di cui 620 milioni in India. L'ONU vuole che tutto abbia fine entro il 2025. 
"Dobbiamo farla finita con i tabù e fare dei servizi igienico-sanitari una priorità per lo sviluppo su scala globale", 
ha detto ancora il segretario generale. 

Per i paesi in via di sviluppo, il costo della cattiva qualità dell'acqua e dei servizi igienico-sanitari è pari a circa 260 miliardi dollari all'anno, pari all'1,5% del prodotto interno lordo, ha aggiunto. 
"Siamo ancora lontani dal raggiungere l'obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare la percentuale di persone senza accesso a servizi igienici di base. Abbiamo urgente bisogno di raddoppiare i nostri sforzi," ha concluso Ban Ki-moon.
L'obiettivo fissato dalle Nazioni Unite era quello di far passare il 51% della popolazione mondiale al 25% entro il 2015 la percentuale di persone senza accesso a servizi igienici adeguati. Questa percentuale è ancora il 36% della popolazione mondiale. 

L'Assemblea generale dell'ONU ha deciso quest'anno che il 19 novembre sia il World Toilet Day per ottenere risultati il più velocemente tangibili. 
Accesso alla toilette è ancora un lusso per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. La cosa più allarmante è che il numero di persone escluse aumenterà nei prossimi anni, nonostante gli impegni assunti in occasione delle conferenze internazionali.
World Toilet DayVedi  

http://www.un.org/en/events/toiletday/

21 novembre, 2013

Il nettare degli dei gustatelo quando vi pare

Si può bere vino senza aprire la bottiglia
Un ingegnere americano ha inventato un dispositivo per degustare la bottiglia di vino, senza stapparla, e berne piccole quantità senza che il prezioso nettare venga alterato al contatto con l'aria.

... poter, dunque, gustare un bicchiere di buon vino senza aprire la bottiglia, ed evitare di ossidare il restante nettare prezioso? Nessuna magia, un ingegnere del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha trovato un modo per risolvere questa equazione insolubile. 

Va detto che Greg Lambrecht non è enologo. E le sue ricerche nei laboratori di Boston non riguardavano affatto il vino, ma ... gli impianti per la colonna vertebrale. 
 

Quando la signora Lambrecht resto incinta, abbassò il consumo di vino della famiglia. Greg, grande estimatore di vini, si trovò di fronte a un dilemma: come per gustare un bicchiere di vino di tanto in tanto, senza che la bottiglia stappata degradasse in poche ora, abbassando la qualità del vino? 

Avvezzo a lavorare con gli aghi, ha immaginato un dispositivo per perforare il tappo senza introdurre aria nel flaconcino. Grazie ad un'iniezione di argon, gas inerte, il vino subisce una pressione che lo fa fuoruscire dalla bottiglia attraverso l'ago sottile. Una volta che l'ago viene rimosso, il tappo riprende la sua forma e le sue due qualità essenziali: la porosità e la sigillatura. 

Il mercato dei ristoratori
Greg Lambrecht dice che il suo sistema chiamato "Coravin 1000" permette agli amanti dei millesimati di mantenere le loro grandi annate di vino per un anno senza modificarne il processo di invecchiamento ed influenzare la qualità del nettare. 

Se la vicenda interessa gli individui esigenti nella qualità del loro vino, il vero mercato è per lo più dei ristoratori. Questi sempre più spesso sono invitati a servire vini al bicchiere. Oppure, ad aprire 'una grande annata' senza finire la bottiglia, cosa che dal punto di vista economico è finanziariamente rischioso. 

Dopo aver rapidamente intravisto le potenzialità del dispositivo, Greg Lambrecht ha fondato una società per produrre e distribuire il prodotto. Rapidamente questo oggetto a metà tra tradizioni e tecnologie del vino ha fatto il giro del mondo, almeno per la sua fama. Il Washington Post ne ha parlato come la rivoluzione nel processo di vinificazione. 

Resta solo da superare la riluttanza di coloro ai quali l'argon, ancorchè neutrale, pensano potrebbe comunque alterare il processo di invecchiamento del vino dopo il primo prelievo.

20 novembre, 2013

Quando fumare è un lavoro con tanto di retribuzione

Pagati per fumare 


La signora Li fuma 30 sigarette al giorno e non ha alcuna intenzione di fermarsi, come centinaia di persone in Cina, Li Hui, tuttavia è pagata per farlo, come riporta il Global Times

Nella Heilongjiang Tabacco Industrial (黑龙江烟草工业有限责任公司), una grande ditta produttrice di sigarette, valuta l'aroma, se acre o con effetti irritanti. Le donne "dal senso delicato" eccellono in questo mansione, ma devono rinunciare a trucchi e profumi: e non per alterare il gusto del prodotto. La Cina ha 350 milioni di fumatori, più di un terzo della popolazione mondiale degli amanti della nicotina. Secondo uno studio condotto dalla Johns Hopkins University, più dell'85% dei bambini cinesi sono in grado di identificare una marca di sigarette, seconfo una nota di QUARTZ.

Per farla breve, nessuna tregua per l'infaticabile signora Li testatrice, incoronata anche "lavoratrice modello" dalla città di Harbin. Va detto che, accanto all'inquinamento della metropoli, che assilla più di 11 milioni di persone, le volute di fumo professionale sono proprio ... la ciliegina sulla torta ... una schifezza, insomma. La stessa città di Harbin è stato bloccata per tre giorni dallo smog. 
Scuole chiuse, caos negli aeroporti: sotto una cappa irrespirabile, la visibilità non superava i 10 metri, secondo il South China Morning Post. La concentrazioni di polveri sottili PM 2,5 ha raggiunto quasi 40 volte il livello di esposizione massima raccomandata dall'OMS. Le autorità hanno attribuito l'inquinamento alla messa in funzione del riscaldamento pubblico. 
La signora Li, che ha fatto una concessione al marito, non fuma in ufficio.

19 novembre, 2013

Non c'è mai crisi nel mondo del lusso

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Il Trittico di Francis Bacon intitolato Tre studi di Lucian Freud è stato venduto all'asta Martedì a New York per un importo record di 142,4 milioni dollari. Mentre la gente comune lotta per sopravvivere, il lusso non sembra conoscere crisi: "Mai nessun tavolo aveva raggiunto tale importo in una vendita all'asta". 
Quasi un nonnulla. 
Nelle transazioni private si è andato anche molto a di là di questo quadro. L'acquisto nel febbraio 2012 della famiglia reale del Qatar, una versione di "Giocatori di carte" di Paul Cézanne avrebbe quasi raddoppiato il valsente. Quasi 250 milioni di dollari. Il mondo del lusso va a gonfie vele. Dopo due giorni, a Ginevra, presi da irrefrenabile febbre d'acquisto, mettono all'asta delle pepite vere. Diamanti rosa e arancio enormi. 
Nel frattempo, il famoso color rosso rabbia, senza prezzo, si fa strada. Ancora troppo timidamente la protesta sgomita qua e là. Ma non tutti viviamo sullo stesso pianeta. Anche da queste parti si spende e si spande, con atteggiamento regale, noblesse oblige, talvolta, anche denaro pubblico che dovrebbe essere destinato a quella parte della popolazione che sta morendo di fame. 
Ma anche questo è un altro pianeta

18 novembre, 2013

Orgasmo in pubblico - Accade al ristorante - 20 donne in un FLASH MOB sulla scia di un celebre film

Orgasmo plurale al ristorante
Venti donne hanno ricreato a New York la celebre scena del film "Harry ti presento Sally", tra lo stupore dei dipendenti e clienti.
la scena originale 
"Harry ti presento Sally" (1989) deve il suo status di culto soprattutto a questa scena: nel ristorante, Meg Ryan simula un orgasmo davanti a Billy Crystal che sostiene di conoscere tutto delle donne, orgasmo compreso. Qui accade per davvero, e non con uno, ma venti Sally! 

Questa è l'idea del flash mob eseguito dal gruppo Improv Everywhere video episodio della serie "Film nella vita reale (movies in real life ep. n.7)", che immagina, come scena da film, ciò che sarebbe accaduto nella vita reale. 

La scena si è svolta in un ristorante vero di New York, il Katz's Deli, una domenica sera. Venti donne hanno finto un orgasmo davanti agli occhi increduli di dipendenti e clienti che non erano al corrente della gag. 
"La gente viene qui e recita queste scene per tutto il tempo, soprattutto a tarda notte, tutto dipende da quanto hanno bevuto, dice al New York Daily News (*)  il manager del Katz's Deli, Kevin Albinder. Ma questa è la prima volta che abbiamo un flash mob."
Le difficoltà della realizzazione sono tutte sul DailyNews: il rumore del locale superaffollato da superare con le 'grida dell'orgasmo', l'evento non atteso ... ecc. 
Da parte di Improv Everywhere l'invito è per la prossima che accade ogni martedì ed è visibile sul sito
Improv Everywhere

17 novembre, 2013

Un tempo che non è più, le frontiere del possibile - Cortometraggio d'autore - Castello Cavalcanti

Un cortometraggio di Wes Anderson, con Jason Schwartzman
wallpaperQuesto breve film è stato realizzato per il marchio Prada. Troviamo l'inimitabile Wes Anderson, e uno dei suoi attori preferiti, Jason Schwartzman (ha recitato in Rushmore, nel 1998, The Darjeeling Limited, nel 2007, Fantastic Mr. Fox nel 2009, Moonrise Kingdom nel 2012 e si prevede in Grand Hotel Budapest, il nuovo film sarà presentato alla Berlinale in febbraio). In 'Castello Cavalcanti', sette minuti di cortometraggio, l'attore interpreta un pilota in completo giallo, la sua macchina si blocca nella ricostruzione scenografica di un piccolo villaggio italiano...


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Nell'ambito del progetto "Prada Classics", iniziativa che si propone di ridefinire le frontiere del possibile attraverso la combinazione delle arti, architettura e cinema, Prada presenta il "Castello Cavalcanti": Wes Anderson, come nei suoi film, ci porta nel suo universo malizioso e affascinante, questa volta in Italia anni 50 anni tra formica e neon, dove la sfortuna incontra Jason Schwartzman, che corre la mille miglia, è costretto a stare in un villaggio dopo un incidente. Un prestito dalla tradizione italiana della settima arte realizzata negli studi storici di Cinecittà nel cinema Roma.

16 novembre, 2013

Il telecomando per scarafaggio - con lo smartphone si può

Come controllare uno scarafaggio con bluetooth da cellulare
The Bluetooth enabled RoboRoachE' possibile controllare una blatta con uno smartphone? 
Forse niente come questo potrebbe portare l'interesse degli adolescenti alle neuroscienze, secondo Backyard Brains (neuroscience for everyone - vedi). Questa azienda americana lancia un'applicazione e un kit per un controllo a distanza di uno scarafaggio vivo via Bluetooth. Ma come trasformare uno scarafaggio in cyborg? Questo è ciò che il video, trasmesso da CBS News, mostra

1 metti lo scarafaggio in acqua e ghiaccio per anestetizzarlo.
2 devi scartavetrare la testa per rimuovere lo strato ceroso.
3 Prendi della colla super. Incollaci un connettore con tre fili sulla parte levigata. 
4 Perfora il torace, inserisci un filo. Attenzione, il cavo tende a raggrinzirsi. 
5  Rituffa il tuo scarafaggio in acqua ghiacciata. 
6 Taglia le antenne con le forbici - sono cave. Inserisci un filo a destra ed uno a sinistra. 
7  Un altro spruzzo di acqua ghiacciata. 
8  Applica un altro strato di colla sulla testa. 
9  Disgela lo scarafaggio, sarà vivo e vegeto e sbattera le ali. 
10 Collegamento finale dei connettori al sistema collegato sul retro della bestia. Il tuo scarafaggio è pronto. E vai! (vedi video). 
Attiva lo "zaino" con lo smartphone per inviare impulsi elettrici per ogni antenna e stimolare il nervo che porta le informazioni al cervello. Il RoboRoach crede di sbattere contro un muro, e cambia direzione. Un colpo a destra, ed uno a manca ... Ora hai imparato "come il cervello risponde in tempo reale agli stimoli sensoriali". Perché questo non è un gioco, ma uno strumento scientifico, dice Backyard Brains.  

Ho letto e riportato quanto sull'argomento dai siti di cui ho fornito i link relativi. Tutto ciò, ovviamente, ha fatto molto arrabbiare le persone impegnate nella difesa del trattamento etico degli animali, People for the Ethical Treatment of Animals (PETA). Questa associazione si è scagliata contro questa specie di start-up dell'esercizio illegale della medicina veterinaria, come riporta Slate. Secondo Backyard Brains, invece, le cavie stanno andando bene, vanno a gonfie vele. Una volta liberate dell'armamentario, le blatte rivoluzionarie tornano 'in famiglia', per mangiare, copulare e quant'altro.


L'azienda si esprime proprio così...

In questo caso ... allora fate il conto (vedi market): 99.99 dollari per l'applicazione, lo zaino, le pile ed i connettori, e $ 24 per una scatola di dodici scarafaggi (rigorosamente vivi, ovviamente!). Se il vostro scarafaggio non risponde agli stimoli, non fatevi prendere dal panico. E' proprio in forma. Rimettetelo nella sua gabbia per venti minuti, e andate a fare un giro per un caffè.

15 novembre, 2013

Daccordo 'avere le palle' ma per farne cosa: Ecco come lo fanno gli artisti in segno di protesta

Ormai quello di avere le palle e di dimostrarlo, magari a parole, con fraseggio piuttosto greve, è diventata consuetudine diffusa ed amplificata dalla stampa che ormai non sa più dove appigliarsi e si dilunga nella cronaca testicolare di questo o quell'altro. L'uso di questi ammennicoli incuriosisce tutti per gli svariati contesti nei quali sono menzionati e usati. Non mi sottrarrò a questo vezzo diffuso descrivendone un uso più concreto, diciamola così, senza ricorrere alla metafora.

Ha inchiodato i suoi testicoli sul selciato della Piazza Rossa.
L'artista Pyotr Pavlensky per protestare contro "l'indifferenza politica" della società russa, inchioda i genitali a terra.
Il filmato - link
Un russo, completamente nudo sulla Piazza Rossa di Mosca, Domenica (10.11.2013) ha inchiodato i genitali tra i mattoni della pavimentazione vicino al Mausoleo di Lenin. Sembra volesse protestare contro "l'indifferenza politica" della società russa. 
 
Dopo essersi completamente spogliato, nudo sotto una leggera pioggia, l'artista di 29 anni ha piantato un grosso chiodo attraverso il sacchetto (scroto) dei testicoli, sotto lo sguardo attonito dei passanti in cappotto e ombrello di quella piazza famosa e fantastica, così come descrivono le immagini ed il filmato (click img) diffusi su internet. 

E' così rimasto a fissare il terreno fino all'arrivo degli agenti di polizia che lo hanno coperto con un lenzuolo e tenuto lontano dai curiosi. 

Originario di San Pietroburgo (nord-ovest della Russia), l'individuo è stato brevemente ricoverato in ospedale prima di essere trasportato ad una stazione di polizia, secondo l'agenzia Ria Novosti. 
L'uomo non è alla sua prima performance estrema. Nel 2012, si era cucito le labbra in segno di sostegno per il gruppo Pussy Riot, due delle quali, come è noto, stanno scontando pene di due anni di carcere per aver cantato una "preghiera punk" contro il presidente russo Vladimir Putin nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. 

Domenica, il sito di informazione Grani.ru ha pubblicato, attribuendola al giovane, una dichiarazione che spiega la sua azione, denominata "fissazione", organizzata in occasione della giornata annuale della polizia in Russia "potrebbe essere considerata una metafora dell'apatia, dell'indifferenza politica e il fatalismo della società russa moderna".