10 marzo, 2017

Anche le api possono giocare a calcio. Hanno più cervello di quanto non si pensi.

Dopo i primati, i mammiferi marini e gli uccelli, è la volta degli insetti imparare a risolvere problemi complessi. 
http://www.qmul.ac.uk/media/news/items/se/182241.html
Uno studio pubblicato sulla rivista Science ha dimostrato che le api e i bombi possono imparare qualcosa non necessariamente correlata alle loro abituali attività di foraggiamento. 

Questi insetti sono stati addestrati a spingere, uno alla volta, una piccola palla delle loro dimensioni. Questa doveva raggiungere un obiettivo specifico prima di una dolce ricompensa per l'insetto. 

"Abbiamo voluto esplorare i limiti cognitivi delle api con un test che verificasse come avrebbero usato un oggetto insolito per eseguire un compito che nessuna mai, nella storia dell'evoluzione delle api, avesse mai fatto", dice Clint Perry, co-autore dello studio e professore alla Queen Mary University di Londra

Alcune di queste sono state spinte solo a guardare le altre che avevano già imparato questo esercizio, altre muovendo la palla con dei magneti e un terzo gruppo non ha ricevuto alcuna formazione. In questo modo si è scoperto che l'apprendimento è più efficace quando le api stanno osservando le loro consimili. 

Talvolta hanno migliorato il modo con cui ottenere la loro piccola ricompensa, prendendo, ad esempio, la palla più vicina alla meta, invece che la più remota, come fa sistematicamente "il soggetto allenatore". 

"Il nostro studio nega totalmente le ipotesi, secondo le quali, dei piccoli cervelli impediscano agli insetti di avere la flessibilità nel comportamento, limitandoli alle capacità di apprendimento molto semplici", afferma Lars Chittka, co-autore anch'egli di questo lavoro e collega nella stessa Università, su Nature. 

Tutto questo potrebbe suggerirci che tale comportamento con una simile flessibilità cognitiva del tutto inedita e che emerga in tempi relativamente brevi avrebbe una indubbia influenza nella eventualità che le specie dovessero subire alcune pressioni di tipo ambientale. 

Nessun commento: