06 febbraio, 2017

Cercando il titolo di un film tra gli 'Slip'. Gli equivoci di una domenica.

Ieri mattina a zonzo per la città avevo incontrato alcuni amici: un'operatrice sanitaria, un avvocato, un artista, un'avvocatessa, un sindacalista. 
La prima, dal nome di un fiore, vicino all'incrocio di via Bari, in piazza Scacchi, all'altezza del bar Ferrante, mi parlava del film in programma per la sera, al Cinema Sidion, 'Slip', così avevo capito. Le chiedevo: '... come le mutande?'' ... probabilmente anche il suo udito faceva fatica, nel traffico, e mi rispondeva di si, affrettandosi in una rapida descrizione del personaggio del film, squassato da 23 tipi di personalità. 

Subito dopo incontravo  gli altri quattro vicino al 'palasidde' per una conversazione breve, come si conviene prima di pranzo. Si parlava del più e del meno, scivolando inevitabilmente nella prossima competizione elettorale, con tutti i protagonisti, più o meno improbabili e destinati al soglio di Sindaco.

Come non dire delle personalità bipolari e, meglio, 23polari di alcuni protagonisti, per un gossip che stava per diventare ghiotto se non fosse stato abbreviato dall'urgenza del pranzo? 

Mentre me ne tornavo, rimuginavo sul titolo del film e sui suoi contenuti, mi domandavo se fosse veramente quello, ritenendolo strano per quel tipo di contenuti, e mi affrettavo, con passo svelto; temevo di aver preso un abbaglio, abituato a controllare fonti, fake, verità e bufale. 

Ho scoperto, quindi, non lo conoscevo, l'esistenza di 'split' (dissociato), non 'slip' (mutande), e deciso di scrivere alla mia amica per comunicarle il tutto e sorridere un po' del qui pro quo, con la complicità di whatsapp:  
Stavo cercando il film di cui mi hai parlato stamattina, lo facevo tra gli 'slip' e invece avrei dovuto tra gli 'split'. 
Come è strano dover cercare in posti impropri le cose di cui si è parlato ... 🤓
Così ho scritto, mi ha risposto con un sorriso. 

Resto sull'argomento, il film non l'ho visto ma ho trovato diverse recensioni sul web. Movieplayer ci dice di "Kevin, un uomo con almeno 23 diverse personalità, che viene spinto a rapire tre adolescenti. Mentre le ragazze sono tenute prigioniere, una personalità definitiva, la Bestia, comincia a materializzarsi...". 

Ho trovato però interessante quello che la psicologa Michelle Steven, ha detto del film di Shyamalan in una lettera aperta pubblicata da Hollywood Reporter. Esperta in disturbi della personalità scrive: 

http://www.hollywoodreporter.com/news/open-letter-m-night-shyamalan-split-perpetuates-stereotypes-people-dissociative-identity-disord
Michelle Stevens
Lettera aperta al regista
"... milioni di persone hanno visto o vedranno la sua storia su un uomo che soffre di un disturbo dissociativo dell'identità. Personalmente penso che sia una vergogna. Per quanto io faccia il tifo per lei come artista, Mr. Shyamalan, sono arrabbiata dal fatto che si sia scelto di scalare il successo sulle spalle già sovraccariche di chi è malato mentalmente...

"... Essendo una psicologa esperta sull'argomento e una persona che soffre di multiple personalità, penso che sia mio dovere spiegare: le persone che soffrono di un disturbo dissociativo non sono, in generale, raccapriccianti o ingannevoli, non ci nascondiamo in vicoli oscuri. Non siamo rapitori che rinchiudono teenager in cantina, e sicuramente non siamo assassini. Siamo, invece, mariti e mogli, padri e madri, amici e vicini di casa che soffrono in silenzio di una condizione dolorosa, paurosa e spesso debilitante in cui il concetto di chi siamo è diviso in parti frammentate. La nostra condizione è causata da una storia di abusi gravi e ripetuti vissuti da bambini. In verità siamo vittime di una violenza impossibile da immaginare. Avere più personalità, come la depressione, lo stress post traumatico e i tentativi di suicidarsi sono solo sintomi di infanzie terribili"

La lettera prosegue: "Quando a Hollywood vi prendete gioco del nostro problema non siete diversi dai bulli che nel giardino di scuola prendono di mira un ragazzo disabile. Fareste un film con protagonista una persona Down con delle fantasie sessuali deviate? Scrivereste di un killer armato di coltello che soffre di autismo? Ovviamente no, sarebbe di cattivo gusto. Allora perché va bene prendere in giro la mia malattia mentale?...". "In futuro, sarei grata se smetteste di usare il nostro dolore e la sofferenza come foraggio per il vostro divertimento". 

A sera mi chiamano dal Bar Ferrante, c'è anche la mia amica, mi sorride ancora. Si festeggia e si parla di elezioni, le prossime, mentre diverse portate vengono servite ai tavoli riuniti per la circostanza, Michele rompe un bicchiere versando il prosecco che guadagna rapidamente il pavimento. 

Siamo in dieci, con diverse personalità, molto diverse da quelle da Shyamalan.   

Nessun commento: