(6 febbraio 2012) BARLETTA- Stop al consumo del suolo, risorsa limitata e non rinnovabile, aggredito e cementificato oltre le reali necessità abitative della popolazione: se ne è parlato nel corso del convegno “La città sostenibile è possibile”, svoltosi a Barletta sabato 4 febbraio, presso la Sala Consiliare.
... Di “urbanistica scriteriata” parla l’architetto Ettore Maria Mazzola, nato a Barletta ma romano d’adozione, autore del libro da cui il convegno ha preso il titolo, con riferimento al modello di sviluppo edilizio e urbano che si è imposto in Italia e nel mondo a partire dal dopoguerra. Mazzola, architetto esperto in restauro e progettazione architettonica e urbana, docente presso la University of Notre Dame School of Architecture Rome Studies, Vice Presidente del Gruppo Salìngaros, Membro dell’International Making Cities Livable, dell’INTBAU e della commissione urbanistica della sezione romana di Italia Nostra, denuncia la realtà di città sviluppatesi oltre le reali necessità degli abitanti, più a misura di “automobili” che non a misura d’uomo; quartieri concepiti come esempi di architettura d’avanguardia ma rivelatisi ghetti invivibili e insicuri ...
Ass. Angela Barbanente img repertorio
“Il suolo non è un foglio bianco da riempire, buono per tutto”, esordisce l’assessore regionale Angela Barbanente. “La sua tutela è importante dal punto di vista geologico, agricolo, della biodiversità. Il consumo del suolo è un tema importante nell’agenda politica della Regione Puglia, che ha pubblicato numerosi bandi sulla rigenerazione urbana. Purtroppo in Italia il diritto di proprietà ha finito col prevalere sulla tutela del paesaggio, altro diritto costituzionalmente previsto. Il quadro legislativo nazionale purtroppo non aiuta, e negli ultimi anni è addirittura peggiorato”...
Barletta, convegno “La città sostenibile è possibile”: «Stop al consumo del territorio
2 commenti:
Caro Beppe, alcuni mesi fa preparai un forum sulla città SOLIDALE E SOSTENIBILE di cui anche tu pubblicasti il manifesto. Le tematiche erano uguali. Aggiungo che le politiche devono comunque essere SOLIDALI per essere anche SOSTENIBILI. Non si può pensare alla sostenibilità e alla qualità urbana senza la solidarietà. Questo sarà un tema forte da discutere con i prossimi amministratori.
franco
ringrazio il titolare di questo blog che non conoscevo per la divulgazione della notizia, e mi condivido in toto il dubbio di Franco. Mi capita sempre più spesso di partecipare a convegni in giro per il mondo dove, piuttosto che parlare di "sostenibilità", si prende in giro la gente per supportare l'industria edilizia "green" ai cui servigi si prostrano tanti "bioarchitetti" e ci si dimentica che una città sostenibile non può dimenticare l'importanza della solidarietà, dell'integrazione, dell'economia locale, della sicurezza, dell'artigianato e dell'esigenza di costruire "a chilometri zero". Sembra che tutto si fondi sulla produzione di energie alternative piuttosto che sulla limitazione dei consumi.
Cordiali saluti
Ettore Maria Mazzola
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