Ricevo da Lucia Pallucca, presidente della Lega del Cane sez. di Gravina, una lettera a seguito della presa di posizione dell'Amministrazione sulla annosa vicenda del randagismo nella città:
Leggo con molta soddisfazione che il nostro Sindaco è fortemente intenzionato a tutelare “l’onorabilità e la dignità” della Città e che sia in attesa che gli organi preposti stabiliscano “la verità dei fatti” (Leggi lettera aperta del sindaco)
Tuttavia mi vien fatto di notare che finora solo la Magistratura è stata investita di questo gravoso onere. Ma la Magistratura sta cercando di accertare che gli avvenimenti abbiano comportato fatti penalmente rilevanti. E’ infatti solo questo il compito del Giudice penale che finora sembra sia stato investito della questione.
Ciò che non è stato ancora accertato, e che comunque una pubblica amministrazione deve fare in presenza di fatti così gravi e di reazioni così risolute della pubblica opinione, è verificare se i comportamenti e gli atti dei propri dipendenti nello svolgimento del loro lavoro siano stati conformi ai regolamenti e alle prescrizioni del caso (prima, durante e dopo gli accadimenti)
In buona sostanza:
l’Amministrazione Comunale ha dato mandato ad una commissione indipendente di accertare l’effettivo andamento dei fatti e la correttezza dei comportamenti tenuti dai propri dipendenti in quei frangenti?
l’Amministrazione Comunale ha chiesto alla ASL di avviare le procedure di accertamento dei comportamenti tenuti dai suoi dipendenti quando questi risultano coinvolti in fatti gravi inerenti alle attività da loro svolte istituzionalmente?
Questa la lettera della responsabile della lega del cane. Ma la storia non comincia né finisce qui, vi rimando agli ultimi miei post sull'argomento dove troverete anche la descrizione della vicenda e la petizione conseguente che in poche ore ha raggiunto oltre 1140 firme.
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