16 luglio, 2023

Era davvero 'meglio prima'?

È un cliché persistente: ogni generazione crede che la moralità si perda nel tempo. 
 
In epoca vittoriana si pensava che le persone fossero più civili prima della rivoluzione industriale. Dopo la prima guerra mondiale, gli europei ricordarono l'era vittoriana come un modello di superiorità morale”, riferisce Vox

Per comprendere questo malinteso, due psicologi dell'Università di Harvard, Adam Mastroianni e Daniel Gilbert, hanno condotto uno studio che hanno pubblicato sulla rivista Nature

Secondo persone provenienti da più di 60 paesi, la moralità è in declino. Una convinzione che dura almeno dagli anni '70. 

La moralità qui definita dai due ricercatori non riguarda grandi cambiamenti come l'abolizione della schiavitù. 
Si riferisce alla cortesia mondana. 

Adam Mastroianni spiega a Vox l'importanza di questa qualità: 
La moralità tra gli individui permette alla società di mantenere la sua unità. 
Senza, tutto va a rotoli”. 

Ma cosa sia in realtà? 
Per scoprirlo, Adam Mastroianni e Daniel Gilbert hanno studiato gli archivi dei sondaggi condotti nel corso di diversi decenni. 

Tra le domande del sondaggio: “Sei stato trattato con rispetto ieri? Le persone sono utili o pensano solo a se stesse? 
Negli Stati Uniti o altrove le risposte non sono cambiate molto dagli anni '70, sottolineano i media americani. 

La quota di persone che rispondono di non essere state trattate con rispetto non supera il 10%. La gente non era più gentile in passato. 

Allora perchè questo pregiudizio? Secondo i due ricercatori, entrano in gioco diversi pregiudizi psicologici. 

Il primo è che siamo programmati per concentrarci sulla negatività. E spesso ci troviamo di fronte a un peggioramento informativo sul nostro tempo, attraverso i media. 

È anche più probabile che rievochiamo ricordi negativi, reinterpretandoli sotto una luce migliore. Come spiega Vox, i brutti ricordi perdono la loro carica emotiva. È così che pensiamo, erroneamente, che prima fosse meglio. 

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