Mentre il numero di studenti europei iscritti negli istituti di istruzione superiore britannici sta già diminuendo, 150 università avvertono delle conseguenze di lasciare l'UE senza un accordo.
Un'uscita dall'Unione europea senza compromessi sarebbe un vero disastro per le università britanniche: in sostanza, 150 istituti di istruzione superiore del paese hanno voluto renderlo noto in una lettera aperta ai membri del Parlamento. 'Il Regno Unito potrebbe impiegare decenni per superare una battuta d'arresto accademica, culturale e scientifica', affermano i funzionari universitari la cui iniziativa è pubblicata da The Guardian:
'Il settore dell'Istruzione superiore contribuisce con oltre 21 miliardi di sterline del PIL britannico e circa 944.000 posti di lavoro, è essenziale per il paese, per la sua economia e per la società nel suo complesso che le università britanniche continuino a crescere dopo la Brexit. Il nostro governo deve mostrare ambizione, mettere in atto misure e salvaguardie appropriate e, soprattutto, impedire al Regno Unito di separarsi dall'Unione europea senza un accordo il 29 marzo'.
Le 150 università firmatarie sono particolarmente preoccupate per la compensazione dei fondi europei destinati alla ricerca. Il Consiglio europeo della ricerca (CER) e il programma Marie Skłodowska-Curie (AMSC) hanno programmato di investire 1,3 miliardi di euro nel Regno Unito nei prossimi due anni nei programmi di controllo del cancro e contro il riscaldamento globale. Senza accordo, questi fondi sarebbero compromessi:
'Senza garanzie, accademici e ricercatori di fama mondiale potrebbero stabilirsi in paesi in cui l'accesso ai finanziamenti del CER non è minacciato, e quelli che attualmente stanno valutando trasferirsi nel Regno Unito potrebbe mutare la loro decisione'.
Questa lettera aperta è stata resa pubblica quando il Russell Group (che riunisce ventiquattro delle più prestigiose università del paese: Oxford, Cambridge e Londra School of Economics, tra gli altri) rivela che l'iscrizione degli studenti europei è in calo quest'anno.
Il fenomeno è particolarmente sensibile alla laurea e nel post-dottorato di ricerca: - 9% nel 2018, dopo un primo calo equivalente nel 2017. Secondo Hollie Chandler, una funzionaria del Gruppo Russell, 'il potenziale del Regno Unito di ricerca è già colpito da questo declino'.
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