07 gennaio, 2019

La Cina si prepara ad elencare i cittadini tra buoni e cattivi con tanto di premialità.

Pechino vuole istituire un 'sistema di credito sociale' entro il 2020. Il progetto si propone di premiare i buoni comportamenti e punire i cattivi attraverso un sistema a punti. 

https://www.telegraph.co.uk/news/2018/03/24/chinas-social-credit-system-bans-millions-travelling/Sembra un episodio di 'Black Mirror', ma è invece la realtà. Le autorità cinesi intendono lanciare il 'sistema di credito sociale' (SCS), che sarà utilizzato per valutare i cittadini, i funzionari e le imprese del paese. 

Come riportato sul quotidiano 'Le Monde', i dettagli di questo progetto non sono ancora chiari, ma molto inquietanti. L'obiettivo del sistema, pianificato per il 2020, sarà quello di raccogliere dati su individui e aziende, dalla loro capacità di adempiere ai loro impegni commerciali, fino alla pubblicazione sui social network. Un punteggio deriverà dalle azioni intraprese dai cittadini, con premi o penalità alla chiave. 

I cinesi meno dotati verranno quindi aggiunti alle 'liste nere' e potrebbero essere limitati a determinati lavori o scuole. Sarà persino vietato comprare un biglietto aereo o ferroviario durante un periodo più o meno lungo. 

Ufficialmente, l'obiettivo del governo è ripristinare la 'fiducia' nella società cinese. In realtà, i leader divideranno i loro cittadini in due categorie: persone fidate da un lato, da coloro che rompono. Instillare un clima di sfiducia permanente. Divide et impera, l'adagio sembra ben noto dal governo cinese. 

Molti sono i progetti pilota SCS ancora in fase di studio o in fase di test in alcune parti della Cina. Alibaba, principale concorrente di Amazon, è stata anche incaricata di sviluppare un proprio sistema di valutazione. Centralizzata, hyperlocal o basata su software, la Cina non ha ancora preso una decisione definitiva sulla forma futura della SCS, ma non esclude alcuna ipotesi. 

Secondo l'economista Antonia Hmaidi, ricercatrice, con dottorato presso l'Università tedesca di Duisburg e specialista in materia, la Cina dovrebbe muoversi verso un sistema decentralizzato. Andrà fino a classificare gli individui a livello di quartiere o di business in sei categorie, che vanno da AAA a D. Basic, agli abitanti verranno assegnati 1000 punti, che oscilleranno secondo un catalogo di comportamenti stabiliti (rimborso di debiti, piantare un albero nel proprio giardino ...). 

Inoltre, le persone di riferimento possono essere designate a livello locale per trasmettere informazioni al livello gerarchico superiore. Le autorità potrebbero anche mostrare pubblicamente alcuni profili per incoraggiare le persone a comportarsi meglio. 

Si annuncia un futuro radioso in Cina. Qualche anno prima del lancio del progetto, si potrebbe chiedere al governo cinese qualcosa sulla violazione della privacy. I cittadini potrebbero essere costretti a spiarsi tra di loro e essere spinti alla delazione nella speranza di ottenere un punteggio migliore. Roba da dipingere i migliori scenari Orwelliani. 

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