Le analisi genetiche suggeriscono che la celebre coppia di Pompei, congelata nel suo eterno abbraccio dalla eruzione del Vesuvio, sarebbe formata di due uomini.
"Gli amanti di Pompei" - questa coppia che si abbraccia, congelata per sempre dalla cenere dall'eruzione del Vesuvio nel 79 - sarebbe in realtà formata da due uomini. Questo è quanto emerge dalle analisi genetiche, svelate il 6 aprile dal direttore degli scavi del sito archeologico Massimo Osanna.
Il DNA dei denti e delle ossa ha anche permesso di apprendere che erano tra i 18 ei 20 anni e che non appartenevano alla stessa famiglia.
"Non si può dire che questi due personaggi fossero amanti", racconta al Corriere del Mezzogiorno Massimo Osanna, "ma, considerata la loro posizione, lo si può ipotizzare". Alcuni li hanno già battezzati "gli amanti gay di Pompei", che fa pure rima.
"In effetti - dice il Corriere - l'analisi ha evidenziato in maniera matematica che il diciottene è di sesso maschile, e con molta probabilità lo è anche il ventenne". Va detto che, dopo duemila anni, il DNA è danneggiato. Esso pertanto non può fornire certezza assoluta. Ma per il Corriere del Mezzogiorno, "l'unica cosa che resiste al tempo, è il loro amore".
"Non si può dire che questi due personaggi fossero amanti", racconta al Corriere del Mezzogiorno Massimo Osanna, "ma, considerata la loro posizione, lo si può ipotizzare". Alcuni li hanno già battezzati "gli amanti gay di Pompei", che fa pure rima.
"In effetti - dice il Corriere - l'analisi ha evidenziato in maniera matematica che il diciottene è di sesso maschile, e con molta probabilità lo è anche il ventenne". Va detto che, dopo duemila anni, il DNA è danneggiato. Esso pertanto non può fornire certezza assoluta. Ma per il Corriere del Mezzogiorno, "l'unica cosa che resiste al tempo, è il loro amore".
da una puntata di voyager del 2015
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