23 gennaio, 2017

I bambini robot che insegnano a diventare genitori.

Potranno mai i piccoli robot, che simulano il comportamento dei neonati, aiutare a rallentare il declino del tasso di natalità in Giappone? 

https://theconversation.com/robot-babies-from-japan-raise-all-sorts-of-questions-about-how-parents-bond-with-ai-66815

L'invecchiamento di quella nazione, l'aumento del numero di single, la mancanza di immigrazione, per queste ragioni la popolazione del Giappone è in declino. Per ovviare a questo, è emersa nel paese una tendenza, come modo per incoraggiare le coppie a diventare "genitori": lo sviluppo dei bambini robotici. 

"Le strategie adottate variano notevolmente e sono motivate da diversi punti di vista filosofici che sollevano una serie di questioni, non ultima quella per cui, se questi robot raggiungessero l'obiettivo fissato dal loro creatore non sarebbe, questa, casa di poco conto", dice The conversation

https://www.toyota-europe.com/world-of-toyota/articles-news-events/introducing-kirobo-mini
In questa diversità di approcci, sono soprattutto la forma, le dimensioni e il comportamento di questi robot che variano. L'ultimo, è kirobo Mini sviluppato dagli ingegneri Toyota. Dice The Conversation entrando nel dettaglio: 

"Il robot non assomiglia ad un vero e proprio bambino, ma ne riproduce il comportamento 'vulnerabile', rispondendo con voce acuta quando identifica volti familiari o mostrando qualche disagio nel suo comportamento". 

Nel 2010, un "simulatore di robot bambino" battezzato Yotaro, è stato creato da un gruppo dell' Università di Tsukuba. Il suo volto è in grado di simulare emozioni ed espressioni. "... reagisce anche al tatto, con l'umore e anche simula la malattia con un naso che cola" descrive il sito di informazioni. 

Altrove, negli Stati Uniti e Australia, i robot sono invece stati utilizzati per prevenire le gravidanze in età adolescenziale. Ma gli esperimenti hanno dimostrato un maggior numero di gravidanze tra i gruppi con un bambino falso rispetto al gruppo di riferimento. Nulla, tuttavia, ci dice che lo stesso fenomeno sarà osservato nei futuri ipotetici genitori giapponesi. 

Anche se questi robot non sono la soluzione diretta per l'invecchiamento della popolazione giapponese, "possono solo portare alla una migliore comprensione nella ricerca e una migliore visione d'insieme del problema dei tassi di natalità in declino", dice The Conversation. 

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