15 gennaio, 2016

Battaglia a colpi di decibel. La propaganda del sud vince contro il nord.

La Corea del Sud ha inondato la Corea del Nord con la musica e la propaganda per protestare contro il test nucleare di Pyongyang. 
http://mashable.com/2015/08/21/korea-south-north-speakers-k-pop-dmz/#Tzo2xiy7Gaqn
Ha voglia la Corea del Nord ad avere armi nucleari, è in gran parte battuta dal Sud dal potere della propaganda tramite trasmissioni di confine tra le due Coree, secondo il governo della Corea del Sud. Questa pratica ha il dono di irritare Pyongyang. 


In risposta al test nucleare condotto dalla Corea del Nord il 6 gennaio scorso, Seul ha riacceso i suoi potenti altoparlanti che trasmettono a tutto volume verso nord un mix di canzoni pop coreane e messaggi di propaganda. 

In risposta, la Corea del Nord ha installato i propri altoparlanti, che diffondono messaggi diretti a sud inneggianti alla gloria del leader nordcoreano Kim Jong-un, misti ad attacchi contro il presidente sudcoreano Park Geun-hye. 

"Gli altoparlanti della Corea del Nord sono stati attivati in dieci siti, ma il loro impatto è trascurabile", ha detto un funzionario del ministero della Difesa. "Ciò si spiega con il fatto che la potenza emessa dalla Corea del Nord è molto più bassa rispetto alla nostra". 

"La loro emissione è udibile nel raggio di tre chilometri, mentre la nostra si può ascoltare sino a 10 chilometri di distanza", ha aggiunto. 

Questo tipo di guerra psicologica risale al conflitto aperto tra le due parti (1950-1953), quando le unità mobili dotate di altoparlanti si muovevano lungo una linea molto mobile. Metodo questo che può sembrare antiquato, ma diabolicamente efficace. 

L'estate scorsa, in un contesto di forti tensioni inter-coreane, questi messaggi avevano fatto infuriare la Corea del Nord, Pyongyang ha anche minacciato di usare l'artiglieria per ridurre questi diffusori al silenzio. 

Seoul aveva finalmente smesso in base ad una parte di un accordo a fine agosto che aveva permesso di fermare un'escalation che minacciava di degenerare in un conflitto armato. 

Nessun commento: