Il ragazzo ha frainteso una domanda, ha alzato la mano, nel senso che non recitava le sue preghiere. Si è "fatto giustizia".
Un adolescente pakistano di 15 anni, Mohammad Anwar, si è volontariamente tagliata la mano, temendo di aver commesso blasfemia in una moschea. Così ha detto la polizia questo venerdì 15.
L'incidente è avvenuto qualche giorno fa in un villaggio situato, in Hujra Shah Muqeem, a 125 km a sud di Lahore, capitale della provincia del Punjab, nel nord-est del paese, ha detto il capo della polizia locale.
L'incidente è avvenuto qualche giorno fa in un villaggio situato, in Hujra Shah Muqeem, a 125 km a sud di Lahore, capitale della provincia del Punjab, nel nord-est del paese, ha detto il capo della polizia locale.
L'adolescente aveva già partecipato ad un raduno in una moschea in onore del Profeta Maometto. L'imam aveva detto che coloro che amavano il Profeta dovevano sempre recitare le loro preghiere e ha chiesto ai partecipanti se tra loro vi fosse chi aveva cessato di farlo.
Il giovane aveva poi alzato, pare, la mano per errore, ha frainteso la domanda, e rapidamente si è visto accusato di blasfemia dalla folla.
Poi è tornato a casa dove ha tranciato la mano, colpevole, che aveva sollevato nel corso della riunione, l'ha deposta su un piatto ed è tornato dall'imam ... si legge dal rapporto dettagliato del capo della polizia, Nausher Ahmed .
Poi è tornato a casa dove ha tranciato la mano, colpevole, che aveva sollevato nel corso della riunione, l'ha deposta su un piatto ed è tornato dall'imam ... si legge dal rapporto dettagliato del capo della polizia, Nausher Ahmed .
Quest'ultimo ha anche detto di aver visto un video in cui il ragazzo è salutato per strada dagli abitanti del villaggio, mentre i suoi genitori si dichiaravano orgogliosi.
Non c'è stata alcuna denuncia, niente rapporto della polizia e, quindi, non ci sarà nessuna indagine, ha proseguito.
La blasfemia è un tema molto delicato in Pakistan, repubblica islamica con circa 200 milioni di persone, dove semplici accuse scatenano regolarmente violenza ed anche linciaggi.
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