Così come per i violinisti, una zona del cervello è più sviluppata nelle persone che utilizzano gli smartphones. Al contrario, quelli che hanno un telefono convenzionale non hanno questa variazione.
L'uso regolare di questi aggeggi, infatti, modifica alcune aree del cervello. I ricercatori delle Università di Zurigo e Friburgo lo hanno verificato confrontando l'attività del cervello di utenti di telefonia mobile di nuova generazione e quelli tradizionali di telefonia mobile.
Ogni parte del nostro corpo ha la sua zona di gestione, il centro emotivo del cervello chiamata corteccia somatosensoriale (Area somestesica primaria). L'area di gestione è flessibile e può cambiare. Nei violinisti, per esempio, l'area del cervello che gestisce l'attività delle dita è maggiore rispetto ai non violinisti.
L'utilizzo di uno smartphone, a quanto pare, riguarda anche il cervello, dicono i ricercatori. Le aree di gestione di pollici e indici sono in effetti più sviluppate tra gli utenti di tali telefoni cellulari rispetto alle altre persone.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno messo 62 elettrodi sulla testa di 37 possessori di smartphone e ai titolari di 11 cellulari senza touchscreen. Risultato: più i possessori di smartphone hanno usato il loro dispositivo nei dieci giorni precedenti l'analisi, più il segnale osservato nel cervello è stato evidenziato. Gli altri non hanno presentato tali segnali.
Indipendentemente dall'età dei titolari di smartphone esaminati e dalla durata dell'utilizzo dei loro apparecchi, i loro cervelli si erano adattati alla loro attività con le tre dita in questione. La loro attività cerebrale più sviluppata è quella legata all'utilizzo del pollice.
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