Uno studio dimostra che l'ascolto di musica triste fornisce, in effetti, benessere e una miriade di emozioni positive.
"La musica triste può essere apprezzata non solo come un fatto estetico come astratta ricompensa, ma gioca anche un ruolo nel benessere complessivo, porta conforto e regola i cattivi umori e le emozioni negative".
Questa affermazione è la conclusione di uno studio scientifico pubblicato il 20 ottobre su PLoS One. La ricerca di Stefan Koelsch e Liila Taruffi, sullo studio delle interazioni tra la musica e il cervello e la lingua delle emozioni presso la Libera Università di Berlino, si è soffermata su 722 persone provenienti da diverse parti del mondo. I ricercatori hanno testato e indagato sulle loro reazioni durante l'ascolto di brani malinconici, ed i comportamenti sembrano ripetersi. Lo descrive Pacific Standard Magazine.
Qualunque sia la cultura diappartenenza dei partecipanti, per esempio, la musica triste è associata ad un tempo lento è una costante sul pianeta. Ma soprattutto, "per molte persone, l'ascolto di musica triste porta effetti benefici sulle loro emozioni". Quelle che osservate più spesso? Nostalgia, calma, tenerezza, elevazione e meraviglia".
Emozioni che vengono proprio quando se ne ha bisogno, così come accade che la maggior parte delle persone scelga melodie malinconiche esattamente quando si sente sola o turbata. L'effetto è catartico: essi eliminano le loro emozioni negative. Allo stesso tempo, dà piacere coinvolgendo i melomani in un processo di immaginazione e creatività.
Permettetemi una parentesi: proprio ieri sera, alla fine di una giornata insulsa, triste ed inutile, trascorsa nella maniera peggiore e conclusa ancora peggio ho verificato, se possibile, quanto scrivo. (va da sé che non mi riferisca al personaggio, nessuno escluso, della politica, in quel caso non avrei detto triste ma tristo).
Da questo studio si è ricavata una top-list. Tra i pezzi acclamati: La Sonata al chiaro di luna (Sonata n.14 per pianoforte di Beethoven), Moon Reflected in the Second Spring, del compositore cinese Ah Bing, e l'Adagio per archi di Samuel Barber.
Una top list, al di là della ricerca, che sono andato a riascoltare con vero piacere. Se non volete perdere tempo e lo desiderate anche voi, i link sono evidenziati. Per quanto all'adagio per archi preferirei questa versione.
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