Gli americani hanno pubblicato un rapporto nel quale si afferma che la sostanza non ha alcun effetto protettivo contro la malattia, non solo, il beta-carotene può essere addirittura dannoso.
L'assunzione di vitamina e/o il beta-carotene, dunque, non proteggono contro il cancro e le malattie cardiache, lo ha dichiarato una task force statunitense in una relazione aggiornata pubblicata Lunedi scorso. Il beta carotene è addirittura più dannoso che benefico.
A queste conclusioni è giunto il gruppo di lavoro dei servizi di prevenzione americano che si basa su diversi studi scientifici sulla vitamina E e beta-carotene e le loro conseguenze se assunti.
"Non vi è alcun beneficio nell'assunzione di vitamina E, mentre il beta-carotene può essere dannoso perché aumenta il rischio di cancro al polmone nelle persone a rischio", ha riassunto il copresidente del gruppo di lavoro, Michael LeFevre.
"Malattie cardiovascolari e cancro hanno un impatto significativo sulla salute negli Stati Uniti e ci sforziamo in tutti i modi per prevenire queste malattie", ha detto presidente del gruppo di lavoro, Virginia Moyer. "Ma abbiamo scoperto che non vi sono prove sufficienti per stabilire se l'assunzione di sostanze nutritive, sole o combinate, aiutino a prevenire le malattie cardiovascolari o il cancro".
Nonostante i frequenti avvertimenti circa gli effetti di vitamine, mai dimostrati, molte persone continuano a prenderle. Circa la metà degli adulti americani ha avuto almeno un integratore vitaminico nel periodo 2007-2010. Le cose non vanno diversamente in Europa
A volte si consiglia alle donne incinte di prendere le vitamine che contengono acido folico o agli anziani, soggetti a cadute, di assumere vitamina D per rafforzare le loro ossa.
Invece di prendere questi integratori, il gruppo di lavoro suggerisce una dieta equilibrata con frutta, verdura, cereali integrali, latticini, non troppo grasso, e pesce.
Le raccomandazioni di questo gruppo di lavoro, composto da esperti medici, sono pubblicati nell'edizione del 25 febbraio del "Annals of Internal Medicine".
Nessun commento:
Posta un commento