04 settembre, 2024

In determinate condizioni, una creatura marina può invertire il suo processo di invecchiamento

Se sottoposta a stress, la noce d'acqua, una creatura che ricorda una piccola medusa, è in grado di ritornare allo stato di larva. 
 
Quando le sue condizioni di vita miglioreranno, tornerà adulta, spiega la rivista “Science”

Oltre ad essere piccola e gelatinosa, quasi del tutto trasparente e potenzialmente invasiva, la Mnemiopsis leidyi, chiamata anche 'noce d'acqua', sembra una medusa senza esserlo realmente. 

Ma soprattutto ha una caratteristica sorprendente. “Quando i tempi sono duri [se il cibo finisce, per esempio], questo invertebrato traslucido inverte il suo processo di invecchiamento per tornare allo stadio di polipo. Quando la situazione migliora, inizia una nuova vita”, riferisce Science. 

La rivista scientifica americana fa eco a uno studio pubblicato online sulla piattaforma bioRxiv, che non è ancora passato al comitato di lettura. 

Questo ctenoforonon è l'unica creatura nota in grado di invertire il proprio processo di invecchiamento. I biologi ne hanno già individuati altri due: l’Echinococcus granulosus, un verme parassita dell’intestino tenue dei cani, e la Turritopsis dohrnii, detta anche “medusa immortale”. 

Anche se Turritopsis dohrnii e Mnemiopsis leidyi sono creature marine dall'aspetto simile, non si comportano allo stesso modo in questo strano processo. 

Mentre “ringiovanisce”, la medusa immortale vede le sue cellule perdere la loro identità, fondersi in una sorta di cisti e ridifferenziarsi in un polipo che libera una colonia di nuove meduse. 
Pertanto, non è esattamente lo stesso organismo che ringiovanisce e diventa di nuovo adulto. 

Ma quando si tratta di noci d'acqua, è diverso. La disintegrazione cellulare osservata nella Turritopsis dohrnii non avviene. Joan Soto-Angel, una delle due coautrici dello studio, assicura: 
È chiaro che è esattamente lo stesso individuo che diventa più giovane, come se tornasse indietro nel tempo”, per poi tornare adulto. 

Yoshinori Hasegawa, uno zoologo del Kazusa DNA Research Institute in Giappone, che non è stato coinvolto nel lavoro, si chiede se la Mnemiopsis leidyi inverta davvero il suo orologio biologico. 

Per lui si tratterebbe piuttosto di un ringiovanimento imperfetto. Resta il fatto che questa scoperta dimostra che le capacità rigenerative sono possibili, sicuramente anche le altre creature ce l'hanno. 

Resta da trovarle. Condivideranno i loro segreti con gli umani in cerca dell'eterna giovinezza?

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