I ricercatori propongono un metodo scientifico per determinare con precisione quale pubblico può vedere un determinato film.
Difficile trovare una logica ai limiti di età per vedere un film al cinema. Mentre quello che contiene scene un po' audaci può essere vietato ai minori di 16 anni, un altro particolarmente violento può essere visto a 12, anche a 10 anni.
A seconda dei paesi, delle culture e persino delle commissioni responsabili della determinazione di questi limiti di età, le variazioni possono essere notevoli. Senza peraltro trovare una ragione oggettiva per spiegare questa o quella decisione, che spesso dà origine a dibattiti animati.
Un'équipe di scienziati dell'Istituto Max Planck di chimica a Mainz (Germania) pensa di aver trovato un modo, quanto di più serio, per risolvere questi limiti di età: misurando il gas sprigionato dagli spettatori in una stanza
Ovviamente non si tratta di gas dal basso (da 'grande abbuffata'), ma isoprene. Infatti, più un individuo è nervoso o eccitato, più rilascia questo gas. I ricercatori hanno confermato questo misurando le emissioni gassose utilizzando uno spettrometro di massa in 135 proiezioni di 11 film diversi. Il dispositivo ha effettuato una misurazione ogni 30 secondi.
I loro risultati confermano che l'isoprene è un buon indicatore per misurare la tensione emotiva (generata da violenza, paura o eccitazione sessuale) causata da un film su un gruppo. Maggiore è la reazione, maggiore dovrebbe essere il limite di età.
Se non dovrebbe essere usato per stabilire un'età per tutti i film, questo metodo potrebbe almeno rivelarsi utile nei film contestati, specialmente nelle classi di età tra 0, 6 e 12 anni che sono tra quelle più vulnerabili, dicono gli scienziati tedeschi i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista 'Plos One'.
Nessun commento:
Posta un commento