I ricercatori propongono un metodo scientifico per determinare con precisione quale pubblico può vedere un determinato film.
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A seconda dei paesi, delle culture e persino delle commissioni responsabili della determinazione di questi limiti di età, le variazioni possono essere notevoli. Senza peraltro trovare una ragione oggettiva per spiegare questa o quella decisione, che spesso dà origine a dibattiti animati.
Un'équipe di scienziati dell'Istituto Max Planck di chimica a Mainz (Germania) pensa di aver trovato un modo, quanto di più serio, per risolvere questi limiti di età: misurando il gas sprigionato dagli spettatori in una stanza
Ovviamente non si tratta di gas dal basso (da 'grande abbuffata'), ma isoprene. Infatti, più un individuo è nervoso o eccitato, più rilascia questo gas. I ricercatori hanno confermato questo misurando le emissioni gassose utilizzando uno spettrometro di massa in 135 proiezioni di 11 film diversi. Il dispositivo ha effettuato una misurazione ogni 30 secondi.
I loro risultati confermano che l'isoprene è un buon indicatore per misurare la tensione emotiva (generata da violenza, paura o eccitazione sessuale) causata da un film su un gruppo. Maggiore è la reazione, maggiore dovrebbe essere il limite di età.
Se non dovrebbe essere usato per stabilire un'età per tutti i film, questo metodo potrebbe almeno rivelarsi utile nei film contestati, specialmente nelle classi di età tra 0, 6 e 12 anni che sono tra quelle più vulnerabili, dicono gli scienziati tedeschi i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista 'Plos One'.
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