16 aprile, 2016

Il 43% dei giocatori di football mostrano segni di commozioni cerebrali

La cruda realtà che si nasconde dietro le quinte, lontano dalla luce dei riflettori e dagli applausi della folla delle gradinate.
Uno studio sui giocatori in pensione dello sport più seguito in america è molto allarmante sui rischi di questo sport. 
http://www.nfl.com/

Il 43% dei pensionati della National Football League (NFL) mostrano segni di commozione cerebrale, lo rivela uno studio pubblicato lunedi e rafforza le preoccupazioni per gli urti violenti tra i giocatori, fenomeno corrente di questo sport principe negli Stati Uniti. 

"Questo è uno dei più corposi studi sui giocatori e pensionati della NFL, uno dei primi a fornire prove oggettive e importanti di traumi in questi ex giocatori viventi", ha commentato Francis Conidi della Universita di stato di Florida. 

"Il tasso di danni era molto più alto tra i giocatori di quello osservato nella popolazione generale", dice l'autore dello studio pubblicato in vista del 68 raduno della American Academy of Neurology a Vancouver, Canada. 

Lo studio è stato condotto tra 40 giocatori in pensione NFL, attraverso imaging con tensore di diffusione, una tecnica di risonanza magnetica. I giocatori, la maggior parte dei quali si sono ritirati da meno di cinque anni e hanno giocato per sette anni, in media, in campionati prestigiosi, sono stati sottoposti anche ad una serie di esercizi di memoria. 

In età compresa tra 27 a 56 anni, gli ex giocatori hanno detto di aver subito una media di otto traumi. 

Le immagini hanno aiutato gli scienziati a trovarne le prove. Studiando il movimento delle molecole d'acqua nella materia bianca del cervello hanno dimostrato che "17 giocatori, pari al 43% di loro" ha subito traumi al cervello. 

Durante gli esercizi, "il 45% ha mostrato problemi di apprendimento e di memoria, il 42% della capacità di concentrazione", concludono i ricercatori.

Questo studio aiuterà gli scienziati a comprendere meglio l'encefalopatia traumatica cronica associata a demenza, depressione e suicidio. 

La NFL è stata spesso fortemente criticata per aver a lungo sottovalutato l'impatto dei traumi sulla salute dei giocatori,  problematica, questa, recentemente messa in scena nel film "Concussion" con Will Smith. 

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