24 giugno, 2011

Così scrisse Cavour a Verdi. 150° Unità d'Italia


10 gennaio 1861.  Così scriveva Cavour a Verdi in una lettera, affinché il Maestro si candidasse alle elezioni per il primo Parlamento del Regno d’Italia.

«Io reputo quindi dovere di ogni buon cittadino in queste circostanze il fare sacrificio d’ogni particolare riguardo l’andare incontro ai maggiori sacrifizii, per cooperare alla comune salvezza.(…) So che le chiedo cosa per lei grave e molesta. Se ciò malgrado insisto è perché reputo la sua presenza alla Camera utilissima». 
Verdi accettò, e fu eletto deputato nel collegio di Borgo San Donnino (l’attuale Fidenza), nel 1874 divenne senatore a vita. 

Anche da queste parti la ricerca degli equilibri ha finalmente determinato la scelta dell’homo novus. Chiamato ad un compito difficile. Si è dato inizio ad una nuova era. Potremmo dire, parafrasando, che stiamo per imboccare l’’era del ‘giacinto’. 
La mitologia ci racconta Apollo che ... lo trasformò in un fiore profumatissimo che rinasce “eternamente” ad ogni primavera ... 
Forse perché legato ai giovani, il fiore è intimamente associato all’idea del gioco, del divertimento e dello sport. Mentre il giacinto rosso è simbolo del dolore, del lutto e della gelosia; quello blu della costanza; quello bianco, diciamo pure bianco fiore, della discrezione e persino dell’accettazione di un appuntamento. Segnerà la storia della nostra città?
Ha ritrovato il fulgore il primo partito della coalizione?? 

Nessun commento: