Caitlin Dewey si ferma. La giornalista che smantella le falsità del web ogni settimana chiude la sua rubrica sul Washington Post "Che cosa era falso su internet questa settimana".
L'evento crea l'opportunità per Numerama di riconsiderare l'utilità del fact-checking, questa pratica giornalistica che controlla proprio alcuni dettagli divertenti che corrono in particolare su Internet, "una missione che è nel pubblico interesse", secondo il sito.
Vi sono due categorie di questi falsari delle informazioni, tipo, Jolly che fa scherzi, come The Onion, Stati Uniti, Le Gorafi in Francia, dove "basta andare sulla pagina apposita" per capirne l'aspetto parodistico.
L'altra più pericolosa, quella dei "bugiardi", la stessa responsabile della conclusione della rubrica di Caitlin Dewey. Se i siti satirici sono innocenti, i siti complottisti o cospiratori "rendono la vita difficile alle informazioni". Questi siti "giocano sulle paure e i fantasmi per vendere" ... e funziona.
Walter Quattrociocchi, responsabile del Laboratorio computazionale di scienza sociale dell'IMT di Lucca in Italia, spiega sul Washington Post:
"La fiducia nelle istituzioni oggi è estremamente bassa oggi, i bias cognitivi sono stati sempre molto presenti: ciò significa che i lettori che trasmettono storie false sono solo interessati a storie conformi alla loro punto di vista - anche se è stato dimostrata la loro falsità".
Quindi tutto inutile per Caitlin Dewey che scoraggiata si ferma all'82° settimana di attività. Per Numerama, il problema è tutto qui "lasciar cadere le braccia, rinunciare, mettendo a tacere i fatti, bloccare la discussione ragionata lascia il campo al falso, al deviato, al favolistico - pericoloso". Invitando i media a fare autocritica:
«Come è possibile che la stampa, la cui unica missione è informare, abbia perduto fino a questo punto la fiducia dei suoi lettori?".
Quindi tutto inutile per Caitlin Dewey che scoraggiata si ferma all'82° settimana di attività. Per Numerama, il problema è tutto qui "lasciar cadere le braccia, rinunciare, mettendo a tacere i fatti, bloccare la discussione ragionata lascia il campo al falso, al deviato, al favolistico - pericoloso". Invitando i media a fare autocritica:
«Come è possibile che la stampa, la cui unica missione è informare, abbia perduto fino a questo punto la fiducia dei suoi lettori?".
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