18 dicembre, 2015

Dipendenza da Smartphone? - É solo una questione di progettazione.

Se si ha la sensazione di essere assorbiti dallo schermo e di spendere molto più tempo di quanto si desideri realmente sulle applicazioni, non è perché si abbia la stessa volontà di un'ameba, ma perchè dietro si nasconde un duro lavoro di ingegneria.

http://networkeffect.io/
Clip dal sito "Network effect". Il sito voyeuristico è volutamente sconnesso e sconcertante. 

La dipendenza da un sito è una questione di design, ricorda la giornalista americana Natasha Singer sul New York Times. Gli ingegneri e progettisti cercano di massimizzare il tempo speso sui loro siti o applicazioni. 

Così, come dice un ex ingegnere di Instagram alla giornalista: 


"Una volta che le persone arrivano, un effetto di 'economia di rete' è in atto (fenomeno per cui l'utilità o il valore di un servizio dipende dalla quantità dei suoi utenti, ndr) e, quindi, c'è un eccesso di contenuti.


Gli utenti fanno clic un po' dappertutto - c'è sempre un nuovo hashtag su cui cliccare e, lentamente, il servizio assume una vita propria, come un organismo. É proprio allora che la gente ne può diventare ossessionata". 

Dall'autoplay di Netflix o YouTube, che avviano automaticamente il video successivo, nel News Feed di Facebook o Twitter, che non si ferma mai, queste sono caratteristiche specifiche di progettazione che facilitano l'assorbimento continuo sugli schermi. spiega la Singer: 

"C'è anche un termine per gli esperti che lavorano continuamente ad affinare applicazioni e siti per una migliore presa sui consumatori, al fine di garantire che tornino e convincerli a rimanere ancora più a lungo. Questi sono i Growth Hackers "hacker della crescita". 

Questi "esperti" lavorano per catturare e tenere la vostra attenzione con tutti i mezzi possibili. 

Un articolo da leggere e meditarci su, la prossima volta che vi flagellerete ancora una volta per la perdita di tre ore su Facebook invece di fare qualcosa della vostra vita. 

Questa figura, come la definisce uno stilista, in Google. dicesi "product philosopher" - filosofo del prodotto, in inglese -, (anche se sarebbe difficile sapere che diavolo significhi veramente, in concreto): 

"Quando si dice 'non ho abbastanza volontà', ci si dimentica del fatto che ci sono 1000 persone dall'altra parte dello schermo, il cui compito è proprio quello di ripulire accuratamente le vostre norme personali". 

Nessun commento: