Il fruscio emesso quando una conchiglia viene avvicinata al nostro orecchio non è il rumore del mare. L'origine del suono è molto meno romantica ..
Se avvicini, infatti, una conchiglia all'orecchio si ha la sensazione di ascoltare il mare. Una pratica infantile che indubbiamente il suo effetto ai bordi dell'acqua, ma anche in salotto, soprattutto se si sta per rimorchiare e si vuol fare i romantici. Ho verificato questo l'altra sera, durante un'abbordaggio. Qui la tenera donzella incantata dalla magia dell'amore sbatteva le ciglia estasiata, giovanissima, forse non sapeva molto sulla suggestione della conchiglia, oppura la sapeva già molto lunga e dissimulava perfettamente...
Senza togliere il piacere agli innamorati è bene sapere che il guscio, nel nostro caso, funziona da cassa di risonanza. Il ronzio proviene in realtà da nostro corpo, cioè dal battito cardiaco e dal flusso, più precisamente, del nostro sangue. Esso agisce come una barriera anti-rumore esterno, permettendo al nostro udito di concentrarsi esclusivamente sui suoni interni. Il volume sarà ancora maggiore e proporzionato alla cassa armonica, quanto più questa sarà grande, entro certi limiti, s'intende. Allo stesso modo la vicinanza maggiore al guscio rafforzerà ulteriormente l'effetto.
Per farla breve, anche un bicchiere vuoto o un vasetto di marmellata contro l'orecchio vi darà l'impressione di sentire il mare (è certamente meno romantico e dignitoso). Un suono simile e avvertito permanentemente da persone che soffrono di acufeni (rumori nell'orecchio persistenti) che abbiano nell'adolescenza, ma ancor più in età adulta, frequentato discoteche ed ambienti rumorosi imprudentemente ...
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