18 novembre, 2015

Parigi ha illuminato il mio mondo delle tenebre, proprio come il sole avrebbe fatto.

Il pittore Marc Chagall canta le lodi di Parigi! Arrivato ​​lì dopo la rivoluzione bolscevica. Il suo lavoro ineffabile con colori sgargianti e di ispirazione biblica è nutrito dall'incontro con la città delle luci. Qual è il futuro di Parigi? Lo ignora ma esplora le bellezze della capitale. 

Marc Chagall - WikiArt.org
Lettera a Parigi di Marc Chagall

Parigi


Ognuno di noi, si è diretto a Parigi, non per fare carriera, perché al momento vi sono poche possibilità in tal senso, ma per essere in grado di esprimersi liberamente e completamente e, soprattutto, per trovare strumenti artistici per esternare i nostri sentimenti. 

Io non so davvero come spiegarlo, ma negli ultimi due secoli, Parigi è stata l'unico posto dove abbiamo potuto veramente valutare le virtù e le debolezze di un'immagine. 

Ho lasciato la mia terra natale nel 1910. A quel tempo, ho deciso che avevo bisogno di Parigi

Ci sono andato perché stavo cercando la sua luce, la sua libertà, la sua cultura e l'opportunità di affinare il mio mestiere. Parigi ha illuminato il mio mondo delle tenebre, proprio come il sole avrebbe fatto. 

Passavo le giornate vagando da Place de la Concorde e vicino ai jardins de Luxembourg.

Ho contemplato Danton e Watteau, ho strappato alcune foglie. 

Oh, se solo potessi raggiungere, cavalcando una delle gargouilles di Notre Dame come se fosse un cavallo, per tracciare un percorso, attraverso i cieli, a forza di braccia e gambe. 

Eccoti, Parigi. Tu sei la mia seconda Vitebsk (città natale del pittore).

Marc Chagall  

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