Il canale televisivo BBC-Three trasmette il programma: "Is this rape? Sex on trial", per educare i giovani al consenso. Gli spettatori sono invitati a rispondere sul consenso o meno al rapporto visualizzato sullo schermo.
Affrontando un argomento iperdelicato, la BBC, in onda Lunedi sera, trasmette un programma per gli adolescenti per educarli su stupro e consenso, dal titolo "É stupro? Sesso sotto processo".
In una ricostruzione in stile reality, lo spettacolo, in tre parti, mostra una serata a base di alcol seguita da una relazione sessuale tra due adolescenti conosciutisi poco prima, l'indomani della festa e, infine, il giovane uomo davanti a un giudice.
Un gruppo di adolescenti di età compresa tra 16-18 anni, isolati per due giorni e accompagnati da uno psicologo, deve rispondere passo passo a una serie di domande poste da un moderatore, se sono d'accordo sulla opportunità o meno del rapporto e, infine, se possa caratterizzarsi o no come uno stupro.
In una ricostruzione in stile reality, lo spettacolo, in tre parti, mostra una serata a base di alcol seguita da una relazione sessuale tra due adolescenti conosciutisi poco prima, l'indomani della festa e, infine, il giovane uomo davanti a un giudice.
Un gruppo di adolescenti di età compresa tra 16-18 anni, isolati per due giorni e accompagnati da uno psicologo, deve rispondere passo passo a una serie di domande poste da un moderatore, se sono d'accordo sulla opportunità o meno del rapporto e, infine, se possa caratterizzarsi o no come uno stupro.
Il dibattito tra i giovani è concentrato in particolare sul fatto che in nessun momento la ragazza spinge chiaramente il giovane, che impone il sesso orale, o pronunzia la parola "no". In definitiva, oltre l'80% degli adolescenti ritiene che si tratti di una vittima di stupro, così come gli spettatori invitati a votare sul sito della BBC. Un avvocato è anche intervenuto per dare il punto di vista della legge.
Le reazioni sono state numerose dopo la trasmissione senza, però, denuncia virulenta. Se il Daily Telegraph ha scoperto che c'era troppa enfasi sulla figura maschile, a The Independent ha stupito l'ignoranza dei giovani che hanno esitato a descrivere come stupro il rapporto non consensuale.
Sui social networks, in corrispondenza degli hashtag #SexonTrial #IsThisRape, alcuni proponevano lo show nelle scuole, dicendo che non si parla abbastanza di stupro. Altri hanno deplorato che la fine dello spettacolo è "centrato sul soddisfacimento dello stupratore", punibile con sette anni di carcere.
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A chi non lo ricordi suggerirei anche di rivedere il film "sotto accusa", 'dove 'è la donna ad averli provocati'.
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