La Coldiretti ha chiesto di non distribuire i tradizionali rami di ulivo domenica per prevenire la ulteriore diffusione di batteri che hanno già contaminato centinaia di migliaia di alberi di ulivo, nel sud d'Italia.
Nella Domenica delle Palme, la prossima, che precede la Pasqua, i cattolici sono soliti distribuire i rami benedetti, principalmente rami di ulivo. In Medio Oriente, sono più spesso palme.
"Sarebbe la prima volta che i rami di ulivo non sono distribuiti durante la Settimana Santa, ma si deve prendere questa decisione per limitare il rischio di diffusione di milioni di piante", ha detto Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, una delle principali confederazioni sindacali degli agricoltori della penisola.
Per diversi mesi, la regione Puglia, sta cercando di fermare la diffusione del batterio "Xylella" che fa appassire le piante e contro il quale nessuna cura è stata ancora trovata.
Se è vero che i batteri non rappresentano alcun rischio per gli esseri umani, tuttavia, sono una minaccia per vigneti ed agrumi europeI.
Per diverse settimane, l'Unione europea ha chiesto la rimozione di alberi infetti, almeno il 10% dei circa 11 milioni di alberi di olivo secolari di Lecce, dove il batterio è già responsabile di una catastrofe ambientale ed economica.
La schiusa delle Aphrophoridae, insetto vettore della malattia, dovrebbe iniziare nei prossimi giorni, e lo scambio dei tradizionali ramoscelli potrebbe diventare "molto pericoloso" per le piante vicine, secondo la Coldiretti.
Le autorità ecclesiastiche italiane hanno dato alcuna direttive. Ma secondo la stampa, diverse diocesi hanno preso iniziative per garantire che i rami utilizzati non siano della zona di Lecce.
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