13 marzo, 2015

Bere caffè protegge dalla sclerosi multipla

Uno studio negli Stati Uniti e Svezia mostra che bere parecchie tazze di caffè al giorno riduce il rischio di sclerosi multipla.
http://bionews-tx.com/news/2015/03/02/can-cup-joe-lower-risk-multiple-sclerosis/
Lo ha rivelato venerdì 27 febbraio l'analisi degli studi condotti in Svezia e negli Stati Uniti circa l'impatto della caffeina sulle ricadute e disabilità di questa malattia. 

"Il consumo di caffeina è stato collegato a un ridotto rischio di malattia di Parkinson e il morbo di Alzheimer e il nostro studio mostra anche i potenziali effetti protettivi contro la sclerosi multipla", dice il Dott Ellen Mowry, neurologo presso la facoltà di Medicina, Johns Hopkins University, autore principale dell'analisi. Quest'ultimo è stato pubblicato sul sito della American Academy of Neurology

Si "rafforza l'idea che questa sostanza potrebbe essere utile per il cervello", ha aggiunto. 

I ricercatori hanno analizzato uno studio svedese di 1.629 persone con SM e altri 2.807 soggetti sani. Essi hanno anche studiato i dati di ricerca negli Stati Uniti, condotto su 1.159 persone con la malattia e altri 1.172 che erano in buona salute. 

Gli studi hanno stabilito l'incidenza dell'abitudine a bere caffè tra i partecipanti con sclerosi multipla, da uno a cinque anni prima della comparsa dei sintomi, negli Stati Uniti, e fino a dieci anni prima nel gruppo svedese. I ricercatori li hanno confrontati con quei partecipanti avvezzi al consumo di caffeina nei periofi similari. 

Altri fattori sono stati presi in considerazione, come ad esempio età, sesso, indice di massa corporea e abitudine ad esporsi al sole. Nel gruppo svedese che ha bevuto il caffè aveva 1,5 volte più probabilità di sviluppare MS rispetto a quelli che ne avevano preso almeno sei tazze al giorno. 

Nella équipe statunitense, l'aumento del rischio di contrarre questa malattia era simile, ma rispetto a coloro che consumano almeno quattro caffè al giorno, un anno prima della comparsa dei sintomi. 

"La caffeina dovrebbe essere studiata per il suo impatto sulle ricadute e disabilità nella sclerosi multipla", ha detto il dottor Mowry. a sclerosi multipla è una malattia neurologica cronica autoimmune del sistema nervoso centrale. 

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