15 novembre, 2014

Sognando la jihad su facebook.


Queste giovani che sognano la jihad sui social networks.

Alcuni giornalisti, in Francia, hanno creato un profilo Facebook falso per incontrare giovani candidati alla jihad. 

http://www.francetvinfo.fr/france/jihadistes-francais/info-francetv-info-jihad-comment-une-jeune-fille-de-16-ans-aide-ses-amies-facebook-a-partir-en-syrie_742665.htmlDounia (il nome è fittizio per proteggere l'identità della ragazza), 16 anni, per ben tre volte ha tentato di fuggire in Siria. Preoccupati, i suoi genitori, le hanno ritirato il passaporto, ma non hanno sortito i risultati sperati: lei continua a dire che lascerà il sud della Francia per andare a fare la jihad con il passaporto di sua sorella. 

Il team di France TV ha avvicinato Dounia su Facebook, grazie ad un profilo falso - quello di una Parigina quindicenne, Sara, vagamente interessata alla jihad - creato dai giornalisti per "comprendere il ruolo delle reti sociali nella radicalizzazione degli atteggiamenti di alcune giovani ragazze", come leggo nel sito

Dounia ha risposto alle domande di "Sara" su Facebook, ma suggerisce subito una conversazione su Skype, meno sorvegliato. 

Qui l'adolescente sviscera tutti i suoi consigli. "Itinerari, numero di passaggi, Dounia sa tutto. C'è un fratello 'già lì, con il quale si sposerà, Inshallah', che le ha fornito tutto", dice FranceTVinfo, che ha registrato e pubblicato la conversazione.

La ragazza consiglia "Sara" di combinare dei voli al confine turco-siriano, Gaziantep, possibilmente attraverso l'Italia. "Durante il viaggio, è necessario togliere il velo, niente velo, tassativamente. Devi essere kuffar (miscredente) ben truccata, unghie e tutto quanto, anche i tacchi". 

Attenzione all' Hotel, agli orari di transito di chi ti prende in Siria - il niqab, qui, è di rigore - nella casa che aspetta le candidate alla jihad, dopo l'ultimo confine siriano. Tutto è predisposto.  

Cosa fare lì? "La cosa migliore è che ti sposi su Skype", dice la ragazza, in modo che il potenziale marito scelga la jihadista aspirante. 

Ultimo consiglio, per non dilungarsi: "Se davvero si vuole andare, bisogna essere pronte a tutto". Dalla tortura, nel caso di sequestro di persona da parte dei peshmerga, alla vedovanza per la cintura di bombe, che si raccomanda di portare comunque e sempre: Dounia sembra avere tutte le risposte. Lei non ha paura della morte? No, lei non teme che Allah, riporta FranceTV "E, a riguardo, cita approssimativamente alcuni versi del Corano".

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