Mentre Rosetta incontra Chury, dopo un decennio di peregrinazioni nello spazio profondo, e il suo piccolo Philae si prepara all'esplorazione della cometa. Mentre il Natale bussa alle porte ed il fascino del corpo celeste avvicinato come non mai, ci lascia stupiti e meravigliati, mi giunge una nota della Fondazione Pomarici Santomasi.
Una volta la si chiamava 'Museo' evocando muffe e odori di polvere ed indicava il patrimonio che il cittadino Ettore donò alla città, ora 'Fondazione' ma in città il cambiamento non si è granchè avvertito.
Venerdì prossimo si riparte.
Le tavole del Cantastorie racconteranno di un Ettore con i fanciulli, epigoni di tanta storia, nella visita a questo luogo, scodellate ai presenti che si apprestano alla 'tempesta': Dal giardino pensile del melograno, al castello, alle terre del barone, molte sono le suggestioni-stimolo della serata.
II nuovo consiglio direttivo ha deciso di iniziare così. La coincidenza dell'avventura di Rosetta sembra essere bene augurante tanto da spingerci ad essere ottimisti e sorvolare su eventuali piccole défaillances della prima ora, visto che sembra che la penosa distribuzione di denaro a pioggia finora perpetrata sia finalmente conclusa, con annesso contributificio.
_______________Vi trasmetto il comunicato stampa integrale dell'appuntamento di venerdì:
a cura di
Maria Teresa Di Noia
Fondazione Ettore Pomarici Santomasi
Gravina
evento del 14/11/2014
Siete pronti?
Vi aspettiamo numerosi!
Venerdì 14 Novembre alle ore 18
presso la Sala Convegni
della Fondazione ”Ettore Pomarici Santomasi”
Saranno presenti le autorità e, come ospite d’eccezione,
il dott. Davide Isidoro Mortellaro,
Professore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Bari “Aldo Moro”
Il Brainstorming: la soluzione ideale per un progetto di successo?
Il metodo del brainstorming iniziò a diffondersi nel 1957, grazie al libro Applied Imagination del dirigente pubblicitario Alex Faickney Osborn.
Il brainstorming è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Spesso erroneamente tradotto come tempesta di idee, in realtà significa "usare il cervello (brain) per prendere d’assalto (storm) un problema".
Sinteticamente consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate, paradossali o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secondo tempo, terminata la seduta di brainstorming.
Il risultato principale sarà una lista di idee per un approccio ad una soluzione successiva, o in una lista di idee che si trasformeranno nella stesura di un programma di lavoro per trovare in seguito una soluzione.
Il brainstorming dunque è la tecnica che verrà utilizzata dalla Fondazione”E.Pomarici Santomasi” per condurre un lavoro di gruppo e servirà a tirar fuori dal gruppo stesso il maggior numero possibile di idee su un determinato tema senza porsi ancora come obiettivo una risposta esaustiva e coerente al compito che ci si propone. L’invito è dunque rivolto alle associazioni culturali,ad artisti,professionisti del settore e a tutta quella cittadinanza attiva che vuole mettersi in gioco con delle proposte.
Le fasi e le regole principali sono:
1°FASE: massima creatività e pensiero divergente.
Tutti potranno dire qualunque cosa venga loro in mente rispetto al tema
Tutto ciò che verrà detto deve essere appuntato da chi è incaricato di fare il report dell'attività perciò sarà cura di ciascuno controllare che ciò che dice venga scritto
Nella prima fase non sarà possibile chiedere spiegazioni o contraddire ciò che viene detto.
Naturalmente si parlerà uno alla volta e tutti dovranno ascoltare chi parla.
Si potrà lasciare che ciascuno intervenga liberamente tutte le volte che vuole
2° FASE: chiarimenti e critiche
Tra le cose scritte si cerca ciò che non è chiaro e si chiede a chi l'ha detto di spiegarlo e di chiarirlo E' possibile anche contestare la pertinenza e cancellare se tutto il gruppo è d'accordo. Se le opinioni sono discordi sul lasciare o meno un certo concetto si può decidere a maggioranza o per consenso se si ha tempo di discutere.
3° FASE: Variabile. Dipende un po' dallo scopo iniziale.
Può essere quello di scegliere tra le tante cose dette le più importanti, in tal caso ciascuno ne sceglie due o tre significative .
Oppure si deve arrivare con metodo simile ad un'unica soluzione.
Oppure ancora si individuano filoni, temi principali, in cui le varie proposte possono essere inserite.
Mariateresa Di Noia
Mariateresa Di Noia
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