11 ottobre, 2014

Sì, dopo la morte c'è qualcosa. Uno studio inglese lo dimostra.

Giorni fa una mia amica (Google+) si poneva il problema, nella sua consueta forma lieve e curiosa. Lungi da me rispondere al quesito più dibattuto dell'umanità. Propongo questo post con lo spirito di aggiungere un piccolo tassello all'irrisolubile puzzle.

C'è qualcosa dopo la morte?

Ricercatori britannici hanno affrontato la questione di ciò che ci accade dopo la morte. Hanno studiato e intervistato persone che hanno avuto un'esperienza di premorte. 

http://www.telegraph.co.uk/science/science-news/11144442/First-hint-of-life-after-death-in-biggest-ever-scientific-study.html
dal Daily Telegraph
E se la nostra coscienza fosse ancora sveglia dopo che il cuore si è fermato e il cervello spento? 
Queste sono  le prime risposte di un primo studio su larga scala condotto da un team britannico dell'Università di Southampton, riportata dalla stampa europea ed internazionale. 

Il 39% delle persone che sono ritornate alla vita dicono di ricordare di essere state coscienti. Sono state in grado di rispondere a domande che mostrano che erano coscienti quando il loro cervello aveva smesso di funzionare. 

Spesso screditate, queste testimonianze, liquidate come allucinazioni, prima o subito dopo la rianimazione per arresto cardiaco, hanno ora la prova scientifica. Il Dottor Sam Parnia (già cit.) ha esaminato questi casi e ha intervistato 2.060 pazienti che hanno sperimentato una esperienza di pre-morte (NDE: Near Death Experience)

http://mysteriousuniverse.org/2014/10/aware-study-results-finally-published-does-not-prove-life-after-death/Dal punto di vista medico, quando il cuore si ferma, il cervello ne segue la sorte dopo 20-30 secondi. Tranne che per i casi verificati dai i risultati dello studio denominato "AWARE (consapevole)" che dimostra l'esistenza di una coscienza per un periodo di tre minuti dopo l'arresto cardiaco. 

Le testimonianze di esperienze di premorte sono spesso poco chiare, tanto da dubitarne sulla realtà. Questa mancanza di chiarezza è dovuta secondo il dottor Sam Parnia dai farmaci somministrati o dai danni cerebrali. 

"Non sappiamo se il fenomeno svanisca, ma, subito dopo la morte, siamo ancora coscienti", spiegano i ricercatori. Così è, per il momento, impossibile sapere quanto tempo la coscienza continui dopo la morte. 

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