21 maggio, 2014

Lo scandaloso bacio sul rutilante tappeto di Cannes

Un bacio a Cannes e scandalo in Iran 

L'immagine mostra la regista iraniana Leila Hatami che saluta con un bacio il  presidente del festival è stata offuscata nel suo paese. La Vice Ministro della Cultura ha detto che l'atteggiamento era "inappropriato". 

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L'attrice iraniana Leila Hatami, membro della giuria del Festival di Cannes, ha attirato le ire di Teheran, per avere salutato con un bacio il presidente del festival Gilles Jacob. L'immagine, ripresa da alcuni media iraniani, che hanno offuscato il gesto, mostra la signora Hatami mentre bacia la guancia del signor Jacob, mercoledì scorso, all'apertura della 67° edizione della serata del festival. 
"Coloro che partecipano a manifestazioni internazionali dovrebbero prendere in considerazione la credibilità e la castità iraniani a non mostrare una cattiva immagine delle donne iraniane", ha detto il vice ministro della Cultura, Hossein Noushabadi.
"Artista o no, la donna iraniana è simbolo di castità e di innocenza, quindi un tale atteggiamento inadeguato verificatosi di recente a Cannes non è coerente con i nostri principi religiosi '", ha spiegato. 
Gilles Jacob ha risposto Lunedi su Twitter: "Sono stato io a baciare la signora Hatami. In quel momento rappresentava per me tutto il cinema iraniano, dopo è ritornata se stessa". "Questa polemica sulla base di un costume usuale in Occidente non ha motivo di essere", ha aggiunto in un secondo tweet. 
              
Nata a Teheran in una famiglia di cineasti, Leila Hatami ha guadagnato fama mondiale con il film "A Separation" (la separazione) di Asghar Farhadi, che ha vinto un Orso d'oro al Festival di Berlino 2011 e Oscar per il miglior film straniero l' anno successivo. 
              
Secondo la legge islamica in vigore nel paese dopo la rivoluzione del 1979, una donna non può avere un contatto fisico con un estraneo alla sua famiglia. Secondo il sito web del leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, tuttavia, è lecito per un musulmano stringere mani non musulmane, indossando guanti e senza esercitare troppa pressione durante l'handshake. 
              
Inoltre i Conservatori iraniani hanno recentemente chiesto la rigorosa applicazione del velo islamico nei luoghi pubblici, dopo una campagna su internet dove centinaia di iraniane erano apparse senza velo. 
                 
Per verificare che le donne rispettino scrupolosamente il codice di abbigliamento in strada, la polizia ha costituito da più di un decennio una unità di "moralità", che impone multe o arresta le donne non velate, considerate malvestite. 
             
Ma il presidente Hassan Rohani, eletto nel giugno 2013, dopo una campagna di incremento delle libertà culturali e sociali, ha chiesto nel mese di ottobre alla polizia di esercitare maggiore tolleranza sulla questione 'velo'.

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