Secondo un sondaggio americano condotto presso la Johns Hopkins University di Baltimora, la caffeina migliora alcuni ricordi per un periodo di almeno un giorno.
Il team guidato dal professor Michael Yassa ha chiesto a 73 volontari di guardare immagini di oggetti. Quindi, metà del gruppo ha ricevuto una dose di 200 mg di caffeina, l'equivalente di due tazze di caffè, e l'altra metà ha ricevuto un placebo. Il giorno successivo è stato chiesto ai due gruppi di guardare un'altra serie di immagini. Alcune erano le stesse del giorno prima, altre nuove e altre ancora erano simili ma con alcune differenze. I due gruppi sono riusciti nello stesso modo a distinguere le vecchie dalle nuove immagini. Ma quelli che avevano ricevuto caffeina erano più facilmente in grado di distinguere le differenze tra immagini simili.
"Se avessimo usato un test sulla memoria standard senza questi articoli simili, difficili da distinguere, non avremmo trovato alcun effetto della caffeina", secondo il professor Yassa. Nel caso di immagini simili, il cervello deve svolgere un compito più "difficile" che gli addetti ai lavori definiscono impegno nella "separazione del modello". E 'proprio questo processo che sembra "rinforzato dalla caffeina", dice Yassa in cui si afferma che "la caffeina è associata alla longevità e alla buona salute e può avere effetti protettivi nel declino cognitivo come nel morbo di Alzheimer". Uno studio del US National Cancer Institute (NCI), pubblicato nel maggio 2012, ha dimostrato che persone tra i 50 e 71 anni, che consumano una media di tre tazze di caffè al giorno, regolare o decaffeinato, hanno minor rischio di morire di malattie cardiovascolari e respiratoria, ictus, lesioni, incidenti, diabete o infezioni.
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