05 dicembre, 2011

Lo stato comatoso del PD _ Gravina – Adesso il VASO e colmo

Trasmetto il comunicato inviatomi alcuni minuti fa da Tonio Cozzoli Vice Segretario PD di Gravina in Puglia, sottoscritto dai componenti del coordinamento del PD di Gravina in Puglia. 

PER ESSERE VERAMENTE DEMOCRATICI


Denunciamo al nostro Partito lo stato comatoso in cui versa il circolo di Gravina in Puglia.

Denunciamo un clima pre-elettorale surriscaldato dall’eccitazione di una dirigenza che intende procedere senza alcuna esitazione verso un operazione di polverizzazione o distruzione del centro sinistra a Gravina in Puglia.

La caduta del governo di centrodestra, salutata dalla comunità come una liberazione, rischia di diventare una disfatta, un momento per annullare coscientemente una cultura di governo, una speranza di rinascita per il comune murgiano.

E' mancata un’analisi condivisa dell’accaduto e, conseguentemente, si sono contrapposte a livello cittadino due mozioni congressuali, la mozione denominata “Lista democratica per la legalità” e quella dell’attuale segretario di circolo.


In quel momento, comunque, il buon senso ci ha portati a credere in una gestione unitaria del partito, entrando nell’esecutivo del PD e accettando la funzione di vice coordinatore della segreteria - sebbene di una segreteria composta per 9/8 dalla mozione vincitrice -.

Nei fatti il congresso cittadino, fotografando la situazione del tesseramento 2009, ha disegnato una maggioranza e una minoranza interna – 74,23% e 25,77% -, ma non è riuscito, nonostante i buoni propositi, ad attestare una vera co-gestione, quell’unità tanto declamata e mai sperimentata … mai voluta per davvero.

Nelle feste democratiche, nelle iniziative pubbliche, mai un coinvolgimento di tutti i compagni e gli amici, ma una lotta contro il tempo, continue accelerazioni del segretario per ghettizzare le sensibilità e le istanze della minoranza interna.

Abbiamo tollerato sino all’inverosimile tale situazione, contestando con durezza una gestione arbitraria del partito, frutto di una maggioranza congressuale, ma soprattutto di una presuntuosa gestione autoreferenziale del partito, senza prestare la benché minima attenzione alle ragioni di tutte le componenti interne e, soprattutto, alle richieste provenienti dalla città.

Ebbene  adesso il vaso è colmo!
 ...(segue)
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