29 giugno, 2011

Giuseppe Peragina, motu proprio, elegge consigliere Francesco Schinco.


E’ accaduto ieri durante la celebrazione del consiglio comunale che era chiamato, tra l’altro, a surrogare il consigliere Giacinto Lupoli, nominato assessore, con il primo dei non eletti: Francesco Schinco. Vi faccio grazia del mio punto di vista riportandovi la sequenza dei fatti attraverso i due documenti sottoscritti dai consiglieri d’opposizione: che (dall’esposto al Prefetto) ‘… denunciano la grave violazione dell'art. 38 D.Lgs. 267/2000 operata dal Presidente del Consiglio Comunale in occasione dell'apertura dei lavori del Consiglio Comunale convocato per le ore 17,00 del 28/06/2011. Alle ore 18,00, dopo l'ora di tolleranza, il Segretario Comunale ha dato inizio all'appello verificando la presenza in aula di soli 15 consiglieri su 31 (Sindaco compreso), constatando la mancanza del numero legale. Inopinatamente, invece di sciogliere il Consiglio, ha "esteso" l'appello all'Ing. Franco Schinco, che sarebbe dovuto subentrare quale Consigliere, essendo primo dei non eletti nel partito del D.C., al posto del dimissionario Consigliere Lupoli Giacinto (nominato a sua volta Assessore), prima che l'assise comunale avesse effettuato la presa d'atto della cessazione dalla carica del Lupoli e del subentro del Consigliere Schinco Franco, con relativo esame delle condizioni di eleggibilità e incompatibilità (punto 1 dell'ordine del giorno). Tale atteggiamento, contrario al disposto di cui all'art. 38 D. Lgs. 267/2000: "i consiglieri entrano in carica all'atto della proclamazione, ovvero, in caso di surrogazione, non appena adottata dal consiglio la relativa deliberazione", ha consentito di rendere valida un'assemblea consiliare priva di validità per mancanza di numero legale. Per tanto, a parere degli scriventi, gli eventuali punti che dovessero essere approvati nella invalida assise risultano affetti da nullità assoluta. Considerato poi che il Presidente del Consiglio non è nuovo a tali atteggiamenti, si chiede che l'Ill.ma S.V. intervenga nei confronti dello stesso al fine di rimuoverlo dalla carica o, in subordine di richiamarlo al rispetto della legge, dello statuto e del regolamento
Cons_com28.jpg image by beppedeleonardisGli stessi consiglieri in una lettera al sindaco … RITENGONO che anche la seduta in seconda convocazione rischierebbe di essere inficiata nella sua validità. Considerata la rilevanza dei punti all'ordine del giorno, invitano la maggioranza a non celebrare il Consiglio in seconda convocazione, stante il concreto rischio di declaratoria di inefficacia degli stessi. SUGGERISCONO all'uopo, la convocazione d'urgenza di un nuovo Consiglio Comunale al fine di poter validamente provvedere all'approvazione di quei punti, essendo intento dei sottoscritti contribuire, in maniera concreta, all'approvazione degli stessi onde scongiurare il rischio della perdita dei finanziamenti ad essi collegati.
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Vedi anche
Consiglio comunale - rigenerazione urbana assestamento bilancio. Francesco Schinco consigliere

Esposto al Prefetto - leggi dall'originale

Lettera al Sindaco e al presidente del consiglio – leggi dall’originale

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