Michele Ventricelli Cons. Reg. SEL mi scrive a proposito della vicenda Battisti/Brasile
“LA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA ALL’OMBRA DELLA GIUSTIZIA. IL CASO BATTISTI”
In questi giorni stiamo assistendo allo spettacolo di quelli contro e a favore dell’estradizione dell’ex terrorista Cesare Battisti. Come credo sia ovvio, ognuno di noi armato della propria coscienza politica etica e civile ha una propria idea a riguardo. A cavallo di questo, gli attori del palcoscenico politico sono corsi alla ribalta dei due fronti e si rincorrono per trasmissioni televisive e interviste sui giornali sbandierando la propria posizione di cui si stenta a capirne l’origine politica, giustizialista o soltanto schiava dell’audience e dei suoi meccanismo elettorali.
L’estradizione di Cesare Battisti è una procedura eticamente giusta ed è un forte segnale di rispetto non solo nei confronti delle vittime che hanno subito i fatti in quegli anni ma nei confronti dello stesso Stato di diritto in cui l’Italia si riconosce con le sue istituzioni.
La vicenda è etica e istituzionale, non politica.
Nessun atto terroristico è stato politico ma semplicemente terroristico, né tantomeno credo lo si possa e debba riesumare oggi che il terrorismo è stato relegato alla rappresentazione di una buia parentesi della storie del nostro Paese. Battisti deve pagare la sua condanna in quanto autore di omicidio così come giudicato da più sentenze italiane. Il Brasile deve riconoscere l’istituzione Italiana in quanto tale e rispettare la sua giustizia.
Michele Ventricelli
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