11 dicembre, 2020

Per essere un animale protetto, è meglio essere piumato, peloso o invertebrato?

Orsi bruni e lupi sono i grandi beneficiari del programma di conservazione della fauna selvatica dell'Unione europea, a scapito di insetti o crostacei, meno diffusi ma più minacciati dalla scomparsa. 

La selezione umana sostituirà la selezione naturale? È quanto suggerisce un recente sondaggio pubblicato sulla prestigiosa rivista di biologia Proceedings of the Royal Society B e citato dal quotidiano The Guardian

Un team di ricercatori, guidato dall'ecologo italiano Stefano Mammola, ha analizzato il programma Life dell'Unione Europea, che finanzia azioni per il clima e l'ambiente. 

Lo studio mostra che la conservazione della fauna selvatica è "basata su un concorso di popolarità", scrive il quotidiano inglese, con i vertebrati che ricevono "quasi cinquecento volte più finanziamenti per specie rispetto agli invertebrati" tra il 1992 e il 2018. 

"Come esseri umani, siamo naturalmente più attratti dagli animali piumati e pelosi", analizza Stefano Mammola, ma "la biodiversità non si limita ai soli vertebrati, ci sono anche gli invertebrati, e ovviamente tutti microrganismi, funghi, ecc". 

Tuttavia, i programmi di assistenza alle specie sembrano essere basati più sul "carisma" degli animali che sul loro ruolo nell'ecosistema e sul grado di minaccia per loro, osserva il Guardian. 

Le "star della Hollywood della conservazione in Europa" sono orsi bruni, lupi, tarabusi e linci eurasiatiche che ricevono da sole quasi gli stessi finanziamenti di tutti gli invertebrati messi insieme. 

Un problema secondo i ricercatori, i quali lamentano che la popolarità di alcune specie mette in ombra altre specie critiche per l'ecosistema, come ragni e crostacei. 
"Non un solo ragno compare nella Direttiva Habitat dell'Unione Europea, che elenca solo pochi crostacei e nessun parassita", dice Stefano Mammola. 

L'estinzione degli invertebrati è, tuttavia, più preoccupante di quella dei vertebrati, riferisce il quotidiano britannico. Quello degli insetti, ad esempio, è otto volte più veloce di quello di uccelli, mammiferi e rettili, secondo un sondaggio pubblicato lo scorso anno sulla rivista Biological Conservation

Mentre l'orso bruno e il lupo grigio sono le specie che hanno ricevuto il maggior aiuto dall'Unione Europea (rispettivamente 47 milioni e 33 milioni di euro), sono classificati come animali di "minore preoccupazione", secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN)

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