La US Air Force organizza una competizione aperta ai migliori hackers per dirottare una delle sue spie in orbita.
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Questo per aiutare a scoprire quali siano i difetti nel sistema, scrive TechCrunch e, ovviamente, per correggerli in casi di pirateria, come la Spectre in James Bond o una potenza straniera ne approfitti per dirottare o disattivare un satellite.
L'esperimento era già stato tentato l'anno scorso: durante il DEF CON 2019 (la più grande convention di hacker del mondo), l'Air Force si era offerta. Si trattava di provare a hackerare uno dei suoi aerei da combattimento F-15.
Obiettivo raggiunto con successo, consentendo di identificare un gran numero di punti vulnerabili.
Quest'anno, quindi, l'Air Force si ripete con un satellite. Ha lanciato la sfida tramite il suo programma Hack a Sat (pirata un satellite) con un primo round di qualificazione che si svolgerà a maggio.
Bisognerà, in primis, riuscire a violare un satellite virtuale. I migliori saranno qualificati per la finale, dove bisognerà attaccare un vero satellite militare, in orbita attorno al pianeta.
Questo vero tentativo di hacking doveva avvenire in pubblico durante il DEF CON programmato per agosto a Las Vegas.
Ma il coronavirus obbliga alla prudenza, non è sicuro che la dimostrazione possa aver luogo. Sarebbe quindi fatto da remoto, ogni hacker lavorerebbe da casa sua.
I promotori di questo progetto, all'interno della US Air Force, sperano che i difetti vengano effettivamente scoperti in modo che, in futuro, i progettisti di satelliti pensino di lavorare con gli hacker durante la progettazione dei loro dispositivi.
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