14 gennaio, 2020

Incendi in Australia: Gara su Instagram di falsi aiuti in denaro.

Alcuni account offrono il loro aiuto per combattere gli incendi che devastano il paese, di concerto con i 'mi piace' o le richieste di finanziamento. 

https://www.huffpost.com/entry/instagram-scammers-australia-bushfires_n_5e17498cc5b61f70194b1bda
C'è di peggio che abusare della creduloneria delle persone: abusare della loro generosità. 

Le immagini terrificanti di un'Australia devastata dal fuoco hanno scatenato una gara globale di solidarietà per aiutare il Paese. Mentre la maggior parte di queste azioni sono del tutto rispettabili, i truffatori sfruttano la situazione per il loro guadagno personale. Soprattutto su Instagram. 

L'HuffPost ha scoperto diversi account che richiedono l'assistenza degli utenti di Internet ma che si rivelano essere truffatori che possono assumere forme diverse. La truffa più ovvia è quella in cui il responsabile della pubblicazione chiede di accreditare su un conto Paypal che risulta poi essere suo. Questo denaro, ovviamente, non verrà mai utilizzato per combattere gli incendi o aiutare le vittime. 

Il sito australiano in difesa dei consumatori, ACCC, ha anche pubblicato un avviso in cui afferma che questi truffatori sostengono di essere organizzazioni benefiche ben note o creano propri nomi di organizzazioni caritatevoli o inventano nomi di persone colpite da incendi boschivi. 

Tramite siti Web fasulli e pagine di social media, chiedono la raccolta di fondi. L'ACCC fornisce consulenza sul merito di tali richieste e sollecita coloro che sono stati vittime di questi truffatori o che hanno identificato false richieste di donazioni a denunciare gli autori compilando un modulo o chiamando un numero dedicato. 

Non tutti richiedono denaro direttamente. Huffpost ha trovato account che promettono di pagare soldi per l'Australia in cambio di 'Mi piace' degli utenti di Internet. Pertanto, gli account come conti #australiasafety o #thewildfund (apparentemente aperti dalla stessa persona, poiché è la stessa foto su entrambi) promette di pagare un dollaro per 'mi piace'. 

Questi account dichiarano di essere partner di 'National Geographic', uno addirittura sostiene di aver già pagato $450.000. 

'National Geographic' ha già smentito tale dichiarazione all'HuffPost, che ha contattato Facebook, proprietario di Instagram, che ha improvvisamente chiuso questi due account. 

Ma altri sono ancora aperti, incluso uno che offre di ripiantare alberi in Australia se le persone si abbonano alla sua pubblicazione. Raggiunto dal sito di notizie, il proprietario di questo account, che aveva confessato di aver mentito su una presunta donazione di $ 25.000 alla Croce Rossa, ha chiesto al giornalista se avrebbe citato il nome del suo account nel suo articolo e se sarebbe stato pagato per l'intervista. 

Ma qual è il vantaggio di un simile comportamento, oltre a quello di incensare e adulare il proprio ego, nell'accumulo di 'mi piace' e di seguaci-follower? Di fatto tutto questo aggiunge valore all'account. 

Il titolare, una volta raggiunto un certo livello, cambia nome all'account, elimina tutto ciò che riguarda questi inviti a presentare donazioni e chiede ai marchi di sponsorizzarlo data la sua popolarità o rivende il suo account in modo definitivo. 

Per HuffPost, la mancanza di tempismo di Instagram nel prevenire tali pratiche spiega la loro proliferazione. Alcuni utenti hanno anche creato il proprio account per segnalare frodi e appropriazioni indebite, come @exposinginstascams

Cllccando su questo vedrete che elenca le false pubblicazioni, rendendovi conto che gli incendi australiani non sono l'unico evento abusato da persone senza scrupoli. 

Ci sono state false richieste di donazioni o 'mi piace' per gli incendi boschivi in ​​Amazzonia, l'inquinamento da plastica degli oceani e persino la carestia in Sudan. Sono, insomma, tutt'altro che benefico.

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