Una startup californiana vuole costruire il primo database di feci al mondo per aiutare a diagnosticare le malattie.
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Una startup americana, Seed, mira a raccogliere più di 100.000 foto di sgabelli per formare il primo database di immagini sull'argomento, riporta The Verge. Questo per aiutare a diagnosticare diverse malattie, come quella di Crohn,
La società, con sede a Venice, in California, offre di scaricare un'applicazione sul proprio smartphone e di portarla nel WC con sé.
'Rimarrete sorpresi nel vedere quante persone usano già l'applicazione', dice the Vierge.
Una volta terminato, scatta una foto con l'app e inviala, specificando l'ora. Ci sono davvero differenze significative tra le feci del mattino e della sera, per esempio.
A sette gastroenterologi verrà quindi chiesto di esaminare attentamente ogni immagine e di classificare i risultati secondo la scala di Bristol.
Perché sì, esiste una classificazione (vedi) delle feci in sette categorie. I dati raccolti da questi medici verranno quindi trasmessi a un'altra startup del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che creerà un'intelligenza artificiale in grado di comprendere ciò che si vede nelle immagini ed individuare vari segni di malattia.
Il metodo è simile a quello usato per addestrare l'intelligenza artificiale di un'auto autonoma per consentirgli di identificare un albero o un gatto sulla strada.
L'idea è anche quella di mettere questo database a disposizione di tutti i ricercatori universitari per facilitare la ricerca. Questo strumento dovrebbe anche essere in grado di fornire ai pazienti con disturbi cronici intestinali un semplice mezzo di monitoraggio a casa.
Prima di lanciare la loro applicazione, i ricercatori di Seed hanno iniziato a raccogliere fotografie di escrementi pubblicate sui social network. Sono rimasti sorpresi dal numero di persone che già discutevano dei loro escrementi sui forum.
La società, con sede a Venice, in California, offre di scaricare un'applicazione sul proprio smartphone e di portarla nel WC con sé.
'Rimarrete sorpresi nel vedere quante persone usano già l'applicazione', dice the Vierge.
Una volta terminato, scatta una foto con l'app e inviala, specificando l'ora. Ci sono davvero differenze significative tra le feci del mattino e della sera, per esempio.
A sette gastroenterologi verrà quindi chiesto di esaminare attentamente ogni immagine e di classificare i risultati secondo la scala di Bristol.
Perché sì, esiste una classificazione (vedi) delle feci in sette categorie. I dati raccolti da questi medici verranno quindi trasmessi a un'altra startup del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che creerà un'intelligenza artificiale in grado di comprendere ciò che si vede nelle immagini ed individuare vari segni di malattia.
Il metodo è simile a quello usato per addestrare l'intelligenza artificiale di un'auto autonoma per consentirgli di identificare un albero o un gatto sulla strada.
L'idea è anche quella di mettere questo database a disposizione di tutti i ricercatori universitari per facilitare la ricerca. Questo strumento dovrebbe anche essere in grado di fornire ai pazienti con disturbi cronici intestinali un semplice mezzo di monitoraggio a casa.
Prima di lanciare la loro applicazione, i ricercatori di Seed hanno iniziato a raccogliere fotografie di escrementi pubblicate sui social network. Sono rimasti sorpresi dal numero di persone che già discutevano dei loro escrementi sui forum.
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