20 novembre, 2017

Nucleare: Un ordine di Trump illegale non verrebbe eseguito.

Il capo strategico dell'esercito, responsabile del settore nucleare, ha assicurato che si rifiuterebbe di eseguire un ordine presidenziale se risultasse illegale. 

https://www.theguardian.com/us-news/2017/nov/19/us-general-says-he-would-resist-illegal-trump-nuclear-strike-orderIl capo del comando strategico dell'esercito americano ha detto sabato che non avrebbe obbedito a un ordine di attacco nucleare 'illegale' dato da Donald Trump, dopo che alcuni senatori avevano messo in discussione l'autorità del presidente, a proposito delle tensioni con Pyongyang. 

'Sono incaricato di consigliare il presidente e lui mi dice cosa fare', ha detto il generale John Hyten. "ma se quel che ordina è illegale, dirò, 'Mr. president è illegale'. Se lui, di rimando, dicesse: 'Cosa sarebbe legale?', parleremo delle opzioni, in base alla nostra capacità di rispondere alla situazione data". Cos+ ha detto durante una conferenza sulla sicurezza ad Halifax, in Canada. 

Il generale Hyten ha aggiunto che rivedere gli scenari sul tipo di reazione nel caso di un ordine illegale è una pratica consueta. 'Se esegui un ordine illegale, andrai in prigione. Potresti andare in prigione per il resto della tua vita', ha aggiunto. 

Era intervistato sulle dichiarazioni del suo predecessore, il generale in pensione Robert Kehler, il quale diceva che l'esercito era 'obbligato a rifiutarsi di eseguire un ordine illegale'. Kehler ne aveva parlato ad un dibattito al congresso degli Stati Uniti sui limiti del potere del presidente degli Stati Uniti martedì nel lanciare un attacco nucleare. 

Alcuni senatori vogliono una legge per cambiare l'autorità del presidente degli Stati Uniti in materia nucleare. 

Martedìscorso, una commissione del Senato ha tenuto una riunione sull'autorità presidenziale nell'eventualità di attacchi nucleari, la prima udienza congressuale sull'argomento da oltre 40 anni. 

Il presidente degli Stati Uniti ha destato preoccupazione nella comunità internazionale dopo le dichiarazioni di fuoco contro Pyongyang, dopo questa aveva effettuato il suo sesto test nucleare all'inizio di settembre. In particolare, aveva minacciato dalla tribuna dell'ONU di 'distruggere totalmente' la Corea del Nord in caso di un attacco contro gli Stati Uniti o i suoi alleati. 

In precedenza aveva promesso a Pyongyang 'fuoco e furia' dopo i due test di successo di un tipo di missile balistico intercontinentale (ICBM), che avrebbe messo il territorio americano alla portata degli attacchi della Corea del Nord. 

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