Una StartUp britannica lancia Babylon, un'applicazione per sostituire alcuni appuntamenti medici.
L'intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare la cura della gente comune in un prossimo futuro. La piattaforma per la salute, la britannica Babylon avrà presto un nuovo servizio che permetterè di "ascoltare la descrizione dei sintomi e fornire consigli medici" senza l'intervento umano. Lo ha annunciato questa settimana la rivista del Massachusetts Institute of Technology (MIT). In America esiste già qualcosa di simile, ma non ancora in automatico.
Il fondatore di Babylon, Ali Parsa, ritiene che l'intelligenza artificiale contribuirà a ridurre il numero di diagnosi errate, a volte fatali. Gli abbonati al servizio che attualmente hanno accesso a visite mediche per videoconferenza sul proprio smartphone, potranno in pochi mesi "condividere i loro sintomi on demand, che li metterà a confronto con un database di malattie attraverso riconoscimento vocale. Dopo aver preso in considerazione la storia clinica dei pazienti e delle circostanze, Babylon offrirà un piano d'azione". Il servizio avrà un costo di poco più di 6 euro, dice la rivista.
Non ci saranno prescrizioni ufficiali, ma raccomandazioni: nomi e dosaggio di farmaci disponibili in farmacia o suggerimento di ricorso all'emergenza locale nel caso di problemi "giudicati" più gravi. 21.500 persone stanno attualmente testando una versione di questa applicazione, finanziata in particolare Demis Hassabis e Mustafa Suleyman, fondatori del progetto Google DeepMind.
Secondo l'inglese Ali Parsa, "il sistema è in grado di analizzare centinaia di milioni di combinazioni di sintomi" istantaneamente, tenendo conto delle informazioni genetiche, dell'ambiente e del comportamento del paziente.
L'intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare la cura della gente comune in un prossimo futuro. La piattaforma per la salute, la britannica Babylon avrà presto un nuovo servizio che permetterè di "ascoltare la descrizione dei sintomi e fornire consigli medici" senza l'intervento umano. Lo ha annunciato questa settimana la rivista del Massachusetts Institute of Technology (MIT). In America esiste già qualcosa di simile, ma non ancora in automatico.
Il fondatore di Babylon, Ali Parsa, ritiene che l'intelligenza artificiale contribuirà a ridurre il numero di diagnosi errate, a volte fatali. Gli abbonati al servizio che attualmente hanno accesso a visite mediche per videoconferenza sul proprio smartphone, potranno in pochi mesi "condividere i loro sintomi on demand, che li metterà a confronto con un database di malattie attraverso riconoscimento vocale. Dopo aver preso in considerazione la storia clinica dei pazienti e delle circostanze, Babylon offrirà un piano d'azione". Il servizio avrà un costo di poco più di 6 euro, dice la rivista.
Non ci saranno prescrizioni ufficiali, ma raccomandazioni: nomi e dosaggio di farmaci disponibili in farmacia o suggerimento di ricorso all'emergenza locale nel caso di problemi "giudicati" più gravi. 21.500 persone stanno attualmente testando una versione di questa applicazione, finanziata in particolare Demis Hassabis e Mustafa Suleyman, fondatori del progetto Google DeepMind.
Secondo l'inglese Ali Parsa, "il sistema è in grado di analizzare centinaia di milioni di combinazioni di sintomi" istantaneamente, tenendo conto delle informazioni genetiche, dell'ambiente e del comportamento del paziente.
Il risultato di una diagnosi sarà più sicuro di quello di un essere umano: "Le macchine possono perfettamente ricordare tutte le malattie conosciute (nota: circa 10.000), esaminandone i sintomi e, a differenza dei medici in carne e ossa, non cercano conferme" della loro analisi.
I vantaggi di una tale applicazione, se gli utenti sono soddisfatti e lo usano in modo appropriato, sono molteplici: decongestionamento degli uffici medici o ospedali per una migliore cura dei veri casi di emergenza; un più facile accesso alla consulenza per i pazienti isolati; prevenzione di alcune malattie, controllando, ad esempio, il sonno e il polso tramite l'accessorio mobile.
Per esempio, "Se la frequenza cardiaca accelera senza cambiare la vostra attività fisica è un segno che si è stressati o disidratati o si lotta contro qualcosa. L'applicazione può attirare la vostra attenzione su questo problema e proporre un piano d'azione per combattere la malattia prima che si manifesti", dice Ali Parsa.
Alcuni medici intervistati dalla rivista stessa sono scettici. In primo luogo, le macchine non possono comunicare con i pazienti e, poi, le "persone descrivono i loro sintomi in modo molto diverso a seconda della loro personalità". Il medico di famiglia può interpretare alcuni dati, perché conosce i suoi pazienti. Quindi il rischio è che il sistema diventi "troppo sensibile e, come risultato, aumenti il numero delle visite mediche - nel qual caso tutto l'interesse per questa applicazione cadrebbe. Altresì una bassa sensibilità porterebbe a sottovalutare alcune diagnosi gravi". Vengono anche alla mente anche altri potenziali difetti (riservatezza di tali dati, hacking, etc.).
I vantaggi di una tale applicazione, se gli utenti sono soddisfatti e lo usano in modo appropriato, sono molteplici: decongestionamento degli uffici medici o ospedali per una migliore cura dei veri casi di emergenza; un più facile accesso alla consulenza per i pazienti isolati; prevenzione di alcune malattie, controllando, ad esempio, il sonno e il polso tramite l'accessorio mobile.
Per esempio, "Se la frequenza cardiaca accelera senza cambiare la vostra attività fisica è un segno che si è stressati o disidratati o si lotta contro qualcosa. L'applicazione può attirare la vostra attenzione su questo problema e proporre un piano d'azione per combattere la malattia prima che si manifesti", dice Ali Parsa.
Alcuni medici intervistati dalla rivista stessa sono scettici. In primo luogo, le macchine non possono comunicare con i pazienti e, poi, le "persone descrivono i loro sintomi in modo molto diverso a seconda della loro personalità". Il medico di famiglia può interpretare alcuni dati, perché conosce i suoi pazienti. Quindi il rischio è che il sistema diventi "troppo sensibile e, come risultato, aumenti il numero delle visite mediche - nel qual caso tutto l'interesse per questa applicazione cadrebbe. Altresì una bassa sensibilità porterebbe a sottovalutare alcune diagnosi gravi". Vengono anche alla mente anche altri potenziali difetti (riservatezza di tali dati, hacking, etc.).
Ali Parsa insiste ancora su una combinazione di sistemi sanitari esistenti, che, dato l'invecchiamento della popolazione e i progressi in campo medico, non sarà più basata esclusivamente sulle capacità umane. "Non avremo mai abbastanza medici per monitorare ogni paziente a questo livello di dettaglio o analizzare montagne di dati in pochi secondi. L'unico modo per democratizzare la sanità e risolvere il problema della domanda e dell'offerta è quello di utilizzare l'intelligenza artificiale".
Nessun commento:
Posta un commento