26 gennaio, 2016

La grande fotografa che ha immortalato il Marocco. Morta a Ouagadougou

Morta nell'attacco a Ouagadougou, Leila Alaoui ha scattato immagini straordinarie sul Marocco. Il lavoro della franco-marocchina di 33 anni testimone inimitabile in materia di migrazione, identità ed esilio in tutto il mondo. 

http://www.amnesty.fr/Informez-vous/Les-actus/Deces-de-la-photographe-Leila-Alaoui-et-de-Mahamadi-Ouedraogo-17336Una delle 30 vittime dell'attacco terroristico rivendicato da al Qaeda nel Magreb islamico che ha colpito a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, la notte dal 15 gennaio al 16. 

Leila Alaoui, 33 anni, è morta, la sera del 18 gennaio, per le ferite riportate, in una clinica a Ouagadougou, secondo l'agenzia di stampa marocchina MAP, che ha citato l'Ambasciata del Marocco in Burkina Faso. Era seduta sulla terrazza del Cappuccino quando i terroristi l'hanno gravemente ferita

In un articolo "in omaggio" all'artista, che è stata esposta fino a domenica 17 gennaio alla Maison Europeenne della Fotografia, a Parigi come parte della prima Biennale Fotografica del Mondo Arabo Contemporaneo, il sito Clique pubblica le foto scattate dalla fotografa in Marocco e in Siria. 

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'Les Marocains' (i marocchini) è una serie di ritratti a grandezza naturale scattati con uno studio fotografico mobile trasportato attraverso il Marocco. Esplorando la mia eredità marocchina, ho passato un sacco di tempo con varie comunità a scattare foto ed approfondendo il loro punto di vista, in modo da avere una visione più ricca di quanto una regista di documentari, esterna rispetto alla comunità, possa richiedere", Leila Alaoui ha così scritto sul suo sito web del suo portfolio 'Les Marocains'

The Moroccans

Leila Alaoui era in Burkina Faso come parte di un progetto dal titolo "Mon corps: mes droits" Il mio corpo: i mieidiritti, una campagna di informazione commissionata da Amnesty International sul matrimonio precoce in Burkina Faso e Mali. 

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