La lettera, del mese di marzo del 1912, fu inviata da Clementine Churchill al Times che aveva pubblicato una nota di Almroth Wright, batteriologo, in cui spiegava che 'sarebbe meglio se le donne non votassero - anche perchè loro sono completamente a parte dalla politica' (nel 1913 dedicherà il libro, “The Unexpurgated Case Against Woman Suffrage”), a causa della loro fragilità psicologica ...'
La risposta ironica dalla moglie di Winston Churchill sarà pubblicata sul Times.
All'editore del Times
"Signore,
Dopo aver letto la dichiarazione significativa ed essenziale di Sir Almroth Wright sulle donne, così come lui le conosce, la domanda non è: "Le donne devono votare?", Ma "Le donne non meritano di essere cancellate nella loro totalità?".
Sono rimasta talmente colpita dalla esposizione di Sir Almroth Wright, supportata da una tale esperienza, sia scientifica che personale, da giungere alla conclusione che dovremmo sbarazzarci delle donne.
Egli ci dice che in gioventù, non sono equilibrate, che di tanto in tanto sragionano, sono ipersensibili e che la loro presenza distrae e infastidisce gli uomini nella loro vita e durante le attività quotidiane. Se scelgono una professione, la mancanza di tatto delle loro menti le rende partner indesiderate dai loro colleghi maschi. Più tardi nella vita sono inclini a gravi disordini mentali, nel lungo periodo, e se non sono completamente pazze, dobbiamo far tacere molte di loro.
Quindi, stando così le cose, il mondo non sarebbe molto più felice e migliore se potesse essere epurato delle donne? É il momento di rivolgersi ai grandi scienziati. È davvero, il caso, senza speranza? Non vi è dubbio che le donne abbiano avuto la loro utilità in passato, altrimenti come mai questa tribù detestabile sarebbe stata tollerata fino ad ora? Ma è proprio certo che sia necessaria in futuro? La scienza non ci potrebbe dare qualche assicurazione o almeno un barlume di speranza che siamo agli albori delle più grande di tutte le scoperte - quella che ci permetterà di conservare una razza di maschi con un metodo puramente scientifico?
Non si potrebbe chiedere a Sir Almroth Wright che coroni le sue numerose realizzazioni, liberando l'umanità dalla specie parassita, grottesca ed immorale che ha afflitto il mondo per così tanto tempo?"
Sono rimasta talmente colpita dalla esposizione di Sir Almroth Wright, supportata da una tale esperienza, sia scientifica che personale, da giungere alla conclusione che dovremmo sbarazzarci delle donne.
Egli ci dice che in gioventù, non sono equilibrate, che di tanto in tanto sragionano, sono ipersensibili e che la loro presenza distrae e infastidisce gli uomini nella loro vita e durante le attività quotidiane. Se scelgono una professione, la mancanza di tatto delle loro menti le rende partner indesiderate dai loro colleghi maschi. Più tardi nella vita sono inclini a gravi disordini mentali, nel lungo periodo, e se non sono completamente pazze, dobbiamo far tacere molte di loro.
Quindi, stando così le cose, il mondo non sarebbe molto più felice e migliore se potesse essere epurato delle donne? É il momento di rivolgersi ai grandi scienziati. È davvero, il caso, senza speranza? Non vi è dubbio che le donne abbiano avuto la loro utilità in passato, altrimenti come mai questa tribù detestabile sarebbe stata tollerata fino ad ora? Ma è proprio certo che sia necessaria in futuro? La scienza non ci potrebbe dare qualche assicurazione o almeno un barlume di speranza che siamo agli albori delle più grande di tutte le scoperte - quella che ci permetterà di conservare una razza di maschi con un metodo puramente scientifico?
Non si potrebbe chiedere a Sir Almroth Wright che coroni le sue numerose realizzazioni, liberando l'umanità dalla specie parassita, grottesca ed immorale che ha afflitto il mondo per così tanto tempo?"
Cordiali saluti,
______
La lettera in lingua originale tratta da:
Clementine Churchill: The Biography of a Marriage
March 30th, 1912
To the Editor of The Times.
To the Editor of The Times.
Sir,
After reading Sir Almroth Wright's able and weighty exposition of women as he knows them the question seems no longer to be "Should women have votes?" but "Ought women not to be abolished altogether?"
I have been so much impressed by Sir Almroth Wright's disquisition, backed as it is by so much scientific and personal experience, that I have come to the conclusion that women should be put a stop to.
We learn from him that in their youth they are unbalanced, that from time to time they suffer from unreasonableness and hypersensitiveness, and that their presence is distracting and irritating to men in their daily lives and pursuits. If they take up a profession, the indelicacy of their minds makes them undesirable partners for their male colleagues. Later on in life they are subject to grave and long-continued mental disorders, and, if not quite insane, many of them have to be shut up.
Now this being so, how much happier and better would the world not be if only it could be purged of women? It is here that we look to the great scientists. Is the case really hopeless? Women no doubt have had their uses in the past, else how could this detestable tribe have been tolerated till now? But is it quite certain that they will be indispensable in the future? Cannot science give us some assurance, or at least some ground of hope, that we are on the eve of the greatest discovery of all—i.e., how to maintain a race of males by purely scientific means?
And may we not look to Sir Almroth Wright to crown his many achievements by delivering mankind from the parasitic, demented, and immoral species which has infested the world for so long?
Yours obediently,
2 commenti:
Evidentemente era un gay insofferente verso le donne.
Mrs,Churchill una frecciatina avrebbe potuto dargliela
a quel misogino.
Cristiana
Mia cara
non sono proprio sicuro che sir Almoth fosse gay, quanto esponente di quella stessa categoria che nelle istituzioni assumono gli stessi atteggiamenti.
Tale vezzo, neppure molto nascosto, è sempre in vigore, dappertutto, in casa e albar, si potrebbe dire.
Lo spirito con il quale ho pubblicato questo post è proprio quello, dopo gli episodi di cronaca, di citare un esempio di un secolo fa e dire che, mutatis mutandis, non è cambiato proprio niente, sommersi come siamo dalle volgarità.
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