Nelle colonne del New York Times, il giornalista Bruce Feiler si pone alcune domande sul sonno nella coppia. Cosa succede quando i coniugi hanno ritmi opposti?
L'idea gli è venuta durante una cena con amici. Improvvisamente, una degli ospiti ammise di non vedere mai il marito. Lei crollava sul letto dopo aver messo a dormire i suoi figli e si svegliava intorno alle 04:30 angosciata dai suoi problemi di lavoro. Lui tornava tardi dal lavoro per addormentarsi intorno alle 23.
Tutte le persone a tavola si sono riconosciute nella descrizione. Un convitato ha detto di crollare davanti alla TV per tutta la notte, ad un altra piace un caffè la mattina, quando nessuno è sveglio.
Tutte queste coppie, scrive, hanno programmi notturni totalmente opposti e si sono interrogati se queste non coincidenze fossero buone o cattive nel loro rapporto.
Negli anni '70, dice l'articolo, i ricercatori hanno cominciato a distinguere tra le "Morning persons" ("persone della mattina") ed i nottambuli. Nel 1976, un questionario è stato inventato per aiutare le persone a determinare i loro momenti di efficienza (io sono una persona della mattina, la mia melatonina inizia ad agire alle 21:15 di sera). Recenti studi dimostrano che questi risultati sono dovuti, in gran parte, alla genetica - come anche all'età ed al sesso.
Secondo Roennenberg Fino, docente di cronobiologia a Monaco intervistato dal New York Times, ogni persona ha un orologio interno unico e la distribuzione non è binaria (mattino e sera). Ha definito la differenza tra il nostro orologio interno e il ritmo sociale imposto, "jet lag sociale", e precisa:
"É molto complicato chiedere al vostro coniuge di ignorare il suo orologio interno per passare più tempo con voi. É possibile, ma credo non sia efficace. Se non dormite durante la vostra finestra del sonno, non sarete presenti nella società ed anche efficaci sul posto di lavoro, ed è giustamente che il vostro coniuge se ne lamenterà".
Roennenberg ha detto anche che è importante tollerare queste differenze:
"perchè una volta che lo si è fatto, ci si rende conto che il sonno opposto non minaccia il matrimonio, ma lo preserva".
Anche Heather Gunn, psicologa presso l'Università di Pittsburgh, è ottimista e sostiene che le coppie che vivono questa differenza meglio risolvano i problemi. Lei pensa che il coniuge che obblighi l'altro ad andare a letto mentre desidera altro: assicuri più sicurezza e vicinanza.
Ma ci sono due aspetti che il New York Times lascia fuori: il sonno con la consorte libera ormoni rilassanti, ricorda il Wall Street Journal nelle sue 'Burning Questions'; ...e, poi, non ci può essere alcun dubbio sulle coppie che vivono in uno studio.
Queste possono concludere la serata ondeggiando su argomenti tipo: "Mi dispiace passerotto, la trasmissione di Vespa è cambiata imprevedibilmente".
Nessun commento:
Posta un commento