Benvenuti a Naypyidaw, la capitale più strana del mondo.
Due giornalisti del quotidiano britannico The Guardian hanno esplorato Naypyidaw, costruita da zero nel 2005 dall'esercito birmano nel bel mezzo della giungla. Una gigantesca città nel cuore del paese, ma priva di abitanti.
Una città di 4.800 km2 di superficie sei volte più grande di New York, con vie gigantesche fino a 20 corsie, che si estendono fino all'orizzonte. Ma nessun abitante. O molto pochi. Così Kennard e Provost descrivono il paradosso della capitale birmana Naypyidaw in un articolo pubblicato su The Guardian.
Una città di 4.800 km2 di superficie sei volte più grande di New York, con vie gigantesche fino a 20 corsie, che si estendono fino all'orizzonte. Ma nessun abitante. O molto pochi. Così Kennard e Provost descrivono il paradosso della capitale birmana Naypyidaw in un articolo pubblicato su The Guardian.
"Nulla si muove. Ufficialmente la popolazione della città é di un milione di abitanti, ma ci sono molti che dubitano su questa stima. Una Domenica pomeriggio di sole, le strade sono tranquille, i ristoranti e gli alberghi vuoti. Questo suona come una immagine terrificante di un sobborgo americano dopo l'Apocalisse, come in un film di David Lynch girato in Corea del Nord", scrivono i due giornalisti.
La storia di Naypyidaw è iniziata nel novembre 2005, quando la giunta birmana annunciò il trasferimento della capitale da Rangoon, situata lungo il fiume Irrawaddy e a pochi chilometri dal mare, a questo sito nel bel mezzo della giungla.
La costruzione di Naypyidaw, che significa "Casa del Re" sarebbe costata 4 miliardi dollari (€ 3.690.000.000) in un paese che spende solo lo 0,4% del suo PIL per la salute dei suoi cittadini, una delle percentuali più basse del mondo (dati World Bank), dice The Guardian.
Le ragioni di questo spostamento rimangono poco chiare. Probabilmente la crisi del leader megalomane della giunta, Than Shwe o un segno della sua follia, come suggerì uno dei dispacci diplomatici americani rivelati da Wikileaks nel 2006. In ultima analisi é verosimile pensare che la giunta l'abbia preferita all'affollata Rangoon, dove le proteste sono sempre possibili? I reporters non lo decidono.
Nel frattempo, la capitale offre ai visitatori la rara opportunità di giocare a golf in uno dei quattro percorsi della città o visitare lo zoo, dove è stato costruito uno spazio con aria condizionata per i pinguini. In tutti i casi, una visita a Naypyidaw, lascerà del Myanmar (Birmania) un'impressione agli antipodi rispetto a quella che il mondo ha di quel paese.
Seduti sotto un parasole sulla terrazza di un caffè di fronte a un centro commerciale gigantesco, due consulenti dell'ONU, in visita, intervistati da The Guardian, si dicono felici di essere stati inviati qui piuttosto che a Rangoon. "Non ero sicuro di cosa ci aspettava; si pensava che la Birmania fosse sottosviluppata. Non mi aspettavo queste gigantesche strade. Per contro, è completamente deserta, come una città fantasma, in realtà, non ci sentiamo a nostro agio qui", dice uno di loro.
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