Mentre la vicenda Carlton occupa tutta la stampa francese ed Europea, il giorno 16 scorso ricorreva un anniversario di cui vi ho parlato, en passant, a proposito di DSK.
Di che si tratta:
Fece onore alla patria, disse Lewino per Le Point, qualche tempo fa scrivendo del presidente francese Faure. Anche quest'anno il giornale francese ha commemorato l'episodio che vi riporto, spero in una felice traduzione.
Il 16 febbraio 1899. Il presidente Felix Faure morì per una fellatio al Palazzo Élysée. Marguerite Steinheil mise troppo cuore nel suo lavoro, l'amante presidenziale non potè resistere all'amabile trattamento.
Presidente della Repubblica per quattro anni, Felix Faure aveva un'amante, come ogni buon cittadino di sesso maschile francese. Questa era Marguerite Steinheil, 26 anni, solita cambiare amante come i cappelli. Suo marito, il pittore Steinheil, che rincorreva i propri amori, non vi trovava niente di male. Al contrario, il nuovo "rapporto" della moglie gli valsero diversi incarichi ufficiali. Come tutti, in questi casi, vi trovò il suo tornaconto.
Félix Faure era solito portare S. all'Eliseo ogni volta che aveva bisogno di una sessione di rilassamento. Fu Clinton a imbrogliare la matassa: niente di più stressante di un'esca da stagista o commediante ... In breve, la mattina del 16 feb 1899, Felix inviava un messaggio alla sua amante per dirle che gli avrebbe fatto piacere riceverla alle 17, dopo i suoi ultimi impegni. La giornata passò in fretta. Il presidente si preparava ad accogliere la sua visitatrice nella stanza blu. Ma prima di riceverla prendeva alcune precauzioni per evitare un inopportuno ammaina bandiera al momento fatale. Non era più un giovanetto. Con i suoi 58 anni, 29 più della sua amante. In mancanza di Viagra, mandava giù un eccitante. Era pronto a riceverla. L'usciere introduceva la bella signora Steinheil. Non c'era tempo da perdere. Apriva la camicetta per offrire il suo bel seno da far invidia a Lolo Ferrari.
Marguerite andava subito al sodo. In silenzio, perché suo padre le aveva sempre raccomandato di non parlare con la bocca piena, improvvisamente sentiva la mano del suo amante contrarsi sulla testa. Si preparava a fermare la sua performance quando lui cominciò a gridare: "Soffoco! Soffoco! Non vedo più! e lo liberò, si alzò, lo vide crollare ... panico. Prima di fuggire da una scala privata suonava ai domestici senza nemmeno il tempo di vestirsi completamente. Raggiunta rue de Marigny, Marguerite chiamava un fiacre, il torso nudo ancora sotto la giacca. Nel frattempo, i dipendenti dell'Elyseo scoprivano il presidente in crisi sul divano. Il medico che correva impotente a salvarlo. Verso le 10 del mattino, moriva per una congestione cerebrale (ictus), come si diceva allora. Quando il sacerdote chiamato ad amministrare l'estrema unzione, qualche ora più tardi, chiedeva ad una guardia di palazzo "Il presidente ha ancora conoscenza?" ne ricevè una mitica riposta: "No, lei è appena scappata dalla scala di servizio".
La notizia della morte di Félix Faure si diffondeva rapidamente. Il Giornale del popolo scriveva, che era morto per essersi troppo "sacrificato a Venere". Tutta Parigi capì l'allusione. I giornalisti, che apprendevano che il presidente era morto durante una fellatio elargita dalla sua amante madame S., la soprannominarono "la pompe funèbre". Il soprannome fece furore. Questa reputazione attrasse a lei numerosi clienti tra cui Aristide Briand e il Re di Cambogia.
Presidente della Repubblica per quattro anni, Felix Faure aveva un'amante, come ogni buon cittadino di sesso maschile francese. Questa era Marguerite Steinheil, 26 anni, solita cambiare amante come i cappelli. Suo marito, il pittore Steinheil, che rincorreva i propri amori, non vi trovava niente di male. Al contrario, il nuovo "rapporto" della moglie gli valsero diversi incarichi ufficiali. Come tutti, in questi casi, vi trovò il suo tornaconto.
Félix Faure era solito portare S. all'Eliseo ogni volta che aveva bisogno di una sessione di rilassamento. Fu Clinton a imbrogliare la matassa: niente di più stressante di un'esca da stagista o commediante ... In breve, la mattina del 16 feb 1899, Felix inviava un messaggio alla sua amante per dirle che gli avrebbe fatto piacere riceverla alle 17, dopo i suoi ultimi impegni. La giornata passò in fretta. Il presidente si preparava ad accogliere la sua visitatrice nella stanza blu. Ma prima di riceverla prendeva alcune precauzioni per evitare un inopportuno ammaina bandiera al momento fatale. Non era più un giovanetto. Con i suoi 58 anni, 29 più della sua amante. In mancanza di Viagra, mandava giù un eccitante. Era pronto a riceverla. L'usciere introduceva la bella signora Steinheil. Non c'era tempo da perdere. Apriva la camicetta per offrire il suo bel seno da far invidia a Lolo Ferrari.
Marguerite andava subito al sodo. In silenzio, perché suo padre le aveva sempre raccomandato di non parlare con la bocca piena, improvvisamente sentiva la mano del suo amante contrarsi sulla testa. Si preparava a fermare la sua performance quando lui cominciò a gridare: "Soffoco! Soffoco! Non vedo più! e lo liberò, si alzò, lo vide crollare ... panico. Prima di fuggire da una scala privata suonava ai domestici senza nemmeno il tempo di vestirsi completamente. Raggiunta rue de Marigny, Marguerite chiamava un fiacre, il torso nudo ancora sotto la giacca. Nel frattempo, i dipendenti dell'Elyseo scoprivano il presidente in crisi sul divano. Il medico che correva impotente a salvarlo. Verso le 10 del mattino, moriva per una congestione cerebrale (ictus), come si diceva allora. Quando il sacerdote chiamato ad amministrare l'estrema unzione, qualche ora più tardi, chiedeva ad una guardia di palazzo "Il presidente ha ancora conoscenza?" ne ricevè una mitica riposta: "No, lei è appena scappata dalla scala di servizio".
La notizia della morte di Félix Faure si diffondeva rapidamente. Il Giornale del popolo scriveva, che era morto per essersi troppo "sacrificato a Venere". Tutta Parigi capì l'allusione. I giornalisti, che apprendevano che il presidente era morto durante una fellatio elargita dalla sua amante madame S., la soprannominarono "la pompe funèbre". Il soprannome fece furore. Questa reputazione attrasse a lei numerosi clienti tra cui Aristide Briand e il Re di Cambogia.
La fine di Marguerite fu meno gloriosa del suo debutto. Il 30 Maggio 1908, fu trovata legata e imbavagliata nel suo letto. Suo marito fu strangolato e sua madre morì di un attacco di cuore. Sospettata di essere la mandante del delitto del marito, fu comunque assolta. In seguito sposò un barone inglese e visse fino a 85 anni, in Sussex ... non lo stiamo inventando.
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