La lunghezza del dito indice rispetto all'anulare sarebbe in grado di indicare la natura infedele o, altrimenti, fedele di una persona: una squadra universitaria inglese ha approfondito la questione.
E' noto da anni che la differenza di dimensioni tra l'indice e l'anulare è un indicatore di dose di testosterone a cui l'embrione è stato esposto.
Durante la gravidanza, il feto è sottoposto a diversi livelli di ormoni sessuali: gli estrogeni, ormoni femminili, favorirebbe l'aumento dell'indice, mentre il testosterone, la controparte maschile, contribuirebbe a formare l'anulare lungo.
Per questo, uomini e donne non hanno lo stesso rapporto tra la lunghezza del dito indice e l'anulare. Questo numero, chiamato Digit Ratio (indice di Manning o 2D/4D) tende a 1 nelle donne invece è 0.96 negli uomini.
Secondo altri studi, alti livelli di testosterone nel feto comporterebbero nella vita adulta della persona un carattere più volubile e meno fedele.
I ricercatori delle università di Oxford e di Northumbria hanno utilizzato questo indice per studiare un gruppo di uomini britannici e 1.314 donne e confrontato questi risultati con quelli di uno studio sul comportamento sociale e sessuale di un altro campione di 595 soggetti nordaméricani e inglesi.
In entrambe le popolazioni, "abbiamo osservato quello che sembra formare un gruppo di uomini e donne più inclini alla fedeltà e un altro gruppo di uomini e donne più inclini alla promiscuità", ha detto Rafael Wlodarski, psicologo presso il Università di Oxford ed uno dei firmatari di questo lavoro pubblicato sulla rivista Biology Letters britannica.
Secondo lo studio, la proporzione di uomini inclini al 'vagabondaggio' è in genere dell'ordine del 57% (43% inclini a fedeltà) contro una percentuale del 47% delle donne a rischio di infedeltà (53% di probabilità di fedeltà).
La presenza di questi due gruppi nella popolazione umana spiegherebbe perché nel regno animale "L'uomo è sempre stato a metà strada tra le specie monogame e specie poligame", hanno detto i ricercatori nel loro articolo.
Tuttavia, gli scienziati sottolineano che lo studio delle lunghezze delle due dita suggerisce una maggiore percentuale di uomini e donne come promiscua, così come rappresentata nell'indagine e basata sui questionari.
Quest'ultimo punto, tuttavia, mette in evidenza la necessità di una certa prudenza nell'interpretazione dei risultati, tant'è che i ricercatori hanno detto:
"Il comportamento umano è influenzato da molti fattori, quali l'ambiente e l'esperienza di vita, e ciò che accade nel grembo materno potrebbe avere un impatto limitato su una cosa così complessa come il sesso"
dice Robin Dunbar (Università di Oxford), anche autore dell'articolo.
Nessun commento:
Posta un commento